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Giovedì 23 ottobre 2025 - Numero 397

europa

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Bisogna dire chiaramente che il Green Deal europeo è stato un errore e va profondamente rivisto. Vi spieghiamo il perché

L'estremismo del Green Deal ha quasi ucciso l’industria di base da cui dipendono tutte le filiere manifatturiere a valle, senza alcun concreto risultato sul fronte della riduzione delle emissioni e della lotta al climate change

Il silenzio assordante dei pacifisti sui crimini di Putin in Ucraina e sulla sua determinazione a non fare la pace

Contro gli autocrati e i dittatori valgono solo i rapporti di forza e il presunto soft power europeo di cui qualcuno mena vanto in un mondo turbolento e caotico come quello attuale non serve a niente

Il governo britannico del laburista Starmer sviluppa con coraggio l’industria della carbon capture 

La sinistra continentale invece non riesce a liberarsi dell’estremismo del green deal

Contro il negazionismo delle buone cose l’Italia va. Una riflessione su se stessi per preparare il futuro

Quando il Governo Meloni si è insediato lo spread ha toccato una punta di 250 basis point per un’iniziale diffidenza dei mercati finanziari nei confronti del nuovo Governo. Pochi giorni fa lo spread ha raggiunto gli 80 basis point, un record storico. Ma non ne ha parlato quasi nessuno

Un approccio realistico e non retorico al futuro dell’Unione Europea

Se non si dà una svolta vera le opinioni pubbliche diverranno antieuropeiste con il rischio della rimessa in discussione anche delle grandi conquiste come mercato unico e moneta unica

Le cause del declino industriale europeo. Un dibattito che non decolla

Riconoscere gli errori fatti e rimettere l’industria al centro

Intelligenza artificiale e sue applicazioni alla manifattura italiana. Il problema del controllo proprietario della conoscenza e della sicurezza delle nostre imprese

Il ragionamento si inserisce in una riflessione più ampia sull’autonomia strategica e sulla sovranità tecnologica dell’Unione Europea

Lettera aperta a Elly Schlein: la battaglia per la sopravvivenza dell’industria europea, che gli estremismi del green deal stanno ammazzando, deve vedere protagonista il Pse

Per cambiare rotta rapidamente ci vuole l’unità delle grandi famiglie politiche europee: popolari, socialisti, liberal-democratici e conservatori, capaci insieme di fare politica alta imponendosi sulla tecnocrazia

I numeri impressionanti della domanda di energia nel mondo. L’Europa vuole aprire una riflessione strategica sul Green Deal?

Ma davvero si pensa che le strategie di difesa e di autonomia strategica indispensabili per consentire all’Europa di esistere siano compatibili con l’estremismo dell’era Timmermans e della tecnocrazia guardiana di Bruxelles?

Claudio Descalzi dice al ‘Financial Times’ che odia il mainstream: nel mio piccolo sono completamente d’accordo con lui

Ho più volte sostenuto che alla radice di tutto ciò c’è un peccato culturale, una grave distorsione cognitiva dell’Europa, che continua a ritenersi al di sopra di tutto e di tutti. È la sindrome che più volte ho definito ‘del primo della classe’

Sovranità digitale europea: sogno o realtà?

Si stanno moltiplicando le iniziative volte a ridurre la dipendenza dell’Europa e in prospettiva a garantirne la sovranità digitale assicurando un maggiore controllo sulle infrastrutture digitali essenziali e sulla protezione dei dati sensibili

L’Italia va!! Alla faccia dei pessimisti cronici e degli interessati profeti di sventure, parlano i numeri

Vorrei commentare per ‘Piazza Levante’ i risultati di un’analisi approfondita fatta dal Centro Studi di Confindustria i cui risultati ribaltano completamente la visione pessimistica dell’Italia e della sua economia