di ALBERTO BRUZZONE
La parola è inglese, safety. Ma il significato è assolutamente italiano e, soprattutto, estremamente attuale e pratico. Sicurezza sui posti di lavoro, anche alla luce dell’emergenza Coronavirus e della necessità di riavviare le attività produttive seguendo tutti i protocolli di distanziamento sociale e di protezione individuale.
Il bello è scoprire che in prima linea in quest’attività preziosissima – perché le imprese, sia grandi che piccole che medie, devono ripartire, in quanto tessuto non solo economico, ma anche sociale di tutto il Paese – c’è anche una Pmi innovativa di Genova, che si è sempre occupata del tema, sin da quando è partita come startup diversi anni fa e che, negli ultimi tempi, ha dato una notevole accelerata, in tema di riconversione e di gestione della cosiddetta Fase 2.
La realtà, composta da quattro soci, un dipendente e cinque collaboratori esterni, si chiama Smart Track e ha sede nel capoluogo ligure, precisamente nella zona di Campi. È una perfetta testimonianza di come ingegno, spirito imprenditoriale ed eccellenza tecnologica (temi molto cari a ‘Piazza Levante’ e anche all’incubatore di startup Wylab che ci ospita presso la sua sede di Chiavari) siano il pane quotidiano per affrontare le difficoltà, per uscirne più forti e attrezzati.
Tecnicamente, Smart Track si occupa di progettazione di sistemi IoT (Internet of Things) per la salvaguardia del lavoratore 4.0 e ha lanciato un sistema per il contenimento dei contagi da Covid-19 per le industrie strategiche.
Saverio Pagano è uno dei fondatori, nonché il Ceo, della Pmi: “Si tratta – spiega – di un nuovo modulo della piattaforma IoT di Smart Track, basata su dispositivi indossabili individuali e sensori innovativi, in grado di tracciare in automatico e in modo anonimo i movimenti e le interazioni sociali dei lavoratori e di gestire in automatico emergenze, mappature ed evacuazioni, per minimizzare i tempi di intervento e salvare vite umane. In questi difficili momenti, la nostra priorità è stata sviluppare rapidamente nuovi sistemi e tecnologie a salvaguardia delle risorse operative dei comparti produttivi. Crediamo che il nuovo modulo possa fornire un concreto aiuto per una rapida e sicura ripresa economica post Covid-19”.
Le richieste giunte nelle scorse settimane sono state già moltissime. L’emergenza sanitaria è un’occasione, in chiave futura, di fare un prezioso upgrade anche in tema di sicurezza sul posto di lavoro.
Tema quanto mai contingente: “In un contesto industriale mondiale già compromesso da un incidente sul luogo di lavoro ogni quindici secondi, con un impatto sul Pil del 4% – aggiunge Fabrizio Cardinali, investitore e Csmo (responsabile vendite e marketing) di Smart Track – l’attuale emergenza pandemica rischia di rompere ancor più il già fragile equilibrio fra la necessità di mantenere la competitività del nostro Paese e la centralità della salvaguardia dei suoi lavoratori”.
In sostanza, il modulo denominato Smart Track 4 Covid, è un’estensione della piattaforma IoT ‘connected worker’, già attiva in rilevanti industrie italiane per la rapida gestione di eventi di emergenza in ambienti complessi come centrali termoelettriche, stabilimenti ed acciaierie.
“La nuova versione è stata sviluppata per fornire un concreto aiuto per contrastare la diffusione del Covid-19 e supportare la filiera produttiva per la ripresa delle attività, aumentando la sicurezza dei lavoratori, i veri artefici del successo delle aziende”.
Come funziona
Smart Track 4 Covid permette di evitare assembramenti, verificare utilizzo di dispositivi di protezione individuale di salvaguardia e verificare le distanze interpersonali in tempo reale. Può funzionare in modalità standalone (ovvero indipendente) oppure con inoltro delle informazioni georeferenziate alla piattaforma IoT di Smart Track ad utilizzo del personale autorizzato, per mapping & report post contagio, per una ricostruzione dettagliata dei contatti. Grazie al software e all’hardware di proprietà, inoltre, è possibile integrare alla soluzione telecamere termiche per il monitoraggio della temperatura corporea dei lavoratori e sensori contapersone per monitorare il numero di addetti nelle aree, limitare gli accessi ed evitare assembramenti.
Le tre soluzioni
La soluzione, completa Saverio Pagano, “è disponibile in tre differenti livelli. Il primo livello è una la soluzione standalone nella quale sono presenti esclusivamente i dispositivi ‘WeTAG’ di Smart Track, indossabili al collo o alla cintura tramite apposito supporto, per verificare le distanze interpersonali ed eventuale uso di Dpi di salvaguardia con segnalazione sonora/vibrazione direttamente al lavoratore. Il secondo livello integra invece la soluzione inoltrando gli allarmi ‘assembramento’ o ‘distanza troppo ravvicinata’, o ‘mancanza di Dpi di salvaguardia’ sulla piattaforma IoT di Smart Track mapping & report post contagio per personale autorizzato. Il terzo livello, infine, estende la tutela dei lavoratori oltre l’emergenza contingente: la soluzione prevede l’installazione di sensori di impianto che funzionano come ‘satelliti indoor’ per geolocalizzare eventi di emergenza, come uomo a terra, mancanza di DpiI, accesso ad aree vietate, ed in grado di gestire in automatico i piani di evacuazione aziendali per minimizzare i tempi di intervento e salvare più vite umane. Noi siamo convinti che la quarta sfida sociale delle rivoluzioni industriali sia proprio questa: ovvero la sfida legata alla safety”.
Un’avventura completamente genovese
Smart Track, realtà genovese doc, è nata alla fine del 2014 con il trasferimento tecnologico delle attività di ricerca eseguite da Saverio Pagano e Simone Peirani, entrambi classe ’87, sotto la supervisione scientifica del professor Maurizio Valle, docente associato del dipartimento DITEN dell’Università degli Studi di Genova. Dopo le prime vittorie delle Business Plan Competition SmartCup Liguria (promossa da Filse, finanziaria dello Sviluppo Economico di Regione Liguria) e Fondazione R & I, è stato possibile migliorare la value proposition e il business plan, attirando l’attenzione di numerosi investitori.
Nel 2017, Fabrizio Cardinali ha creduto fortemente nel team di Smart Track e nel valore che le soluzioni potevano portare nel settore industry investendo direttamente nella società. Smart Track ha ottenuto i più importanti riconoscimenti per le startup: è stata vincitrice assoluta dell’UnicreditStartLab prize di Unicredit e dell’Iren Startup award nel 2018, vincitrice della call Open Innovation D2O – Digital to Operation di Terna e del premio Business meets Innovation di BOSCH nel 2019 e vincitrice assoluta del bando Digital X Factory di Ansaldo Energia per collaborare all’interno del primo Lighthouse Plant cofinanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Ora, la sfida forse più importante: la gestione del post-pandemia.