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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Tredicimila ecuadoriani al voto: quattro le schede a disposizione, tutti in presenza a partire dai 16 anni, purché iscritti alle liste elettorali

Nella Repubblica dell’Ecuador sono 16 i candidati presidenziali, tra cui l’attuale leader ecuadoriano, Daniel Noboa, 35 anni: era arrivato alla presidenza nel novembre 2023
Un incontro tra i cittadini e il console genovese dell'Ecuador nei giorni scorsi
Un incontro tra i cittadini e il console genovese dell'Ecuador nei giorni scorsi
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di ROSA CAPPATO

Domenica 9 febbraio si terranno a Genova, in presenza, le elezioni presidenziali generali della Repubblica dell’Ecuador. Il Ministero dell’Interno ha comunicato questa data, per le elezioni generali del Presidente, Vicepresidente e i membri dell’Assemblea Nazionale, Provinciale ed Estero, per le quali i cittadini ecuadoriani residenti in Italia potranno esercitare il proprio diritto di voto. La campagna elettorale è iniziata il 5 gennaio e terminerà il 6 febbraio a mezzanotte. 

La Legge Organica sulle Organizzazioni Elettorali e Politiche della Repubblica dell’Ecuador, conosciuta come Codice della Democrazia Ecuadoriana, stabilisce che non sarà necessario il ballottaggio se la coppia che vince il primo posto ottiene la metà più uno dei voti o, almeno, 40% dei voti validi e differenza superiore a 10 punti percentuali rispetto al voto ottenuto dalla coppia seconda classificata. Se nessun candidato riuscirà a superare queste soglie, il 13 aprile si terrà un secondo turno. Saranno chiamati alle urne 13,7 milioni di ecuadoriani. 

Nella Repubblica dell’Ecuador sono 16 i candidati presidenziali, tra cui l’attuale presidente ecuadoriano, Daniel Noboa, 35 anni. Noboa era arrivato alla presidenza nel novembre 2023, vincendo il ballottaggio delle elezioni col 52,3%, contro la ex ministra Luisa González e divenendo il più giovane presidente della storia della Repubblica dell’Ecuador. Altra candidata è proprio la González e poi c’è il leader indigeno Leonidas Iza, assai più distaccato dai due principali avversari, come numero di sostenitori. La campagna elettorale si chiude tre giorni prima delle elezioni ed è molto seguita anche in Italia. Votare all’estero è facoltativo, ma, come riferisce Ivonne Torres, che da anni opera nella comunicazione a Genova, il Consiglio Elettorale Nazionale dell’Ecuador (Cne), attraverso il Consolato Generale dell’Ecuador, ha convocato al voto, a Genova, i cittadini ecuadoriani che vivono in Liguria e quelli dell’Emilia Romagna, per domenica 9 febbraio. 

La data delle votazioni, con l’invito ad esercitare questo diritto è stata riportata anche sulle pensiline delle fermate degli autobus, sparse per tutta la città. “Sono circa 13.000 i cittadini ecuadoriani iscritti alle liste elettorali genovesi – spiega Torres – e potranno votare di persona e non elettronicamente, dalle 9 alle 19, nella Sala Chiamata Del Porto, in Piazzale S. Benigno 1. Per votare è necessario portare con sé la carta d’identità o il passaporto ecuadoriani, anche se scaduti. Possono votare anche i cittadini che abbiano compiuto i 16 anni di età, purché iscritti nelle liste elettorali”. Si votano 5 rappresentanti al Parlamento andino e 151 rappresentanti all’Assemblea nazionale. Il Consiglio Elettorale Nazionale ha riferito che stavolta verranno eletti 14 deputati in più, a causa “dell’aumento della popolazione”. 

