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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

europa

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Eppur si muove. Speranze di cambiamento grazie a un giovane commissario europeo all’industria

L’incontro con Séjourné è stato molto importante perché ascoltando il neo-Commissario abbiamo avuto la sensazione che l’aria in Europa potrebbe cambiare

Declassato lo ‘status’ del lupo, ma resta lontano l’abbattimento. Ecco com’è la situazione in Liguria

La novità entrerà in vigore tra tre mesi, a meno che almeno un terzo delle parti della Convenzione, il trattato internazionale del Consiglio d’Europa sulla conservazione della natura, non si opponga

Anche la sinistra finalmente torna ad occuparsi di industria? 11 domande ad Elly Schlein

Occuparsi di industria in maniera non astratta e non retorica significa entrare nel merito dei problemi e misurarsi con le contraddizioni e gli errori che sono stati compiuti dall’Europa negli ultimi vent’anni

A Parigi l’Italia industriale mostra la sua forza e impressiona tedeschi e francesi. Conseguenze e responsabilità

Anche per la profonda crisi in atto dell’economia e delle industrie tedesche e francesi, abbiamo un ruolo centrale e di traino e questo ruolo viene percepito come tale dagli altri partner europei

Perché anche in Italia c’è bisogno dell’energia nucleare

È ormai chiaro a tutti che le energie rinnovabili, in particolare fotovoltaico ed eolico, non bastano perché sole e vento sono intermittenti e non programmabili

L’industria italiana non vuole morire di sindrome cinese. Europa svegliati

L’intervento del presidente Antonio Gozzi all’assemblea confindustriale di Bergamo e Brescia davanti a oltre 1500 industriali

Donald Trump è nuovamente il presidente degli Usa

Ho detto e scritto più volte che probabilmente l’ultimo Presidente Usa con un po’ di sensibilità atlantica è stato Biden. A Trump il rapporto con l’Europa interessa poco o nulla

Proteggere l’industria europea? Ciò che il globalismo mercatista non comprende

Se non si interviene con forti misure di protezione, ad esempio per il comparto automobilistico e per altri settori dell’industria europea, questi sono destinati a sparire in pochi anni, con tutte le conseguenze economiche e sociali del caso

La politica estera e la collocazione internazionale dell’Italia saranno il discrimine delle coalizioni di governo?

I pacifisti della resa rifiutano sempre e comunque l’uso della forza e invocano genericamente e retoricamente iniziative diplomatiche dell’Europa e di un’Europa possibilmente sganciata dagli Usa

Nessuna discontinuità con l’era Timmermans. Deludente il programma della Von der Leyen. Essere propositivi con numeri e proposte razionali

Anche la proposta di un Industrial Clean Deal pare generica, non essendone noti i contenuti né soprattutto la copertura finanziaria

Se per i cittadini la difesa dell’industria europea non è una priorità si aprono prospettive di declino economico e sociale

Si fa una grande fatica in Italia, ma in Europa se possibile ancora di più, a far comprendere il valore dell’industria come architrave dello sviluppo economico e dell’inclusione sociale

Il Piano Mattei, una grande sfida e opportunità per l’Italia e le sue imprese

Il ruolo delle università italiane e in particolare delle grandi università delle città mediterranee: Genova, Napoli, Palermo e Bari sarà strategico. Progetti di collaborazione con Egitto, Tunisia, Algeria e Marocco devono essere al centro dell’azione dei nostri atenei