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Giovedì 11 dicembre 2025 - Numero 404

Stranezze chiavaresi: il caso del bando per lo stadio ‘Comunale’ andato deserto

Il nostro lettore Lanata: “Purtroppo oggi si ragiona solo per interessi politici di parte, e così i cittadini onesti si trovano spiazzati”
Lo stadio comunale di via Gastaldi a Chiavari
Lo stadio comunale di via Gastaldi a Chiavari
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Dal nostro lettore Pino Lanata riceviamo e volentieri pubblichiamo questo intervento.

Guerra aperta fra l’Amministrazione comunale di Chiavari e la Virtus Entella di Antonio Gozzi.

Non sono certamente un ‘ultras’, ma da sempre appassionato della storia dell’Entella Calcio; fra i fondatori del 1914 c’era mio nonno Pippo Lanata.

Oggi mi sembra strano, molto strano, che l’Amministrazione comunale proprietaria dello stadio di via Gastaldi, con un bilancio sano al massimo, con favolose entrate da Imu, parcheggi e Porto Turistico, che può spendere montagne di soldi anche per assurde piste ciclabili, abbia bisogno di assicurarsi 5000 euro al mese per tre anni. Se non ricordo male 60000 euro all’anno sono circa la metà dello stipendio lordo annuale di uno solo dei dirigenti comunali di massimo livello (mi sembra che ce ne siano diversi per un costo annuale di circa un milione di euro!).

Secondo la mia modestissima opinione, con tali condizioni finanziarie, è l’Amministrazione comunale che dovrebbe dare un contributo a chi si impegna a gestire lo stadio, considerato anche che è un impianto per sole attività sportive. Mi sembra che non sia proprio utilizzato per redditizi concerti musicali, molto di moda altrove.

Purtroppo oggi si ragiona solo per interessi politici di parte, e così i cittadini onesti e non impegnati si trovano spiazzati, non comprendono certe scelte e così abbandonano, non vanno più a votare. E sperano di non dover andare a Cremona per vedere giocare l’Entella!

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