Attualmente il Congresso (organo monocamerale) è composto da 137 deputati. “Dal 2006, – aggiunge Torres – la partecipazione elettorale all’estero è appunto regolata dal Consiglio Elettorale Nazionale, che garantisce l’accesso dei cittadini alle urne, anche di persona. Si tratta di un totale di ben 429.165 elettori ecuadoriani, che possono esercitare il loro diritto di voto all’estero. Questi elettori sono divisi in tre circoscrizioni elettorali. La maggior parte si trova in Europa, Oceania e Asia, con 261.718 persone registrate. Segue la regione del Canada e degli Stati Uniti, con 136.000 connazionali, mentre la regione dell’America Latina, Caraibi e Africa conta 30.810 elettori”. A Genova, giunto da soli 6 mesi, il Ministro Oscar Izquierdo, Console Generale dell’Ecuador, incontra tutti i giorni i propri connazionali, “Un dialogo che avviene ogni giorno con gli ecuadoriani che si recano presso la sede consolare, di Piazza Galeazzo Alessi 2/1. Oltre a questo, il console partecipa attivamente alle attività svolte dai propri concittadini, come gli eventi religiosi, calcistici e culturali”. Sono proficue anche le relazioni tra il capoluogo ligure e la Repubblica dell’Ecuador, rinnovate poco tempo fa, il 9 dicembre 2024, quando il Prefetto di Genova Cinzia Torraco ha ricevuto il Ministro degli Affari Esteri della Repubblica dell’Ecuador Gabriela Sommerfeld, in visita in occasione del rinnovo degli accordi tra Italia ed Ecuador in materia di patenti di guida. Insieme al Ministro erano presenti il Ministro Izquierdo e l’Ambasciatore dell’Ecuador in Italia. Durante il colloquio, sono stati sottolineati i buoni rapporti che intercorrono tra i due Paesi, nonché la positiva integrazione della comunità straniera, la più numerosa della città di Genova. Nella provincia di Genova, infatti, operano più di 1200 medie e piccole imprese, gestite da imprenditori ecuadoriani, la cui presenza sul territorio ha favorito il capillare inserimento della comunità al tessuto sociale ed economico. Il 13 gennaio, poi, Izquierdo, ha tenuto anche incontro con la Comunità di Sant’Egidio di Genova, confrontandosi col responsabile della Scuola di Lingua e Cultura Italiana in Centro Storico, Claudio Bagnasco, al fine di definire progetti e accordi specifici a favore della comunità ecuadoriana. 

Domenica 9 febbraio molti votanti si sposteranno verso il capoluogo e tra loro si conteranno molti levantini. Il Censimento permanente della popolazione in Liguria, divulgato a maggio 2024, riferito all’anno 2022, ha illustrato come ci siano molti cittadini stranieri in Liguria (provenienti da 166 Paesi del mondo): Albania e Romania (14,0% e 13,9%), ma anche dal Marocco (10,0%) e dall’Ecuador (9,5%). Secondo la classificazione statistica dei Comuni, tra quelli non capoluogo, spiccano per numerosità della popolazione: Sanremo, Rapallo e Chiavari. I residenti di cittadinanza ecuadoregna, albanese, domenicana, bengalese e peruviana presentano in Liguria la più alta concentrazione rispetto alle percentuali nazionali. Riguardo le schede a disposizione dei votanti, Torres informa che per le elezioni generali dell’Ecuador, per eleggere il binomio presidenziale (periodo 2025-2029), così come i 137 membri dell’Assemblea nazionale unicamerale, per l’estero, gli elettori riceveranno quattro schede elettorali principali, a seconda delle cariche da eleggere e della circoscrizione. “Queste sono: Presidenza e Vice – presidenza, per scegliere il presidente e il vicepresidente della Repubblica. Assembleisti Nazionali, per selezionare i rappresentanti nell’Assemblea Nazionale che rappresentano l’intero paese. Assembleisti dell’Estero, per votare i candidati che rappresentano la circoscrizione all’estero (ad esempio, America Latina e Caraibi, Europa, Asia, Oceania, ecc.). Quarta scheda: Assembleisti per il Parlamento Andino”. Nessun referendum in questa tornata. Si è già svolto nell’aprile 2024, insieme alla consulta popolare sulla sicurezza, votazioni che hanno segnato il trionfo per il presidente Noboa. All’epoca, secondo un conteggio del Cne, il leader conservatore ha ottenuto consensi, con una media del 65%, in 9 degli 11 quesiti, di cui 5 destinati a modificare la Costituzione. 

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