di DANILO SANGUINETI
Come i ponteggi dei cantieri edili che stanno spuntando ovunque perché si vogliono sfruttare le super agevolazioni fiscali, pare che le società di calcio stiano approfittando di una specie di mega bonus perché c’è un inusitato proliferare di iniziative e proposte. Peccato che la motivazione non sia il mega bonus (non esiste e non è neppure in agenda in questa Italia sportiva solo quando le conviene) ma il coraggio di tanti dirigenti ostinati e temerari.
Hanno deciso di ristrutturare, di ripensare i loro programmi rinforzandoli con idee originali. L’obiettivo comune è quello di recuperare i giovani ‘perduti’ in due stagioni rovinate dalla crisi. Per uscire dalle secche della pandemia, dalle sue ripercussioni economiche, si torna a far rotolare il pallone.
L’aspetto più sorprendente è che diversi club combattono i pericoli e le traversie non giocando in difesa bensì scegliendo di ampliare orizzonti e aumentare l’impegno, magari ricorrendo a dei nomi sicuri, se non a vere e proprie bandiere. È il caso della A.S.D. Caperanese che si prepara a battersi nel torneo di Prima Categoria 21-22 dopo due stagioni iniziate e mai finite.
In previsione della ripresa dell’attività (si spera a fine estate) ha affidato la guida tecnica della prima squadra a Roberto ‘Ruben’ Padi. Da giocatore e capitano di questa società, ha conseguito numerose vittorie, sempre onorando la maglia verdeblù.
Il club lo ha accolto a braccia aperte: “Auguriamo a Ruben altrettanti successi nel ruolo di Mister”. Il nuovo tecnico, che viene da una lusinghiera esperienza come allenatore della Under del RivaSamba, è un catalizzatore, capace cioè di fare gruppo. Non è un caso che alla sua nomina siano seguiti due importanti innesti, giocatori di categoria superiore come Federico Mosto, uno degli attaccanti più prolifici del nostro calcio tigullino dell’ultimo decennio, ed Ettore Traverso, portiere di carisma ed esperienza reduce da due campionati di Eccellenza. È chiaro che una prima squadra forte serva da traino per il settore giovanile, a sua volta vivificato dall’accordo di collaborazione con la Virtus Entella.
Ancora più estrema la strada seguita dal Villaggio Calcio. Per completare la ricostruzione del suo vivaio, ha deciso di ripartire con la prima squadra. Dopo un decennio di rinunce, di ritirate, per concentrarsi sulla formazione giovanile, il sodalizio biancorosso cambia politica.
Ecco come lo spiegano gli stessi dirigenti del Villaggio Calcio: “Lo scorso 1° luglio abbiamo formalizzato il passaggio da società di puro settore giovanile a… società dilettantistica. Si partirà quindi a settembre, saremo ai nastri di partenza del prossimo campionato di Terza Categoria 2021/22”. Tenendo incrociate le dita che niente più ostacoli la ripartenza di tutte le categorie dilettantistiche.
“Nella serata della festa della società che si è tenuta presso il Circolo Acli di San Colombano è stato presentato al pubblico l’allenatore della prima squadra Alfredo Helenio Casella. Una scelta interna perché è stato il tecnico della nostra leva 2005 nella stagione appena conclusasi. Il mister ha accettato con grande entusiasmo l’incarico e la sfida di riportare il Villaggio Calcio in un campionato maggiore dopo numerosi anni di assenza. Tutta la società fa quindi il più grande in bocca al lupo per la prossima stagione sportiva al mister e ai ragazzi”. Come da regolamento, si parte dal gradino più basso, anche se è facile immaginare che il Villaggio non si accontenterà di fare atto di presenza.
Un ritorno ad antichi amori per certi versi ancora più sorprendente è quello che si è verificato in uno dei club di Eccellenza. Il Rapallo Rivarolese ha finalmente trovato il successore di Maurizio Verrini, scomparso nel novembre dello scorso anno, a 62 anni, a causa del Covid-19. La società si affida a Giuseppe Perpignano che in passato ha guidato il Rapallo Bogliasco, ‘antenato’ del club attuale, e del Barletta. L’anno scorso provò a risollevare le sorti della Sanremese ma dovette abbandonare l’impresa perché non gradito alla piazza, soprattutto alla fasce più accese del tifo matuziano. Perpignano non è tipo da accontentarsi della normale amministrazione. Nel presentarsi ha già esplicitamente parlato di promozione. Vuole riportare “il prima possibile” la serie D a Rapallo in tandem con il direttore generale Mario Abbatuccolo per “onorare al meglio la memoria di Maurizio Verrini”. Insomma, il calcio del Tigullio sembra aver tratto nuova linfa da una situazione complicata. Invece che rimanere alle corde, vuole guadagnare il centro del ring.