Su e giù per un monte che è uno spicchio di paradiso. Non è esagerato definire tale il rilievo che delimita il Golfo Tigullio e che custodisce sulle sue balze un tesoro di natura e armonia che va protetto in ogni modo, persino con un Trail che si snoda tra sentieri del Parco di Portofino. È un cimento per gente esperta, con un’altimetria e una modulazione dei terreni per niente semplici, opportunamente prevede diverse gradazioni di difficoltà consentendo alle migliaia di partecipanti di ritagliarsi un itinerario a misura delle proprie capacità.
Per i pignoli è una gara di Trail Running, una corsa a piedi che si svolge in ambiente naturale, generalmente su sentieri, non importa se in montagna, deserto, bosco, pianura o collina, con tratti pavimentati o di asfalto limitati che al massimo, e in ogni caso, non devono eccedere il 20% del totale della lunghezza del percorso.
Il Portofino Trial è in programma il prossimo 8 dicembre e viene organizzato dall’Atletica Due Perle, il club presieduto da Nicola Fenelli, decano e figura di riferimento del podismo ligure, entusiasta della sua creatura che si appresta a festeggiare l’ottavo compleanno. “Non si potrebbe pensare a un avvenimento meno invasivo e più propedeutico alla conoscenza del territorio. Un modo intelligente per fare sport e allo stesso tempo prendere consapevolezza delle meraviglie del Parco. ‘La parola alla Natura’, sarà il motto della gara, una scoperta podistica di un ambiente favoloso”.
Ha più che ragione. Per la salvaguardia della riserva naturale servono anche eventi come quello che andrà in scena nel giorno dell’Immacolata. Per chi non se la sente di lanciarsi nel saliscendi mozzafiato attraverso uno dei promontori più conosciuti al mondo, Nicola Fenelli offre un giro virtuale: “Per l’ottava edizione proponiamo tre itinerari: uno breve, di 12 km, per i ‘veloci’, uno medio, con meno picchi e meno sterrato, di 18 km, per i non professionisti, uno di oltre 20 km di nuovo per agonisti. Partenza e arrivo da Villa Durazzo a Santa Margherita, un po’ di asfalto per arrivare a Nozarego, da lì si va per sentieri, sino a località Pietre Strette, si scollina e si va giù dal versante di Camogli, per non farsi mancare niente è previsto anche un giro in spiaggia a San Fruttuoso, poi di nuovo su a Pietre Strette, giù a Nozarego e gran finale a Santa, da dove si era partiti”.
Sabato 12 ottobre gli organizzatori hanno deciso e misurato i percorsi. Sono già partite le iscrizioni. Si possono avere informazioni andando sui siti www.mezzadelledueperle.it, www.traildiportofino.it o telefonando al 339 2886472.
Potrebbe esserci un boom di partecipazioni, com’è evidente, molto dipenderà dalle condizioni atmosferiche: “Scegliendo di mettere a calendario ogni anno la competizione in questo periodo, eravamo consapevoli di rischiare sotto questo aspetto. Negli anni scorsi siamo incappati in un paio di allerte. Se il cielo ci assiste, speriamo di ripetere il nostro miglior exploit, 1600 partecipanti”. Un numero che dice quanto è attesa questa sfida, che piace ai runners della domenica e che attira i fachiri del trail estremo. Per non parlare dei big, i ‘prima categoria’ nazionali.
“Il Trail di Portofino ha avuto una storia agonistica importante, con presenze di campioni europei di corsa in montagna come i gemelli Dematteis, l’azzurra Alice Gaggi, gli specialisti liguri Davide Cavalletti ed Enrico Deferrari. Tra gli oltre 300 che si sono già iscritti, troviamo anche una top list azzurra, l’emiliana Giulia Botti, campionessa italiana di Trail Lungo nel 2015, trionfatrice in classiche appenniniche come il Golfo dei poeti (2018), l’Ultra Trail del Cinghiale nell’entroterra di Firenze, il Cima Tauffi Trail di Fanano di Modena e, in Liguria, il Val Maremola. Giulia, classe 1980, ha alle spalle una storia da film. Fortissima anche nello scialpinismo, nel 2009, fu terza nel Trofeo Mezzalama, la gara più importante del genere in Italia, è stata capace di tornare alle corse dopo aver superato un tremendo incidente: cadde da un sentiero di montagna e rimase in coma per qualche ora. Perfettamente ristabilita, è tornata alle gare con maggior convinzione di prima. Una campionessa e una guerriera che merita solo ammirazione, chi la incontrerà domenica 8 dicembre le stringa le mano”.
Un unico appunto sulla gara che gode del patrocinio, oltre che dell’Ente Parco, dei comuni di Camogli, Santa Margherita e Portofino. Sarebbe errato pensare che sia la trasposizione moderna della corsa campestre. Per una volta i dilaganti anglismi hanno una loro ragione di essere. Tradurre con corsa sui sentieri non sarebbe pienamente soddisfacente. Trail per un anglosassone è qualcosa di più, è una pista, una traccia, se volete anche metaforica, che si segue o si insegue, dipende dalla quantità di fiato e determinazione che uno possiede.
(d.s.)
IL PERCORSO SULLA MAPPA