di ROSA CAPPATO
A Recco boom di presenze per la mostra di Carlo Guglieri. Inaugurata martedì 5 novembre e aperta sino a domenica 17, in Sala Polivalente ‘Franco Lavoratori’, l’esposizione ‘Saluti da Recco – La via Provinciale’, è gettonatissima. Raccoglie una selezione di cartoline e fotografie antiche, datate dal 1902 al 1938: ville, palazzi nobiliari, negozi e trattorie, oltre a momenti sportivi e aspetti dell’evoluzione urbanistica di Recco.
Si tratta di un vero e proprio spaccato di vita dell’epoca, il racconto della storia e della crescita della città. In questi pezzi unici, in mostra solo 82, c’è tutta la passione di Guglieri, volto conosciutissimo a Recco anche perché portavoce Comitato dei Quartieri. Mette in evidenza antichi scorci che vanno dal confine di Sori, fino alla curva del Parco della Rimembranza.
In dettaglio l’esposizione si concentra sulla via Aurelia, seguendo il percorso intrapreso dai turisti dei primi del ‘900. Era l’itinerario che da Genova consentiva di dirigersi verso Portofino Kulm, passando per Polanesi e Mulinetti, raggiungendo il centro di Recco attraverso il Ponte di San Nicola e proseguiva verso Ruta di Camogli dopo il famoso ‘voltino’, caratteristica porta di uscita del paese prima della guerra.
Ma da dove nasce questo impegno?: “Ho sempre avuto passione per le cartoline – racconta il collezionista – e amavo ascoltare i racconti dei miei nonni, di mio papà e degli zii, sui loro luoghi d’infanzia, quella Recco antica che volevo ritrovare in queste immagini”. L’ampia raccolta, che tocca il numero di 1500 cartoline, è iniziata 15 anni fa in occasione di una ricerca di preparazione alla festa per Nostra Signora del Suffragio: “Facendo una ricerca sul Santuario ho trovato una vecchia cartolina che ben illustrava l’epoca storica di mio interesse. Da lì è partito tutto”.
Oggi Guglieri trova le cartoline ovunque, perfino online, ma anche sui mercatini, presso amici e conoscenti: alcune recuperate sono state salvate dai bombardamenti. Nella ricca raccolta, pezzi rari provengono dal Sudamerica, per via dei migranti, altre arrivano dal Nord America e in generale da tutta Europa, perché Recco era soprattutto una ricercata e ambita meta turistica. Pochi sanno che la cartolina, nei primi del novecento era un bene di lusso: “Molti turisti in vacanza spedivano le cartoline a casa e ai conoscenti – spiega il recchelino – ma parecchie persone le volevano personalizzate, realizzate dal fotografo del luogo e così diverse famiglie spedivano questi ritratti, a numero ridotto, ad amici e parenti, per mostrare dove avevano trascorso le loro vacanze, pezzi unici di vita privata dei turisti dell’epoca, un po’ come oggi si mandano le foto tramite WhatsApp”.
Guglieri è alla quarta mostra di cartoline storiche di Recco, una passione condivisa volentieri con i concittadini poiché in casa non ha una ‘sala delle cartoline’, ma un raccoglitori in cui sono custodite, divise per aree e zone tematiche: “Qualche volta le porto in giro in occasioni particolari, su richiesta degli amici, ma l’unico che le guardava spesso era era mio padre: lì ritrovava la sua giovinezza, prima dei bombardamenti”.
La prima mostra di cartoline è stata allestita nel 2019, in ricordo del bombardamento di Recco e riguardava la città, con immagini colorate, ‘Recco a colori’. Nel 2020 invece la pandemia ne ha impedito l’allestimento, ma nel 2021 ecco la mostra: ‘L’eleganza sulla spiaggia’. L’anno successivo c’è stata una sospensione poiché è mancata la mamma di Guglieri, ma era già pronta ‘Le chiese della città’. “Lo scorso anno l’80º dai bombardamenti di Recco ho preparato una mostra sulla storia del ponte della ferrovia.
Quest’anno invece: ‘Saluti da Recco – La via Provinciale’ racconta come lungo questa strada si può davvero capire cosa vedeva il turista arrivando a Recco. Ne ho messo 82 su 100”. È un percorso che cattura e sembra proprio di spostarsi anche nel tempo, così da osservare l’evoluzione della città. L’ultima cartolina, assolutamente a tema, è arrivata il 5 novembre e Carlo non ha fatto in tempo a metterla in Sala Polivalente, ma immortala la stazione di Mulinetti con il passaggio a livello chiuso. In Sala i pannelli sono 12, maggiori rispetto lo scorso anno poiché a ogni mostra se ne aggiungono, avendo ampia possibilità di spaziare fra le tematiche. Ma cosa c’è in una cartolina? Oltre ad una bella immagine si trova anche un pensiero, un ragionamento, quello che chi l’ha inviata ha lasciato, una traccia della sua vita. “Ad esempio sul retro di una cartolina del 1920, una signora di Torino scriveva ai parenti di aver trovato tre appartamenti con vista mare ad un prezzo interessante, significato che già all’epoca i turisti in villeggiatura pensavano già di acquistare una seconda casa proprio qui, a Recco”.
Altro aneddoto curioso che Guglieri vuol condividere riguarda una mamma che ha portato il proprio bambino a vedere la sua mostra e lui, entusiasta, faceva notare alla madre che i bambini ritratti in quell’immagine giocavano, come lui, sulla sua spiaggia preferita. In una risalente al 1934 si fa già riferimento alla focaccia con il formaggio e prova tangibile è l’immagine del furgoncino dell’Invernizzi posteggiato in una piazza. La mostra sta riscuotendo gran successo e all’inaugurazione non sono mancate le autorità: “E’ un omaggio alla nostra storia e alla nostra identità – ha detto il sindaco Carlo Gandolfo – dove rievocare il tempo che fu, apprezzare e conoscere meglio le origini e le trasformazioni del nostro amato borgo, che ha subito profondi cambiamenti, soprattutto a causa della devastazione dei bombardamenti durante la guerra. È fondamentale ricordare il passato per costruire un futuro consapevole”. Guglieri, interpellato sul prossimo anno non si sbilancia, ma non esclude di allestire la mostra sulle chiese, ma potrebbe anche optare per i panorami. ‘Saluti da Recco – La via Provinciale’ è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 15,30 alle 18; domenica, ultimo giorno di apertura, esposizione dalle 10 alle 12. Ingresso libero.