di DANILO SANGUINETI
L’occhio che vede ogni cosa dall’alto è una immagine che chiunque sia stato a Catechismo ha introiettato come la perfetta raffigurazione di una autorità superiore, onnipotente e onnisciente. L’ambizione di abbracciare la intera realtà con un solo sguardo va attribuita agli esseri soprannaturali oppure a coloro che manovrano i droni. Nella versione laica della storia ci si occupa della seconda alternativa.
I velivoli privi di pilota e comandati a distanza, usati in origine per operazioni di ricognizione e sorveglianza, oltre che di disturbo e inganno nella guerra elettronica, hanno avuto da dieci anni a questa parte, un imponente sviluppo perfezionandosi fino a diventare oltre che micidiali strumenti di offesa e difesa militare anche impagabili mezzi per una amplissima scelta di usi civili.
Insostituibili per valutare le caratteristiche geografiche, urbanistiche, archeologiche, addirittura metereologiche di aree sempre più vaste; in grado di cogliere prospettive e azioni in divenire che una visione terra terra – nel pieno senso dell’espressione – mai potrebbe cogliere.
Chi fa di mestiere il manovratore di droni e non è un privilegiato in cerca di svago è per forza un appassionato competente come nel caso di Giovanni Callea, titolare di Levante Drones. Una azienda con base a Sestri Levante che ha spiccato in un lasso di tempo assai breve un volo ampio, rapido e ‘pulito’ perché silenzioso ed efficace degno del principale strumento del suo operare.
Oggi Levante Drones è una agenzia di riprese video che non è più limitata ai droni strettamente intesi, che ha competenze e operatori in grado di elaborare riprese, filmati e video commerciali e privati, adatti a una miriade di esigenze. Ed è altrettanto sorprendente il salto esistenziale fatto dal suo fondatore.
Non può fare a meno di sorridere Giovanni Callea quando racconta di come ci è arrivato. “Incuriosito da questo nuovo mezzo ne acquistai uno e mi misi a riprendere la mia terra, la Liguria, ed a postare foto e filmati sui social. La pagina Facebook ottenne un successo incredibile, i video della mia città, di Sestri Levante, fecero da subito il botto, decine di migliaia di visualizzazioni. E cominciai a riflettere”. Perché faceva “nella vita di ogni giorno” ben altro.
“Io che provenivo da un altro settore, ero un broker assicurativo con una sua agenzia ben avviata, decisi di provare a lanciarmi in questo nuovo mercato. La pagina ‘Levante Drones’ era cresciuta tantissimo in poco tempo. Quindi, di punto in bianco lo ammetto, decisi di portare avanti questa attività e cedetti l’agenzia”.

Una volta passato il Rubicone non si è più voltato indietro, ed ha provveduto a darsi una organizzazione. “Prima di tutto pensai di offrire dei pacchetti tutto compreso. Specializzarsi in riprese video non solo con i droni ma anche da terra. Le richieste fioccarono subito e mi permisero di focalizzarmi in determinati campi. Oggi lavoro prevalentemente nel settore dei video per eventi, degli spot commerciali, per il settore marketing delle società sportive professionistiche e non. Senza trascurare i lavori per aziende di moda. Potrei dire che oggi copriamo tutte le esigenze che i nostri clienti possono avere”.
Nel corso degli anni collaborazioni speciali hanno aperto la strada per lavori sempre più importanti. “Per esempio operare per la Virtus Entella, alcune riprese che sono servite a suoi filmati promozionali ci ha consentito di iniziare a lavorare anche per club di calcio di serie A. La divisione per gli sport che abbiamo avviato da qualche anno ci sta veramente dato un sacco di soddisfazioni. È un settore su cui lavoriamo tanto e sul quale puntiamo e punteremo sempre di più tutti nei prossimi anni”.
Riprese promozionali per il marketing, sostegno presso gli sponsor, inviti agli spettatori e ai tifosi. “Abbiamo trasformato collaborazioni occasionali in rapporti duraturi. Per esempio con l’Empoli abbiamo realizzato decine di filmati che poi vanno sui canali social del club. Le società professionistiche si stanno attrezzando, tutte, nessuna esclusa, per essere attive in questo campo, hanno compreso come senza una presenza sui social non vai da nessuna parte”.
Il sapere usare alla perfezione lo strumento di ripresa più alla page ha agevolato Levante Drones. “Vero, otto anni fa, quando siamo nati, il drone era ancora un prodotto di nicchia. Oggi non è più così. C’è un’evoluzione anche su quello. Noi, ad esempio, puntiamo tanto anche su alcune riprese di droni che lavorano in interni che diventano realizzazioni virtuali. C’è un’evoluzione costante. Adesso abbiamo videocamere professionali, delle telecamere, ed abbiamo droni in grado di sollevare queste macchine, e, come è facile comprendere, non stiamo parlando di velivoli di pochi centimetri ma di “bestie” in grado di portare in alto oggetti assai pesanti”.
La azienda si è ampliata al punto tale che la ragione sociale ha dovuto essere modificata. “Levante Drones suona limitativo per una organizzazione che non solo lavora in tutta Italia ma che ha svolto diversi incarichi all’estero, con e anche senza droni. Abbiamo una divisione che costruisce i velivoli. Abbiamo mantenuto il marchio, perché conosciutissimo ma abbiamo diverse divisioni proprio per far comprendere che possiamo lavorare anche esclusivamente a terra, nel settore video a 360 gradi”. Callea ha un gruppo di collaboratori fissi, cinque o sei a seconda del lavoro, e poi tanti esterni sempre a secondo del settore nel quale c’è da operare.
“Perché ogni incarico non inizia e non si esaurisce con le riprese di quanto ci è richiesto riprendere. C’è da elaborare un progetto di massima, c’è la fase di post produzione. Mi sono strutturato in modo che il lavoro venga gestino internamente all’azienda in ciascuna delle sue fasi, senza dover appoggiarsi ad esterni. L’idea è quella di offrire al cliente un prodotto ‘senza pensieri’, di togliergli cioè qualsiasi preoccupazione”. Chi si rivolge a Levante Drones sa che riceverà belle immagini, ma non solo. “Puntiamo a dare di ogni evento un altro punto di vista, per altro intendiamo la ripresa dall’alto ma, anche qui, ‘non solo’ quella. L’idea è quella di elevare i concetti e colpire lo spettatore”.
Staccare l’ombra da terra: una fatica, come ci ha spiegato un grande scrittore. Una fatica superabile se si trova un maestro di volo che ti illustra il segreto e consente di librarti, con la mente prima che con il corpo, ad altezze inimmaginabili.