di DANILO SANGUINETI
I sepolcri, come ci ha resi edotti Foscolo, servono soprattutto a chi rimane non a coloro che vanno in un altrove che da questo atomo nell’universo neppure riusciamo a scorgere. Per compensare l’assenza di coloro che ci hanno amato, seguito e sostenuto un ricordo tangibile, che richiami l’impalpabile ed immenso bagaglio di correlazioni sentimentali, aiuta a lenire la sofferenza, la nostalgia di qualcosa che è stato e che purtroppo non tornerà. Attenzione, il pronome dimostrativo raggruppa gli esseri viventi che sono stati nostri compagni, nessuna distinzione fra uomini o animali.
Questo conta: l’avere un sodale che provi e riceva amicizia e affetto, che abbia percorso un tratto di strada e che abbia compiuto e provato esperienze assieme a noi. Che sia ricordato anche quando non c’è o non ci sarà più è desiderio più che comprensibile. La memoria forse allevia il dolore, forse lo attutisce, comunque potenzia la consapevolezza che in un dato momento non siamo stati soli e renderà queste lande un po’ meno desolate. Qualcosa che sia da supporto a questa memoria è e sarà sempre essenziale.
Ed è a questo punto del ragionamento che si inserisce la proposta di Whitepet, la prima azienda del Levante specializzata nella cremazione degli animali da compagnia. Appena terminato l’allestimento della sede in via Pontevecchio 42/d a Carasco, un grande capannone trasformato in un centro per l’accoglienza della salme, il loro passaggio verso la camera di cremazione e la riconsegna delle ceneri in urne, di ogni tipo e foggia.
Ci sono stanze per la preparazione dei corpi, per l’attesa e sale per dare l’ultimo saluto ai cari estinti, un percorso studiato nei minimi particolari per assistere chi è rimasto e deve fronteggiare il dolore della dipartita. Il team che ha creato Whitepet è vario ma bene assortito, al vertice ci sono Paolo Stocchi, un over 40, e Mario Migliore, un under 30 che hanno avuto l’idea di base e che hanno trovato i mezzi per portarla avanti. Un passato da calciatore di buon livello tra i dilettanti, un presente da imprenditore, Stocchi crede profondamente nel progetto Whitepet.
“Ho e ho avuto diversi ‘piccoli amici’ nella mia casa e ho provato sulla mia pelle cosa significa vederli andare via senza poterli salutare come si deve. Ho pensato: insieme ai nostri animali domestici viviamo attimi di serenità e gioia, in un’amicizia mai tradita che resta salda e forte anche dopo la loro scomparsa. Il momento della perdita del nostro animale porta con sé dolore e sconforto, ma non possiamo dimenticarci di essere loro riconoscenti per tutti quei momenti vissuti insieme”.
Migliore è altrettanto entusiasta: “Per queste ragioni parlandone ci è venuto in mente di fondare Whitepet. Siamo dei precursori: è il primo servizio di cremazione etica di animali da compagnia nel Tigullio. Il nostro obiettivo è quello di dare modo ai clienti di affrontare l’ultimo saluto ‘all’amico’ con l’umanità e la dignità che merita. Nel tracciare le linee guida per il nostro operato avevamo in mente tre aggettivi: professionale, rispettoso e trasparente”.
L’azienda è già operativa a pieno regime, anche se si riserva di tenere un open day conoscitivo nel corso delle prossime settimane. “Abbiamo ottenuto dal Comune di Carasco e dalle altre autorità tutte le licenze necessarie. E abbiamo riscontri da tutto il territorio”. Gli unici a offrire un servizio di questo tipo da Recco a Moneglia. “Da Busalla a Ortonovo per essere precisi – puntualizza Stocchi – Anche se non ne farei una questione di unicità spaziale o temporale, quello che ci preme è il metodo che usiamo, questo sì rende Whitepet la ‘prima’ realtà di questo tipo”.
Un po’ di nozioni sull’argomento sono necessarie per far comprendere anche ai soliti scettici che la sistemazione degli animali da compagnia che hanno terminato l’esistenza terrena non è semplice ed è oltretutto determinata da leggi in continua evoluzione. “Oggi come oggi – informa Migliore – i cadaveri non si possono abbandonare. Si possono seppellire solo nel terreno di proprietà, altrimenti vanno affidati a enti o uffici autorizzati. Non tutti lo sanno e soprattutto pochi sono a conoscenza delle regole e delle opportunità che possono esserci”.
