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Giovedì 23 ottobre 2025 - Numero 397

Una ‘casetta dell’acqua’ per i cittadini di Uscio: la novità arriva in piazza della Resistenza

Si tratta di un distributore di acqua pubblica da cui ci si può rifornire, usando preferibilmente bottiglie di vetro. Eroga acqua potabile di qualità, ma anche a scelta tra naturale o frizzante
La casetta dell'acqua che è stata installata nei giorni scorsi a Uscio
La casetta dell'acqua che è stata installata nei giorni scorsi a Uscio
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di ROSA CAPPATO

La casetta distributrice di acqua potabile incontra il consenso degli uscesi. Appena posizionata, in piazza della Resistenza, dall’11 dicembre ha già diversi fruitori. “È stata acquistata dal Comune – spiega il sindaco Giuseppe Garbarino – e nello specifico riguarda un intervento di sviluppo territoriale sostenibile da realizzarsi con infondi del Pnrr, operazione nata da una delibera della giunta comunale”.

L’iniziativa era partita circa un anno fa. Con la legge del 2019 sono stati previsti dei contributi a tutti i Comuni, per investimenti in materia di efficientamento energetico e messa in sicurezza, per le annualità dal 2020 al 2024. Nel 2021 poi un decreto ministeriale assegnava risorse finanziarie previste per l’attuazione di singoli interventi del Pnrr alle amministrazioni centrali. Tutti gli interventi affidati dal Ministero dell’Interno rientrano nella Missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica; Componente 4: tutela del territorio e della risorsa idrica; intervento 2: per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni all’interno della quale sono confluite le linee dell’intervento della legge 2019, che appunto fanno riferimento all’efficientamento energetico e lo sviluppo sostenibile. 

Successivamente dal Ministero venivano predisposte le norme che abilitavano al corretto uso di questi fondi, in termini di gestione, monitoraggio e rendicontazione. In particolare ci si focalizza sull’efficientamento energetico, la rigenerazione urbana, la mobilità sostenibile e la messa in sicurezza degli edifici, oltre a valorizzare il territorio.

Tutti i comuni beneficiari italiani avrebbero dovuto usare una quota pari o superiore al 50% delle risorse assegnate per questi investimenti. E fra gli interventi rientrano anche quelli dell’illuminazione pubblica e la produzione di energia da fonti rinnovabili. “Riguardo al consumo e alla gestione delle bottiglie di plastica – prosegue il sindaco – ecco che si contemplano anche interventi per la realizzazione della ‘casetta dell’acqua’, per garantire una buona riduzione di consumo e gestione delle bottiglie di plastica”.

Obbligatorio era sottostare al vincolo contributivo che recita: “Purché si tratti di un intervento che ricada nell’ambito del patrimonio comunale e rappresenti un servizio a beneficio dei cittadini”. Così la giunta ha deciso di dotare la comunità appunto questa ‘Casetta dell’acqua’, sevizio appena introdotto, ma che è già tanto successo riscuote tra la popolazione. “Si trova in piazza della Resistenza in prossimità del parcheggio, luogo scelto quale ideale, per offrire appunto un servizio da cui i cittadini di Uscio possano trarre facilmente vantaggio”.

Si tratta di un distributore di acqua pubblica da cui ci si può rifornire, usando preferibilmente bottiglie di vetro. Un po’ come fosse la vecchia fontana pubblica di una volta, eroga acqua potabile di qualità, ma anche a scelta tra naturale o frizzante, refrigerata o a temperatura ambiente. Vi si accede semplicemente, mediante una tessera dedicata o monetine.

Il costo è irrisorio: 0,5 l di acqua 0,03 euro; 1 l di acqua 0,05 euro; 1,5 l di acqua 0,07. Le monete ammesse sono quelle a partire da euro 0,05 e l’erogazione con utilizzo delle stesse avviene solo per il quantitativo pari a 1 litro d’acqua o multipli. Le tessere sono reperibili presso la Pro Loco di Uscio, in Via Roma 8, negli orari di apertura (lunedì, martedì, giovedì e venerdì 8,30-12; 15-18;30; mercoledì e sabato 8;30-12). Per l’amministrazione rappresenta una buona opportunità per tutti. Anche considerando che l’uso dell’acqua minerale in bottiglia di plastica ha dimostrato nel tempo un importante impatto ambientale.

Oggi si stima che il 65% dell’acqua in commercio è distribuita in contenitori di plastica: ogni anno finiscono tra i rifiuti 320-350 mila tonnellate di contenitori in Pet. L’impatto ambientale dell’acqua in bottiglia è ancora più alto se si considera che l’82% della stessa si sposta in tutta Italia lungo l’asse autostradale. Anche per questi motivi molte amministrazioni hanno scelto di installare sui propri territori le ‘casette dell’acqua’, e anche il Comune di Uscio punta ad offrire il proprio contributo alla tutela dell’ambiente e alla riduzione dell’inquinamento.

Siamo agli inizi, ma tra un anno si potrà presumibilmente già verificare se i cittadini hanno capito l’importanza di tale novità e si siano trovati a proprio agio con questa sorta di moderna fontana. I fornitori delle ‘casette’ ritengono che l’area dove viene collocata, se comoda anche per parcheggiare e vicina ad altri servizi, possa davvero rappresentare, come ai vecchi tempi, un punto che favorisce aggregazione e socialità, servendosi, tuttavia, di moderne tecnologie per l’acqua potabile, ponendo particolare attenzione all’ambiente, per risparmiare energia e ridurre la produzione di rifiuti plastici, con vantaggi immediati. Tutte le pratiche burocratiche per dotare il Comune di questo comodo servizio sono state espletate dal funzionario dell’Ufficio tecnico del Comune Francesca Schenone, che ha seguito tutto l’iter per accedere ai contributi Ministeriali, procedure articolate che alla fine hanno condotto, l’11 dicembre, all’inaugurazione della ‘casetta’ in piazza della Resistenza.

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