(r.p.l.) Lo si voglia o meno, i luoghi da cui veniamo ci plasmano, influiscono su di noi, sul nostro modo di essere, forgiano la nostra identità. Luiso Sturla, che a Chiavari è nato quasi 93 anni fa, la sua identità artistica l’ha sempre cercata fuori, in altre realtà e persino in altri mondi.
La vocazione ‘nomade’ di Sturla si manifesta già in età di liceo, quando decide, in netta controtendenza con le consuetudini del primo dopoguerra, di svegliarsi ogni giorno all’alba per raggiungere il Liceo Artistico a Genova, da cui faceva ritorno a pomeriggio inoltrato.
Nel ’53 si sposta a Milano, lontano dal fiume vicino a cui è cresciuto, dove l’idroscalo prova a sostituirsi al mare. La città sta vivendo un ‘nuovo rinascimento’. Dopo la guerra Milano si riaffacciava al mondo cercando di ritagliarsi un ruolo all’interno del sistema culturale mondiale. Su questo humus Sturla coltiva la sua arte, nella vivacità del capoluogo lombardo Sturla diventa Sturla.
Successivamente al trasferimento a Firenze, non solo il Tigullio ma tutta l’Italia inizia a stargli stretta. L’avanguardia del bel paese non gli basta più. Dopo aver attraversato l’Appennino, attraversa l’oceano per trasferirsi a New York.
Dopo più di 50 anni di auto-espatrio il ricongiungimento con la sua città, il ritorno nella casa di famiglia a pochi metri dall’Entella, fiume e squadra. Sturla a Chiavari si definisce ironicamente “in esilio”, ma il legame con la propria città natale va ben oltre il concetto di presenza fisica e un indirizzo sui documenti.
Venerdì 20 gennaio alle ore 17,30 presso la Galleria G.F. Grasso in piazza San Giovanni 3 a Chiavari verrà presentata l’opera che Luiso Sturla ha donato alla Società Economica di Chiavari. Un omaggio alla sua città, segno della profonda connessione del maestro alla sua terra natia.
“Siamo onorati che il maestro abbia deciso di donarci una sua tela. La sua opera ha da tempo travalicato i confini della terra d’origine, affermandosi a livello nazionale come una delle più significative della nostra epoca. Questo atto non fa altro che sottolineare per l’ennesima volta il grande e costante legame tra l’autore, il suo territorio e la comunità chiavarese e il sentimento di amicizia con la nostra associazione”, commenta il presidente della Società Economica, Francesco Bruzzo.
L’opera verrà presentata venerdì 20 gennaio e rimarrà in esposizione presso la Galleria della Società Economica sabato 21 e domenica 22 gennaio dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.