di DANILO SANGUINETI
Il senso di angoscia è arduo da rendere con una sola immagine. Una tela totalmente bianca che si para davanti a un artista in crisi di ispirazione è rappresentazione efficace quando inflazionata dell’horror vacui. Altro discorso se la tela è blu. Quantomeno si rimane più spiazzati che desolati.
Appare un possibile supporto per un volo di fantasia, dagli eterei cieli dei Fauve al raziocinante blu di Prussia del Blaue Reiter, il cavaliere azzurro che galoppò sul sentiero principale dell’arte novecentesca.
A Sestri Levante, in via Asilo Maria Teresa 20 abbiamo dei tardi epigoni di questi movimenti? Forse no perché la visione che ha il negozio di materiale per disegno e creare arte è molto più ampia. Copre l’intero spettro delle declinazioni estetiche possibili al giorno d’oggi. Un centro di ritrovo per artisti sia sbocciati che ancora in potenza che vogliono tramutare il bisogno di esprimersi in atto concreto. ‘TelaBlu’ è gestita da due alieni, due venuti da oltre Appennino. Non è purtroppo una sorpresa che un’idea originale, un tentativo di uscire da logori schemi commerciali, nasca e prosperi grazie a ‘foresti’.
Sorride Elena Scandolara, voce narrante del duo titolare, completato dal compagno Aldo Sinnone che integra la vivace gentilezza e l’estrosa mentalità imprenditoriale dell’una con la sua pensosa cordialità e fertile conoscenza della materia trattata. Potrebbe prendere per buone le astruse interpretazioni dell’interrogante invece va dritta alla spiegazione semplice quanto efficace della scelta: “TelaBlu perché per me e Aldo che veniamo dalla Lombardia venire qui ha significato soprattutto entrare in contatto con il mare, questo magnifico ‘spiazzo’ di acqua che abbraccia Sestri da ogni lato della sua penisola. Il negozio sorge a poche decine di metri dalla battigia, pensare al blu sempre cangiante e sempre meraviglioso della distesa marina era per noi la cosa più logica del mondo”.
Dovrebbe esserlo anche per i nativi, che spesso si dimenticano della ricchezza toccata loro in sorte. La strada che il duo Scandolara-Sinnone ha percorso per fermarsi in riva al Mediterraneo ha avuto tante svolte, vite tracciate senza ricorrere al Gps della tranquillità, anzi rifiutando costantemente di restare nella comfort zone della banalità.
Elena riassume cinque decenni di esistenza sicuramente fuori dagli schemi: “Ci siamo conosciuti all’università, a Milano. La mia famiglia è legata all’arte: mio padre e mio nonno dipingevano e disegnavano. Dopo essermi laureata alla Statale di Milano in Scienze e tecnologie alimentari, nel 1992 iniziai a lavorare nel settore delle acque minerali, in un’azienda ora del gruppo Nestlé Waters, come responsabile del laboratorio di packaging e microbiologico e poi del settore Assicurazione di Qualità. Nel 2009 entrai in Norda (ora nel gruppo Acque Minerali d’Italia con Sangemini e Gaudianello) con l’incarico di Manager Quality Assurance. Seguendo la produzione nei diversi stabilimenti in Italia andai a risiedere a Tarsogno, sede di uno stabilimento Norda. E non mi sono più mossa, conquistata dalle bellezze delle colline e della riviera di Levante”.
Con Aldo sempre a fianco. “Anche Aldo fa parte di un’importante famiglia di artisti, dal tenore Aldo senior alla soprano Ileana. Dopo aver frequentato i corsi universitari di Economia Politica, ha lavorato in una libreria di Bergamo. Per quasi 20 anni è rimasto lì poi ha deciso di trasferirsi con me a Tarsogno”.
Iniziato a frequentare insieme Sestri Levante e il Tigullio. A 55 anni non hanno timore a re-inventarsi, a prendere un’altra strada, apparentemente slegata dalle loro precedenti esistenze. “Circa quattro anni fa ritenemmo che c’era spazio per un progetto – negozio ci pare un po’ riduttivo per quello che abbiamo in mente – sulla promozione dell’arte e della creatività”.