Alta disinformazione in un settore dove gli interessati aumentano a ritmo esponenziale. Paolo Stocchi se ne è reso conto ed ha avuto l’idea iniziale: “Le persone con almeno un animale di compagnia in casa o nelle loro proprietà in Liguria e segnatamente nel Levante sono diventate la maggioranza. Fatta una breve indagine, ho appreso con sorpresa che non c’era sul territorio una ditta che se ne occupasse in maniera esclusiva. Al di là dei primati, mi interessa sottolineare come il nostro approccio è diverso, mi sento di dire parecchio diverso, da quanto si può trovare su altre piazze”.
Mario Migliore prende la palla al balzo e spiega nel dettaglio: “Noi offriamo tre tipi di cremazione. Prima la cremazione più semplice, quella collettiva, per chi non vuole la restituzione delle ceneri ma allo stesso tempo ci tiene che l’animale non sia buttato via in un sacchetto come una cosa abbandonata. Noi offriamo a richiesta il ritiro delle spoglie a domicilio o presso il veterinario, mettiamo due o tre cani insieme, recuperiamo le ceneri e le disperdiamo secondo la normativa vigente”. A salire c’è la cremazione ordinaria. “Quella dove chi vuole che il cane sia cremato da solo e che vengano restituite le sue ceneri in un contenitore da tenere in casa. Disponiamo di una vasta gamma di tipologie di urne in diversi materiali che possiamo proporre a secondo dell’esigenza. Forniamo il certificato di avvenuta cremazione”.
Tra i vari tipi di vaso per accogliere i resti ce n’è uno che cattura l’attenzione. Migliore sorride: “È un’idea molto suggestiva. Le ceneri vanno in un sacchetto sotto i semi di una pianta da sistemare nel terreno. Fai un buchino nel tuo terreno, cosa consentita perché non stai seppellendo l’animale, che in teoria nel tempo si sarebbe dissolto, ma sistemi una pianta con il suo fertilizzante. Avrai un ricordo perenne, vivo, del tuo amico”.
Infine la terza. “Quella con il saluto. È il servizio con maggior personalizzazione: il nostro staff e i nostri locali saranno messi a disposizione in maniera discreta e riservata per consentire di dare l’ultimo saluto al fedele amico nel giorno concordato. In caso di necessità, mettiamo a disposizione un’auto di cortesia per raggiungere la nostra struttura nel giorno previsto per l’ultimo saluto”.
Sembrerebbe un modo per assicurare che le cose andranno proprio come richiesto. Migliore e Stocchi all’unisono ribattono: “Per chi non è presente giriamo un filmatino. Sappiamo che è accaduto che animali defunti venissero portati via in sacchi anonimi e un po’ squallidi e poi lasciati all’ammasso. Si sa di persone che garantivano di aver proceduto con tutti i crismi e poi si è scoperto che le ceneri non erano neppure di animale. Per essere chiari sono fatti di altre regioni. Qui da noi sarà completamente diverso, certificato. E chi verrà ad assistere sarà trattato con la dovuta attenzione. C’è una sala per la visione, separata dalla zona inceneritore. Chi vorrà potrà ancora salutarlo e poi attenderà che il processo sia terminato e se ne andrà con l’urna del compagno, trattato con il rispetto dovuto”.
Un’assistenza continua, una comprensione profonda dei bisogni di chi ha perso un compagno, a quattro o anche due zampe. Infatti Stocchi aggiunge: “Nel sito e nei depliant che stiamo distribuendo presso tutti i veterinari lo spieghiamo dettagliatamente: cane, gatto, coniglio, pappagallo e canarino, qualunque essere vivente ritenete che sia meritevole di una sistemazione dignitosa. Siamo fieri di far parte di una rivoluzione culturale. Ancora oggi questi esseri splendidi sono visti dalla legge come rifiuti organici, equiparati agli scarti delle macellerie. Le cose cambieranno, e speriamo di dare il nostro contributo. Per questo abbiamo pensato anche a cerimonie di dispersione in mare e seguiamo con attenzione le proposte di alcuni comuni, anche del comprensorio. L’idea – portata avanti da Santa Margherita – di autorizzare l’immissione nelle bare delle persone dell’urna con le ceneri del loro animale da compagnia ci trova pronti a fare la nostra parte”.
Impossibile diffidare di chi ti assicura che “le spoglie dei nostri cari amici vengano trattate con rispetto e con un’etica che non dovrà essere diversa da quella che si userebbe per un nostro caro”.
In questi tempi viene bene per ogni lutto un approssimativo riassunto della chiusa di un epigramma di Marziale in ricordo della figlioletta, morta a neppure sei anni. Un cucciolo di uomo, un frugoletto che meritava l’intero amore del genitore, così come un cagnolino, un gattino. “Una zolla non dura ricopra le sue tenere ossa, non essere o terra pesante, lei non lo fu con te”. Una zolla o un’urna.