(r.p.l.) Il 17 febbraio del 1912, al Caffè Faraglia in piazza Venezia a Roma, 14 giornalisti provenienti da 6 paesi fondavano l’Associazione Stampa Estera in Italia. 110 anni dopo, l’Associazione conta oltre 600 iscritti ed è, ad oggi, la più grande organizzazione di corrispondenti esteri nel mondo.
L’Associazione – oltre a giocare un ruolo molto rilevante dal punto di vista del networking professionale per i giornalisti provenienti da più di 50 paesi – è da sempre molto attiva nell’organizzazione di premi, eventi e iniziative di interesse generale: dallo storico premio cinematografico ‘Il Globo d’Oro’, al premio del Gusto, ai riconoscimenti per gli atleti italiani più meritevoli dell’anno, fino alla cena dei corrispondenti con il Presidente del Consiglio in carica – ispirata a uno storico rituale della politica americana – di cui probabilmente ricorderete la performance ironica del Presidente Draghi con la barzelletta sul cuore dei banchieri.
Proprio nell’ambito di uno dei tanti eventi in cui l’Associazione Stampa Estera è stata protagonista attiva – il primo G20 dedicato all’Empowerment Femminile – è nato un rapporto istituzionale con il Comune di Santa Margherita Ligure. Da questo contatto nasce l’idea dell’amministrazione comunale di istituire un Premio Giornalistico Internazionale la cui ‘edizione zero’ andrà in scena sabato 15 e domenica 16 ottobre e di cui ‘Piazza Levante’ sarà media partner.
“Un altro seme che abbiamo piantato sta germogliando. Ogni relazione che si stabilisce attraverso un evento o un progetto viene messa a sistema facendo in modo che ciò che avviene in città non siano episodi sporadici ma qualcosa di più da poter inserire, in un percorso, nella nostra cultura e nelle nostre tradizioni”, ha commentato il sindaco di Santa Margherita Ligure, Paolo Donadoni.
Questa edizione ‘pilota’ sarà proprio propedeutica a gettare le basi per rendere questo premio un appuntamento fisso. Grazie a una serie di incontri e dibattiti aperti al pubblico, i giornalisti della Stampa Estera in Italia racconteranno il proprio lavoro da corrispondenti.
Abbiamo anticipato alcuni temi con Patricia Mayorga, corrispondente in Italia del quotidiano cileno ‘El Mercurio’. Nell’epoca in cui tutti possono connettersi con il mondo da un cellulare, la figura del corrispondente può quasi sembrare anacronistica, superflua… “Io penso sia esattamente il contrario. Proprio questa rapidità nello scambio delle informazioni può innescare meccanismi più disinformativi che informativi, noto molte volte un approccio superficiale. Il corrispondente ha invece il compito di approfondire, non di inseguire la notizia ma di scavarne in profondità”.
Per la sua esperienza, un giornalista estero, essendo al di fuori di determinate dinamiche, ha un approccio più imparziale e ‘genuino’? Esiste un giornalismo obiettivo? “L’obiettività è un’utopia a cui non credo. Credo più nell’onestà del giornalista. Se scrivo per un giornale progressista o per uno conservatore avrò un differente approccio a una determinata notizia, è inevitabile. Non esiste una sola verità. Per quanto riguarda l’imparzialità penso di sì. Si è inevitabilmente meno coinvolti con il potere. È importante però avere sempre uno sguardo a 360 gradi, attingere a più fonti, entrare nella complessità di un paese e non lasciarsi incantare dalle risposte facili”.
Oltre a Patricia Mayorga, nella due giorni sammargheritese interverranno Esma Cakir, presidente dell’Associazione Stampa Estera – corrispondente di All News Ntv Turchia; Albana Kepi, Ora News – Albania; Tetsuro Akanegakubo, The Shakai Shimpo – Giappone; Ejaz Ahmad, Tehqiq Nama – Pakistan; Maarten Lulof van Aalderen, De Telegraaf – Olanda.
Appuntamento con i dibattiti sabato 15 ottobre nei locali di Spazio Aperto di via dell’Arco dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 18. Domenica 16 ottobre, alle 9,30 a Villa Durazzo, confronto pubblico con la Presidente della Stampa Estera in Italia Esma Cakir.