Notice: Function _load_textdomain_just_in_time was called incorrectly. Translation loading for the matomo domain was triggered too early. This is usually an indicator for some code in the plugin or theme running too early. Translations should be loaded at the init action or later. Please see Debugging in WordPress for more information. (This message was added in version 6.7.0.) in /www/piazzalevanteit_496/public/wp-includes/functions.php on line 6121
Vittorio Podestà si prepara per le Olimpiadi: "In Giappone darò tutto me stesso" - Piazza Levante

Glocal… no social
Settimanale di attualità, economia e sport

Ultima edizione

Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Vittorio Podestà si prepara per le Olimpiadi: “In Giappone darò tutto me stesso”

Condividi su

di DANILO SANGUINETI

È stata soprattutto una questione di priorità. Ciascuno si crea il proprio medagliere e allestisce la bacheca dei trofei con criteri personalissimi. Gli altri da fuori possono giudicare ma non conoscono il metro, e forse neppure dovrebbero, con il quale misuriamo la strada percorsa.

Il 2019 di Vittorio Podestà, campionissimo di handbike, è stato per uno del suo livello appena normale: un quarto posto ai mondiali in Olanda a metà settembre – ad appena 4 secondi dal bronzo e a 18 secondi dall’argento in una prova di 21 km – è pur sempre tanta roba, peccato che l’ingegnere volante di Lavagna (residente a Chiavari) nei precedenti quindici anni di attività agonistica ci avesse abituato a una ininterrotta parata trionfale: otto titoli iridati, una coppa del mondo, sei medaglie olimpiche divise equamente tra ori, argenti e bronzi.

A 46 anni rimanere al vertice è complicato, la determinazione, che certo non manca a Podestà, da sola non basta. La concorrenza è sempre più agguerrita, i mezzi si fanno sempre più sofisticati: dai pesanti ‘cavalli ferrati’ con i quali iniziò nel 2003, agli odierni lucenti siluri in leggerissime leghe, passa la stessa differenza che c’è tra la scatoletta guidata da Nuvolari e l’astronave affidata ad Hamilton. Spiegazioni che non convincono né vengono usate dall’asso chiavarese. Podestà ha solo preso fiato in previsione del grande appuntamento che concluderà la sua carriera o quanto meno ne sarà snodo decisivo.

“A fine agosto ed inizio settembre ci sono i Giochi Paralimpici, a Tokyo, che faranno seguito alle Olimpiadi per i regolari. Io sono campione in carica nella cronometro individuale assieme a Luca Mazzone e Alex Zanardi. Voglio difendere i due titoli al meglio, sono convinto che posso dire la mia in queste due specialità”.

Inoltre si era presentato un intoppo benedetto. La nascita della primogenita Anita, una bambolina bionda che è la luce degli occhi di papà Vittorio e mamma Barbara. “Beh la paternità cambia alcune cose, soprattutto ti obbliga a rivedere la lista delle priorità. Anche il modo di essere atleta: la professionalità resta, si aggiunge una carica morale che ti regala nuovi stimoli ed impone nuovi traguardi”.

Parole alle quali, come è suo costume, ha fatto subito seguire i fatti: “Dai primi giorni dell’anno mi sono trasferito in Spagna per provare i nuovi mezzi che useremo in questa stagione e seguire un rigoroso programma di allenamento, senza distrazioni e restando concentrato sull’obiettivo a cinque cerchi. Conto di finire entro questo mese e raggiungere uno stato di forma accettabile per le prime verifiche: la Coppa del Mondo a Castiglion della Pescaia dal 27 al 30 maggio mi dirà a che punto sono, la controprova dal 4 al 7 giugno in Belgio ad Ostenda per i campionati mondiali”.

Il risultato non sarà un’ossessione. Per la qualificazione alle Olimpiadi l’Italia avrà a disposizione diverse wild card, ed una di esse non potrà non andare al campione a cinque cerchi in carica. “Penso che dovrei rientrare nella quota azzurra. I nostri tecnici sanno che io, come gli altri della ‘banda’, Alex in testa, rispondiamo sempre presente nelle grandi manifestazioni. Vedrò come risponde il mio fisico in queste due competizioni, scruterò lo stato di forma degli avversari. È chiaro che le cartucce migliori le riserverò, come molti altri, per il Giappone. Conto di iscrivermi a tutte e tre le specialità, la crono individuale, la staffetta e la gara in linea, quella dove in teoria ho meno probabilità, essendo da sempre un passista e un cronoman, non certo un velocista”.

Anche se molto dipenderà dal percorso. Le notizie che arrivano dal Sol Levante parlano di tracciati che dovrebbero essere non completamente pianeggianti. E questo è musica per le orecchie dell’ingegner Podestà. “Io e la fatica siamo buoni amici. Su percorsi molto duri ho sempre detto la mia. Mi auguro che la strada sia selettiva e poi vedremo di fare la nostra parte”.

C’è poi l’arma segreta, quella che potrebbe portarlo ancora una volta a salire sul podio in una competizione olimpica. “Ci ho pensato diverse volte in questi mesi: Anita potrebbe vedere suo papà che viene premiato. Non dovrà solo affidarsi ai miei racconti, avremo un ricordo da condividere. Quando in questi giorni provo a forzare e sento affiorare la stanchezza e il dolore, penso a lei e trovo energie e capacità che non ricordavo di avere”. Un caso di doping conclamato. Vittorio Podestà lo ammette senza pudori. La sua ‘droga’ si chiama Anita.

Ultimi video

Intervista a Simone Franceschi, vicesindaco della Città Metropolitana: “Nessun fermo ai lavori sull’argine dell’Entella"
"Ancora nessuna ufficialità sulle alternative al depuratore in colmata. Se Chiavari dispone di elementi utili, ce li comunichi”
Chiavari, la variante al Puc divide: opposizione all’attacco, depuratore ancora al centro del dibattito. Silvia Garibaldi abbandona l’aula
“Provvedimento 'illegittimo e irricevibile', errori marchiani che rendono fragile la posizione contraria alla costruzione del depuratore in colmata"

Altri articoli

Nuoto in mare aperto, corsa e kayak: a Santa Margherita arriva l’impegnativo contest Santa Cross 2025

Le tre specialità si svolgono in sequenza e mettono alla prova abilità fisiche diverse, rendendo la gara dinamica, varia e mai monotona

Vela, Federico Pilo Pais vince il Campionato del Tigullio davanti a Marcello De Gasperi e a Filippo Jannello

Nell’ambito del Campionato del Tigullio, ci si giocava anche la "Coppa Pinne", dedicata da Vincenzo Penagini al grande amico scomparso nel 2023