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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Trecento numeri da combattenti: la nostra battaglia per un giornalismo ‘slow’ ma sempre libero

Siamo a 98.500 visitatori, con 137mila sessioni e 175mila visualizzazioni. Ma, soprattutto, con una durata media di permanenza sul sito di oltre quattro minuti
La presentazione di Piazza Levante cinque anni fa
La presentazione di Piazza Levante cinque anni fa
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(r.p.l.) Premessa doverosa: questo non vuole essere un articolo celebrativo, non ce n’è alcun bisogno e non ve ne sarebbe neppure alcun senso. Però, è un articolo per raccontare chi siamo e quello che abbiamo fatto sino a qui.

Oggi, giovedì 14 dicembre 2023, ‘Piazza Levante’ taglia il traguardo dei trecento numeri: trecento settimane nelle quali abbiamo tenuto compagnia ai nostri sempre più numerosi lettori provando a fornire un giornalismo indipendente, un’informazione franca e lontana dai giochi della politica, una visione spesso controcorrente e per questo capace di far discutere e di animare il dibattito, oltre che di costare qualche mal di pancia a chi detiene il potere.

Questo però è il compito della libera stampa: informare senza condizionamenti, dare le chiavi di lettura, lasciare aperto il giudizio ma avendo mostrato tutti gli aspetti nel loro complesso. Trecento numeri da quella prima settimana nella quale il nostro editore, Antonio Gozzi, raccontava chi siamo, declinando quel principio dello slow journalism che tanto pareva impossibile ai più, nell’era dell’info-demia e del flusso incondizionato di notizie. E invece, a poco a poco, i numeri ci hanno dato ragione.

La scorsa primavera, anche con il grande convegno organizzato a Chiavari, abbiamo festeggiato il nostro quinto anno di vita. Ora festeggiamo la cifra tonda e, entro la fine dell’anno, festeggeremo un altro numero che ci riempie di orgoglio: i centomila visitatori complessivi dall’inizio dell’anno. Una cifra che ci fa girare la testa, se pensiamo al fatto che non siamo sui social, e che i nostri lettori sono raggiunti o con la newsletter o perché accedono direttamente al nostro sito: un’altra scommessa ardita, ma pienamente vinta.

Siamo a 98.500 visitatori, con 137mila sessioni e 175mila visualizzazioni. Ma, soprattutto, con una durata media di permanenza sul sito di oltre quattro minuti: il che significa che i nostri articoli vengono letti, e non ci si ferma solamente al titolo.

Quali sono stati i migliori? Quelli di maggior successo? Ci fa piacere presentarvi una classifica: l’editoriale sulla crisi dell’economia tedesca (16.590 lettori), la difesa del ministro Carlo Nordio sul tema delle intercettazioni (3298 lettori), l’articolo sul ragazzo non vedente maltrattato in spiaggia a Chiavari (2546 lettori); e ancora, il commiato a Silvio Berlusconi (1257 lettori), il video sul meteorologo ignorante Gianfranco Saffioti (1158 visualizzazioni), il crollo del ‘fortino rosso’ a Sestri Levante (1350 lettori). In tema di video, come non citare l’exploit di Annalisa Burzio, capitano dei Carabinieri di Chiavari, con 48mila visualizzazioni. E poi, tante storie dall’entroterra, dal Golfo Paradiso, dalla Genova spesso ‘matrigna’, dal mondo della scuola e delle startup.

E le battaglie: tante, tutte combattute allo strenuo, alcune di successo e altre ancora in corso. ‘Piazza Levante’ è fiera del lavoro svolto: sul tema della mancata cementificazione di via Trieste (siamo stati i primi a tirar fuori il progetto delle palazzine di sette piani), sul tema del mancato ampliamento del Torriglia (anche qui abbiamo tirato fuori tutte le carte), sul tema della folle costruzione della Diga Perfigli a Lavagna (forse siamo vicini a un blocco delle operazioni), sul tema del depuratore di vallata alla Colmata di Chiavari. Un terreno, quest’ultimo, sul quale c’è ancora moltissimo da lavorare, ma certo ogni settimana che passa l’opinione pubblica ha sempre più chiari i contorni inquietanti di questo progetto e di questa assurda vicenda.

Grazie anche, per l’appunto, alla libera stampa. Se fosse stato solo per l’informazione ‘di regime’, tanto non sarebbe filtrato, altrettanto sarebbe passato senza che nessuno se ne accorgesse, altro ancora sarebbe stato mantenuto all’oscuro. E invece, assumere determinate posizioni e prendere determinate direzioni ci ha fatto guadagnare autorevolezza e, di più, ci ha fatto prendere ulteriore consapevolezza che siamo sulla strada giusta e che se trecento numeri sono un bel traguardo, altrettanti (e anche di più) ci attendono, per dare il nostro contributo alla libertà di pensiero, al pluralismo dell’informazione e alla democrazia. Grazie a tutte e a tutti per essere sempre con noi. Siamo a trecento numeri ma siamo molte e molti di più, quando parliamo di lettori. Quando parliamo di idee.

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