Elena, come ogni buon manager che si rispetti, vuole una applicazione scientifica della propria creatività. “Individuammo la sede, tra le principali vie commerciali, il carrugio con le botteghe caratteristiche e la passeggiata, nel centro cittadino e allo stesso tempo in un luogo abbastanza appartato in via Asilo Maria Teresa. Il via al progetto TelaBlu nel novembre del 2018. Lo abbiamo realizzato in tempi rapidi: l’inaugurazione del punto vendita e dei corsi è di luglio 2019”.
Appena in tempo, verrebbe da dire. “Beh, quanto accaduto negli ultimi due anni ha reso solo le cose un attimo più complicate, non ci ha certo fermato”, taglia corto Elena. Nessun lamento al cielo, la mentalità pratica dei ‘lumbard’ a volte aiuta. Appena si entra nei locali, progettati e inizialmente arredati secondi i principi dell’architettura Feng Shui, si percepisce che alla base c’è una visione chiara, rigorosa e allo stesso tempo accattivante di cosa e come si voglia proporre.
Oggi c’è meno Feng Shui e più visibilità. Grazie a continui ritocchi e implementazioni il negozio ha la capacità unica di mettere in mostra l’intero campionario vendita (acquerelli, carte, acrilici inchiostri, matite, olii) senza dover ricorrere a scaffali o armadi chiusi. “Abbiamo cercato di essere originali. Prima di tutto. Sapendo che una simile ‘bottega’ non aveva in pratica rivali, non mi risulta niente del genere tra Genova e Sarzana, era quasi un dovere essere brillanti”.
La somma deriva dall’unione di due persone in sintonia e dinamiche, che legano le loro capacità manageriali a un’etica non formale ma concreta. “L’idea base è quella di sviluppare una ‘infrastruttura per l’arte’ nel Tigullio, uno strumento di crescita sociale, un luogo dove trovare i migliori prodotti e i mezzi didattici per affinare conoscenze e tecnica. In prima battuta TelaBlu è un punto vendita di articoli per le Belle Arti e il Disegno. Ma non solo. La sede è a Sestri Levante, e l’area in cui opera comprende tutto il Tigullio e i comuni della Riviera di Levante incluso l’entroterra”.
Un magazzino di prodotti ampio e professionale, al suo fianco non dietro o davanti tutto quanto occorre per la realizzazione di un centro culturale e didattico aperto alle collaborazioni. “Mi piace dire che qui si trovano i migliori articoli e marche presenti sul mercato e anche prodotti che si indirizzano a un pubblico meno esigente. Poi, con i corsi proposti con cadenza regolare, stimoliamo la sperimentazione e la creatività, provando a generare gioia e felicità in adulti e bambini di ogni età e livello di conoscenza istintiva o didattica. Abbiamo pacchetti speciali per scuole e studi tecnici”.
I corsi e i seminari sono multidisciplinari e multiverso perché adatti a diversi ambiti, dai bambini agli artisti, passando per professionisti, anziani, maestri e discepoli. E…tutti gli altri. “Agli ‘individui’ che vogliono sperimentare ed affacciarsi a questo mondo di espressione artistica. E per le organizzazioni o associazioni che vogliono interagire in modo innovativo e creativo per il benessere delle persone con le quali sono in contatto”.
Le ondate pandemiche si frangono contro lo scoglio TelaBlu. “Grazie al fatto che i nostri locali sono isolabili, abbiamo continuato ad accogliere i clienti ed ospitare i corsi, con 4-5 persone per evento. Per esempio il 7 gennaio abbiamo avuto Mattia Bonora, calligrafo e lettering artist, ossia un artista che fa della bella, nel pieno senso dell’aggettivo, scrittura la sua forma espressiva, che ha tenuto una lezione di Calligrafia”. E si procederà senza esitazioni per l’intero 2022. “Siamo sommersi di richieste. Io e Aldo a quasi 60 anni (58 per la precisione) siamo elettrizzati come giovincelli”.
Il progetto di vita funziona. Ed è una fortuna per il Levante che sia così perché di proposte simili c’è un disperato bisogno proprio qui e proprio adesso. La grande, ma anche la media e pure la minuscola bellezza possono salvare se non il mondo, almeno discrete frazioni di esso. Posso vivere senza il poke o il sashimi, senza i vestiti dell’ultimo stilista impazzito sulla rotta Parigi-Milano non senza un quadro di Kandinskij e, perché no, una canzone di Modugno (due che di blu se ne intendevano).