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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

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Il Manifesto dei Fasci Italiani, quello di Ventotene, i paragoni troppo azzardati e quell’Italia che perde spesso la memoria

È assai facile prendere un manifesto che annuncia idee pensate, discusse ed elaborate e messe nero su bianco in condizioni particolarissime e poi stravolgerne il senso

Perché il Mediterraneo allargato è il futuro dell’Italia. Riflessioni sul Piano Mattei

Il 2024 è stato l’anno della predisposizione dell’architettura giuridica e degli strumenti finanziari da parte di Cassa Depositi e Prestiti, SACE, SIMEST. Il 2025 deve essere l’anno della messa a terra delle molte iniziative progettate e nascenti

Il ruolo dell’Italia e i suoi interessi nazionali nel mondo che cambia

Combattere il pessimismo interessato di chi dice che l’Italia non ce la può fare

Una marcia dei 40.000 a Bruxelles per far capire all’Europa che se non si cambia l’industria muore

Oggi occorrerebbe far sentire alla politica e alla burocrazia guardiana comunitaria, che sempre di più, isolata nella torre di cristallo, sembra la vera padrona del vapore, la rabbia di tutti quelli che lavorano nelle imprese industriali e che si sentono totalmente abbandonati

I numeri spiegano perché Giorgetti è il Ministro delle Finanze dell’anno

L’Italia ha ancora bisogno di un Ministro dell’Economia e delle Finanze come Giancarlo Giorgetti, che con la sua serietà e sobrietà tenga la barra dritta ma contemporaneamente trovi il modo di dare una mano all’economia reale e alle imprese italiane

Annamaria Furlan sceglie i riformisti di Italia Viva: “È la realtà più vicina alle mie idee sul lavoro. Nessuno strappo con il Pd”

La senatrice ligure: "La legge sulla partecipazione dei lavoratori alla governance delle imprese andava appoggiata sino in fondo"

Parlerò finché avrò fiato in gola

In una fase così difficile come l’attuale, chiedere ai produttori di energia elettrica e ai “rinnovabilisti” di avere un po’ di spirito patriottico non mi pare una bestemmia

Caro energia: i grandi produttori, avendo guadagnato moltissimo negli ultimi anni, dovrebbero seriamente aiutare l’industria italiana a superare la crisi invece di fare polemiche

I nuovi schemi contrattuali sono possibili già da oggi. Anche Bruxelles si è accorta che se si va avanti per inerzia tutto il processo va a sbattere. Per questo sta pensando a nuove configurazioni del mercato

La nuova mostra di Felice Casorati al Palazzo Reale di Milano: un’occasione da non perdere

All’inizio del percorso i curatori ricordano questa frase di Casorati: “Vorrei poter arrestare il corso del pensiero e aprire al massimo gli occhi”

Riflessioni da Dubai sulle imprese famigliari

L’eredità, ossia il patrimonio lasciato dalle generazioni precedenti, viene raccolto e rivisitato in maniera completamente nuova dai giovani talenti, anche se la cultura e l’identità dell’impresa durano nel tempo

Continuare a parlare di “grave crisi” di uno dei sistemi industriali più forti del mondo è un inutile pessimismo intellettuale

Questa visione è da sempre molto diffusa tra opinionisti e commentatori, che vedono costantemente il bicchiere mezzo vuoto e che sono inflessibili critici nei confronti dell’economia italiana

Perché la sinistra post-comunista non riesce a fare i conti con Craxi? Essere riformisti significa avere cultura di governo

Quali sono le ragioni per le quali la sinistra italiana, o quello che resta di essa, non riesce neanche a parlare di Craxi, uomo di sinistra come riconoscono gli storici e tutti coloro che con molte pubblicazioni anche recenti si sono occupati di lui?