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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Vela, un tris di grandi eventi per lo Yacht Club di Chiavari

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di DANILO SANGUINETI

Gli uomini di mare continuano a navigare nei ricordi di chi li ha conosciuti e apprezzati. Questo finale di stagione per lo Yacht Club Chiavari può essere riassunto in un lungo addio ad alcuni dei suoi soci più rappresentativi. Il circolo è stata una famiglia allargata per velisti e veliste che hanno lasciato un segno nei decenni scorsi. Trofei e gare nel loro nome, regate che, come i sepolcri del Foscolo, tramandano alle generazioni future la eco di quanto seppero. Nel periodo di sottile malinconia che accompagna la chiusura dell’estate, si è celebrata la Coppa Giorgio e Lella Gavino, prova di apertura del Campionato Vela d’Autunno dello Yacht Club Chiavari-Jeanneau Sailing Cup 2019.

La Coppa prosegue la tradizione del Trofeo Marina Yachting. Ricordano allo YCC: “Questa regata è nata in ricordo di Giorgio e Lella Gavino, amanti del mare e della vela, chiavaresi affezionati alla nostra città e alla sua gente, anime delle Yacht Club Chiavari, di cui Giorgio era stato fondatore e più volte Presidente. Ma soprattutto Giorgio e Lella hanno saputo coniugare alla perfezione le proprie due grandi passioni, il lavoro e lo sport velico, creando e portando in tutto il mondo il marchio della moda nautica italiana Marina Yachting”.
La prova aperta alle imbarcazioni delle classi O.R.C., I.R.C., Libera e Jeanneau ha avuto il week end di regate nello specchio acqueo del Golfo Tigullio. Anche quest’anno le imbarcazioni Jeanneau iscritte alla regata hanno partecipato sia alle proprie Classifiche di Classe sia a una classifica a parte valida per l’assegnazione della Jeanneau Sailing Cup 201 messa in palio da Union Yachts di Lavagna, di Renato e Giovanna Fontana, rivenditore delle imbarcazioni Jeanneau e Prestige. “In più, contemporaneamente alla Coppa Gavino, abbiamo organizzato la Coppa Italia Classe J80: un evento nell’evento”.

Da vari anni la Classe J80 decide di radunarsi a Chiavari per la regata principale dell’anno. Dice il presidente dello YCC Savazzi: “La nostra città si può considerare la casa base della flotta J80, in quanto la maggior parte delle imbarcazioni che hanno partecipato a questo evento stazionano nel nostro porto. A contendersi il titolo di questo noto monotipo sono gli equipaggi più appassionati, quelli che durante tutto l’anno partecipano con continuità a competizioni nazionali e internazionali. Si tratta perciò di un evento sportivo riservato a timonieri ed equipaggi tecnicamente e agonisticamente preparati e competitivi”.

La Coppa Challenge Giorgio Gavino è stata assegnata a ‘Capitani Coraggiosi 3’ di Federico Felcini e Guido Santoro (YCC), che ha replicato la vittoria del 2016, interrompendo due anni di dominio di ‘Che Stress 3’, J122 di Giancarlo Ghislanzoni (YCI), piazzatosi quest’anno al 2° posto. ‘Chica 3’, con a bordo i giovani istruttori ed allievi della Scuola Vela YCC, con il consigliere YCC Roberto Franz e Massimo Navone, si è aggiudicato la vittoria in Classe ORC2.

Nel primo weekend di ottobre altro importante appuntamento velico: la 51° edizione della Coppa Dallorso, regata che si tiene sul percorso Chiavari/PortoVenere/Chiavari, e che viene considerata dai velisti e dagli esperti del settore una regata costiera tra le più belle della Liguria, sia per i panorami che si possono ammirare durante il percorso, sia per le difficoltà tattiche che il percorso stesso offre. Per questo si tratta di un evento sportivo molto amato, che mette alla prova le capacità tecniche e la strategia di gara utilizzata dai velisti.

La Coppa Dallorso venne organizzata per la prima volta pochi anni dopo la fondazione dello Yacht Club Chiavari, e precisamente nel 1969, in ricordo del Cavaliere del Lavoro Giovanni Dallorso per volontà del figlio Nicola. Il Trofeo Nicola Dallorso fu invece disputato per la prima volta nel 1989 e messo in palio da Giovanni Dallorso in memoria del padre Nicola.

Il presidente Savazzi: “Se la Coppa Dallorso ha raggiunto il prestigioso ‘giro di boa’ dei 51 anni, possiamo dire con orgoglio che li ‘porta’ meravigliosamente, in perfetta salute: anche quest’anno, come accade da sempre, questa regata ha visto al via numerosissime imbarcazioni dagli 8 ai 20 metri, provenienti dai Circoli Velici e Nautici più prestigiosi di tutta Italia. L’organizzazione si avvale del patrocinio dei Comuni di Chiavari e Porto Venere, particolarmente sensibili e pronti alla collaborazione”.
Oltre alle Classi ORC, IRC e Crociera, in lizza anche un raggruppamento riservato alle imbarcazioni Jeanneau, distribuite dalla Union Yachts di Lavagna, in quanto la regata era valida come seconda tappa della Jeanneau Sailing Cup 2019 e seconda prova del Campionato Vela d’Autunno. Sessantasette le imbarcazioni prescritte, cinquantanove al via, un vero record di partecipazione per festeggiare il ‘giro di boa’ dei 51 anni di questo evento velico.

