di DANILO SANGUINETI
Alzi il muro del suono, per buon senso ci aggiungi la muraglia del video e ci sbatti contro senza alcuna colpa. Pensate a una società come la Communication Products che ha la sua ragione di essere, più e oltre la ragione sociale, nel fornire assistenza audio e video ad eventi pubblici e private, feste, raduni, cerimonie, all’aperto e al chiuso, che viene investita da uno tsunami come la pandemia del Covid 19 senza che nessuno l’abbia minimamente preavvertito. E ti ritrovi a festeggiare il primo prodigioso ventennio della tua azienda con l’orgoglio che deve essere annacquato in una caraffa di malinconia. A farlo sono Valeria e Lorenzo Ravella che ad appena più di venti anni si inventarono una azienda e un mercato dove prima non c’era neppure l’erba, la consapevolezza che in un mondo che stava diventando sempre più connesso e legato a media di vario tipo, mancavano aziende in grado di rispondere a crescenti bisogni di pubblicità e visibilità personale. Ed arrivarono i Ravella Brothers, correva l’anno Duemila. Vent’anni. Due decenni. Quattro lustri. Si può dire in tanti modi, ma il risultato non cambia. Da tutto questo tempo la Communication Products è viva e pienamente attiva, sul territorio del Levante ligure ma un po’ in tutta Italia e da qualche stagione pure all’estero.
È la bellissima storia di un marchio ormai consolidato. Storia imprenditoriale ma anche familiare e personale, di un fratello e di una sorella affiatati e con competenze complementari: Lorenzo e Valeria Ravella, le due anime di questa ditta che si occupa di produzioni video e di service audio e video e luci, con sede a Chiavari e magazzino a Lavagna, ma con una proiezione decisamente glocal. Come tante piccole e medie aziende del Tigullio: quelle realtà che, un po’ per riconoscenza e un po’ per amore, hanno voluto mantenere il proprio quartier generale dove tutto è cominciato.
I vent’anni ricorrevano ad aprile. Un aprile 2020 che, non solo per Communication Products, è stato del tutto particolare. Valeria, la maggiore, la ‘letterata’ del duo, giornalista a 360 gradi: “Oggi a causa dell’emergenza sanitaria in cui tutti siamo purtroppo coinvolti, non possiamo certo festeggiare come avremmo desiderato, ma vogliamo fortemente esprimere a tutti la nostra gratitudine: per aver scelto i nostri servizi, e ci riferiamo ai clienti, per il lavoro e la professionalità dei collaboratori e fornitori, per l’interesse, la curiosità e l’apprezzamento di tanti coi quali, chissà, avvieremo positive collaborazioni. Ci crediamo fermamente. Oggi, sarebbe inutile negarlo, la crisi è profonda: il mercato degli eventi e delle tecnologie sarà oggetto di una grande trasformazione. Il momento è complesso ma siamo certi che emergeranno, per tutti, nuove opportunità: e allora sì, avremo un doppio motivo per festeggiare. Noi, nello specifico, abbiamo in cantiere due grossi progetti, che contiamo di far partire non appena si sbloccherà l’emergenza. Riprenderemo con lo stesso entusiasmo e le stesse velleità di prima: non di essere grandi, bensì di cercare di essere bravi. Questo solo ci interessa: la qualità del nostro lavoro e dei servizi offerti”.
Invece il più giovane Lorenzo (aveva 22 anni quando aprì bottega), è il tecnico, uno ‘smanettone’ che è diventato una vera autorità nel campo delle produzioni video e poi dei service audio-video-luci. “Mi volto indietro e vedo il percorso fatto e mi reputo fortunato. Faccio uno splendido mestiere. Sono partito facendo produzioni video: a rimanere nella pratica facevo riprese e montaggi per cerimonie, per lo più private, qualche evento sportivo, cose così. Poi un primo salto di qualità: lavoro con un grande gruppo italiano, faccio riprese per Mediaset, reportage di cronaca bianca e anche nera in Liguria”.
La serietà e la bravura di Lorenzo coordinato e assistito dal ‘desk manager’ Valeria spiccano e permettono un altro salto di qualità. Lorenzo al ricordo si illumina: “Curiamo le produzioni dei filmati per il canale televisivo che si occupa di nautica: Sailing Channel. Essendo un appassionato di mare e di imbarcazioni univo l’utile al dilettevole, lavoravo in barca con la telecamera”.
Il gradino successivo richiede uno sforzo anche economico. “Ho deciso di passare alla regia. Quindi ho dovuto acquisire la strumentazione per dirette multicamera, andare live garantendo una regia senza difetti, richiede molta applicazione e apparecchiature complesse”.
Infine i service. “È stato un salto logico. Entrare nel settore che cura gli eventi pubblici e privati garantendo audio, video e luci. Quindi la ripresa ma anche la proiezione delle immagini, con maxischermi, proiettori, amplificatori, casse per il sonoro e mille diavolerie per dare alla platea dell’evento quanto si aspetta e se possibile anche di più”.
Dovesse scegliere, Ravella però opterebbe per? “La produzione video perché devi mischiare la tecnica con la creatività, piazzare luci, macchine, le attrezzature, scegliere le inquadrature, realizzare il montaggio. Non puoi affidarti solo all’esperienza e ai manuali, ci devi mettere un po’ di te”.
Invece per il service si va più sul tecnico: “Si lavora in squadra, costruisci set, a volte anche grandi, è come un puzzle che devi ogni volta risolvere. E poi deve essere aggiornato. Nel mio mestiere quello che oggi è nuovo, tra un anno sarà vecchio, escono novità hardware e software a getto costante, ogni volta devi ricominciare, ad essere pronto al cambiamento, c’è sempre qualcosa da imparare”.
Un ambiente che era un po’ come la bottega dei balocchi per Lorenzo. “Si gira il mondo, si va in posti diversi dove si fatica e allo stesso tempo ci si diverte”. Un mondo spazzato via lo scorso marzo. “Vero, per il mio settore non c’è Fase 2, dobbiamo aspettare le prossime aperture e sperare che si possa tornare a riunirsi senza troppe limitazioni. Proprio a febbraio avevamo acquistato un super ‘LedWall’, un muro fatto di tanti video che ci garantiva effetti scenici super speciali. Spese che per ora sono infruttifere. Ma se c’è una cosa che 20 anni di storia della Communication Products mi hanno insegnato è che non devi mai disperare. Dietro l’angolo c’è la svolta, l’opportunità che non ti aspetti. E che ti fa ripartire”.
È questo lo spirito giusto. Turn it on, Lorenzo!