di ALBERTO BRUZZONE
La soddisfazione più immediata è stata nel gesto. Ma quella destinata a durare ancora di più è negli effetti prolungati che quel gesto si è portato dietro. Qualche mattina fa, il sindaco di Lavagna, Gian Alberto Mangiante, e l’assessore comunale alle Politiche Giovanili, Chiara Oneto, hanno staccato dalla porta della biblioteca cittadina, intitolata a Giovanni Serbandini Bini, il cartello che indicava gli orari provvisori, notevolmente ridotti rispetto al passato.
Dopo la chiusura ‘forzata’ della scorsa estate, con tutte le polemiche che ne sono seguite, dopo la faticosa riapertura delle scorse settimane, dopo tutta una serie di contatti e di trattative che hanno visti impegnatissimi gli amministratori di Palazzo Franzoni (in primis il sindaco Mangiante e la sua validissima collaboratrice), ecco che si può scrivere il lieto fine: la biblioteca, una delle più apprezzate, fornite e frequentate di tutto il Tigullio, torna finalmente ad essere aperta a pieno regime, e torna pure a funzionare il servizio di prestito.
La Giunta Comunale lavagnese è stata di parola, e ha mantenuto la promessa: si era stati costretti a chiudere, lo scorso agosto, a seguito di un problema di personale interno. La questione è stata superata con un affidamento esterno, ma sempre rimanendo dentro il rigore dei costi a cui è costretto il Comune (che si trova in stato di dissesto finanziario dopo anni di commissariamento, come è sempre bene ricordare): ed è un segnale molto positivo, il fatto che si sia potuto mantenere un servizio al pubblico, specialmente agli studenti, tanto essenziale quanto prezioso. Vuol dire che la buona politica si può fare, anche in condizioni di estrema ristrettezza economica. Cosa che Mangiante e il suo gruppo stanno cercando di portare avanti, anche con altre iniziative: ad esempio, la spiaggia per tutti, partita in estate, ma anche la recente rassegna ‘Sono tutti cavoli nostri’, che ha riscontrato un’ottima adesione da parte del pubblico e che è stata, di fatto, la primissima iniziativa targata Comune di Lavagna, da molti anni.
La voglia di risorgere c’è. Le energie positive pure. Chiara Oneto, giovane assessore che ha nella freschezza di idee e nel suo entusiasmo le spinte propulsive per fare bene, non ha dubbi: “Abbiamo restituito un servizio importante alla cittadinanza e siamo molto contenti di averlo fatto. La decisione di chiudere, bisogna crederci, era stata soffertissima. Ma in quel momento non si poteva veramente fare altrimenti. Poi, al di là delle polemiche, molte persone ci hanno dato una mano. Noi come amministrazione ci siamo subito attivati, l’Associazione Italiana Biblioteche, con il presidente regionale Francesco Langella, ci ha fornito supporto. Il resto lo abbiamo trovato in alcuni accordi che ci hanno consentito di tornare a un orario che è anche superiore rispetto al passato”.
La biblioteca di Lavagna resta aperta dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14 alle 18. Il prestito dei libri è attivo il lunedì mattina dalle 9 alle 12,30, il mercoledì pomeriggio dalle 15,30 alle 19, il venerdì mattina dalle 9 alle 12,30. “Per la nostra amministrazione – prosegue Chiara Oneto – la biblioteca ha sempre rappresentato una priorità e poterla riconsegnare alla sua funzione, nonostante i rigori del dissesto, è motivo di orgoglio, il tutto dopo aver ridato a Lavagna il Porticato Brignardello nel suo antico splendore. Tutto questo, con costi ridotti allo zero, aspetto non trascurabile per un Comune in dissesto”.
Gli accordi in questione seguono un doppio binario: uno per l’apertura e uno per il servizio di prestito. “Nel primo caso, è stata siglata una convenzione tra Palazzo Franzoni e la Casa Circondariale di Chiavari, grazie alla mediazione della cooperativa sociale Tigullio Coop. È proprio un detenuto che assicura l’apertura e la chiusura del portone, garantendo l’accesso alle persone. Nel secondo caso, l’intesa è, sino alla fine dell’anno, con ArciRagazzi Tigullio, che già si occupa della ludobiblioteca ‘Libringioco’, situata al piano terra dello stesso palazzo”. Si tratta di un affidamento di servizi temporaneo, che costa a Palazzo Franzoni 1620 euro.
“Attualmente – rimarcava Chiara Oneto nelle scorse settimane – non si possono dimenticare le problematiche conseguenti alla dichiarazione di dissesto. Stiamo mettendo in campo tutta la nostra migliore volontà, considerando le nostre attuali disponibilità e criticità di organico all’interno della macchina comunale. L’affidamento diretto fino al 31 dicembre è stato dato in via di urgenza, data anche la riapertura delle scuole dello scorso 16 settembre, all’ArciRagazzi Tigullio, riscontrando nella persona di Lilliana Cavallini, sua vicepresidente, già inserita pienamente nel contesto scuole/biblioteche, competenza, professionalità, passione, esperienza”.
In vista della scadenza, ci si sta muovendo “per un bando, che possa garantire una gestione per il 2020. Lo stiamo predisponendo in collaborazione con l’Associazione Italiana Biblioteche, anche perché per il prestito occorrono persone competenti. Noi comunque lo ripetiamo: teniamo molto alla nostra biblioteca, è sicuramente uno dei nostri fiori all’occhiello”.
La ‘Giovanni Serbandini Bini’ è dotata di circa ventimila volumi ed è frequentata quotidianamente da centinaia di ragazzi. Fa parte del Sistema Bibliotecario Provinciale di Genova ed è dotata di vari servizi: informazioni bibliografiche su catalogo cartaceo e on-line; accesso al catalogo on-line; guida alla ricerca e consultazione in sede; servizi di prestito interno-esterno ed interbibliotecario; suggerimenti e proposte in merito alle novità librarie.
Partendo dall’ottimo risultato raggiunto, ora si dovrà restare sullo stesso livello, mantenendo inalterati gli effetti di una scelta giusta, doverosa e intelligente. Anche questo rientra tra i ‘cavoli’ di un’amministrazione che, nel quadro di un contesto da lacrime e sangue, prova – e in molti casi riesce – ogni giorno a trovare la giusta mediazione tra costi e pubblico servizio.