In Classe ORC si è aggiudicata la vittoria e la Coppa Challenge Dallorso l’imbarcazione ‘CheStress 3’, J122 di Giancarlo Ghislanzoni, bissando il successo dello scorso anno.
Non restava che la terza parte del trittico. Sabato 19 ottobre andava in scena la Regata Sociale Open – Jeanneau Cup – Memorial Romano Caselli, aperta alle Classi ORC, IRC, Crociera e Jeanneau, ultima tappa del Campionato Vela d’Autunno YCC e della Jeanneau Sailing Cup.

La Sociale Open vuole ricordare Romano Caselli. Il presidente Savazzi: “Era un chiavarese doc, socio fondatore dello YCC, tragicamente e prematuramente scomparso 20 anni fa, ma ancora oggi vivo nell’affetto di tutti. Romano, appassionato di mare e di pesca, amava la sua città e partecipava intensamente alla vita cittadina e alla vita del suo circolo, divertendosi a fissare avvenimenti sportivi e conviviali e personaggi attraverso vignette, caricature e disegni da lui stesso creati. Per questo la famiglia Caselli, la sorella Albertina e il nipote hanno anche istituito il ‘Premio Memorial Romano Caselli’, dedicato a una persona che durante la propria vita ha dimostrato passione e amore per il mare. Lo Yacht Club Chiavari ha pensato quindi, per ricordarlo a vent’anni dalla sua scomparsa, di organizzare pure un concorso fotografico, per premiare l’immagine che meglio ha interpretato lo spirito di Romano, le sue passioni, il suo amore per il mare e il suo umorismo. Suoi sono l’ideazione e il design del logo Marina Yachting, sue sono decine di caricature di chiavaresi, di amici e di personaggi del porto di Chiavari, che la sorella Albertina anni fa ha raccolto in un interessante volume”. Vincitore del Concorso fotografico, la foto di Leonardo Mula e Guido Cogorno. Tutte le fotografie segnalate dalla commissione sono esposte presso la Sede dello Yacht Club.

La regata è stata vinta da ‘Catherine’ di Massimo Bonfante (LNI Sestri Levante). Il ‘Trofeo Challenge Campionato Vela D’autunno Ycc’ è stato assegnato a ‘Che Stress 3’ di Giancarlo Ghislanzoni, prima classificata Overall in Classe ORC. Il ‘Memorial Romano Caselli’ è stato conferito al Comandante Mario Campana, per molti anni direttore del Porto Turistico di Chiavari. La motivazione della giuria è un racconto sui bei tempi andati. “Dopo una brillante carriera nella Marina Militare, venne scelto per la sua competenza, ed in particolare per quella giuridico-amministrativa dei beni demaniali, quale Direttore del neonato Porto Turistico. Non fu una cosa facile. Se non andiamo errati, il Porto di Chiavari fu il primo porto turistico organizzato come una struttura societaria privata, seppur a capitale pubblico. Quindi fu necessario predisporre i contratti di godimento per gli utenti sia per i posti barca che per i negozi a terra e un regolamento per l’utilizzo dei beni comuni e i contratti con i dipendenti. La prova che il lavoro fatto fu buono è il fatto che in tutti questi anni il Porto ha ben funzionato. Certo, Mario aveva e ha un carattere di ferro, in parte anche retaggio dell’esperienza militare, e come si sa, tutti invochiamo regole e serietà, ma brontoliamo quando siamo costretti a rispettarle. Il buon Romano, a cui questo riconoscimento è dedicato, non perse l’occasione di stuzzicare Mario, suo buon amico, prendendolo bonariamente in giro per la sua severità. A quel tempo circolavano alcune sue spiritose vignette che avevano come protagonista Mario e la sua inflessibilità. Ma va detto che proprio grazie alle sue regole il Porto di Chiavari funzionava come un orologio, anche tenendo conto che la frequentazione del Porto era allora molto più numerosa dell’attuale, e anche per questo Romano apprezzava tanto il Comandante Campana. Anche dopo l’uscita dall’amministrazione del Porto di Chiavari, Mario è stato chiamato come consulente da altri porti turistici o altri professionisti per risolvere problemi connessi alle concessioni demaniali nelle quali, ripetiamo, è un esperto come pochi. Grazie ancora quindi, Mario, per tutto quello che hai fatto per il Porto di Chiavari e per tutti noi”.

Un brindisi, una coppa levata e un pensiero non fugace agli amici e le amiche che non ci sono più, nella convinzione che le coppe e i premi a loro intitolati siano come il vascello dell’Olandese Volante, che in eterno solca il mare tanto amato.

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