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Giovedì 11 dicembre 2025 - Numero 404

La Sammargheritese si batte per un posto al sole in Promozione e non muta la sua costante attenzione verso le categorie giovanili

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di DANILO SANGUINETI

Che ad insegnare calcio ai più piccoli fossero fino a pochi decenni, in alcuni casi di retroguardia, anni, i più anziani tra gli istruttori a disposizione di un settore giovanile era pessima quanto consolidata usanza. Per fortuna con il progredire degli studi sull’educazione sportiva anche nel mondo piuttosto conservatore del football si è compreso come sia proprio con i più piccoli che vanno adottate le tecniche più avanzate di preparazione motoria e apprendimento tecnico.

‘Largo ai giovani’ è il motto che contraddistingue le scuole calcio più aggiornate e attente alle novità. Tra queste si deve inserire senza perplessità alcuna quella della Sammargheritese 1903. Nel corso della sua ormai ultracentenaria storia molte cose sono cambiate. Basti pensare a cosa era il club con Gianni Fossati come presidente e Alfredo Schimmenti direttore sportivo ed Elvio Fontana mister della prima squadra che si difese persino in serie D tra gli anni Ottanta e Novanta.

Oggi la prima squadra si batte per un posto al sole tra le formazioni di Promozione. Quello che non muta è la sua costante attenzione alle categorie giovanili. Una costante che negli ultimi anni è stata incrementata grazie all’ingresso di tecnici e dirigenti ‘freschi’ di diploma, molti ex giocatori che mentre finivano l’attività agonistica studiavano contemporaneamente per diventare istruttori qualificati. Una sferzata di energia che ha avuto effetti quasi immediati.

La prima spinta è stata impressa dalla nomina di Alessandro Giacobbe, che in arancione ha passato gran parte della sua carriera di attaccante e sicuramente i momenti più belli, a responsabile del settore tecnico della società. Oltre a guidare la prima squadra ha chiamato attorno a sé elementi con i quali aveva diviso avventure sui rettangoli erbosi di mezza Liguria. Tra di essi Gabriel Gaetani che con Valerio Costa guida il settore giovanile.

Gaetani, figlio di un dirigente storico del club, oltre al pedigree arancione al 100% è preparato ed entusiasta. “Assieme ad Ale (Giacobbe), Valerio e gli allenatori delle varie Leve (copriamo l’intero arco delle categorie approvate dalla Figc e già questo è un risultato notevole…) proviamo a fare ogni anno un piccolo passo in avanti. Intanto ci siamo assicurati la collaborazione di mister preparati come Luca Cavallo al quale sono stati affidati i 2006 e di mister Umberto Voci che dirige la Juniores. E poi abbiamo lanciato diverse campagne di ‘reclutamento’ per rimpolpare i ranghi”.

Si potrebbe quasi dire che in casa Samm sia ribaltato il consueto rapporto di energie e risorse dedicate allo sviluppo delle squadre, con la formazione di Promozione che marcia al traino di quelle del vivaio alle quali la società dedica la massima attenzione. “Siamo contenti di come stanno andando le cose ma siamo anche convinti di poter fare ancora meglio. Puntiamo molto sul miglioramento delle strutture: aspettiamo con ansia i lavori di rifacimento del manto erboso in sintetico del Broccardi, la nostra casa che abbiamo in gestione dal Comune. Va detto che dopo 19 anni di onorata attività il terreno in erba artificiale della Limonta ha superato ogni più rosea aspettativa. Pensiamo che con un fondo di nuova generazione, posato in due o tre mesi al massimo, sperando che i lavori partano come preventivato a fine dell’attività agonistica in corso, si possa arrivare a settembre con un campo sul quale allenarsi e giocare sarà un vero piacere”.

Nel frattempo quelli della Sammargheritese, affiliati alla Genoa Soccer Academy, non restano con… i piedi a riposo. “In questo momento sommando le 4 categorie Under (2006-2009) e la Juniores abbiamo circa 80 tesserati. Nella scuola calcio vera e propria, ossia nelle leve 2010 e seguenti sono circa 90 i ragazzini che abbiamo in carica. Sono numeri importanti, quasi miracolosi, se consideriamo che stiamo parlando di Santa Margherita e che possiamo contare solo su atleti della città, al massimo di Rapallo e Portofino, essendo molto difficile che un ragazzino di Recco o Camogli, o di Lavagna e Chiavari, venga ad allenarsi tre o quattro volte alla settimana al Broccardi”. Solo l’orografia può deludere, l’entusiasmo non può venire meno.

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