Pochi giorni fa è scomparso Ruggero Rossetto. Aveva 85 anni. Dipendente comunale per una vita all’ufficio dei Servizi sociali, era anche noto per la sua lunga militanza politica nella Democrazia Cristiana, di cui era stato segretario chiavarese nella seconda metà degli anni ’70 e all’inizio degli anni ’80.
Una segreteria molto difficile e condotta con intelligenza e prudenza. Legatissimo all’ammiraglio Luigi Gatti (non dimenticato sindaco di Chiavari per oltre 20 anni) ma anche all’avvocato Nino Griffi (altra figura di rilievo della DC chiavarese), aveva gestito il rapporto tutt’altro che facile tra i due in particolare all’inizio degli anni ’80, quando per la prima volta la DC aveva aperto la coalizione di governo ai socialisti del PSI dando vita alla prima amministrazione di centrosinistra della nostra città.
Era stato Griffi a sostenere la necessità del rapporto con i socialisti e Gatti in qualche modo aveva subìto la scelta, non troppo convinto dell’alleanza, anche se poi fu, già molto anziano, sindaco per i primi due anni di amministrazione DC-PSI dal 1980 al 1982.
Rossetto aveva interpretato quella fase con lealtà, cercando di spiegare alla base democristiana le ragioni di quell’alleanza e sforzandosi di attutire e mediare i contrasti programmatici che pure vi erano tra le due forze politiche.
In un momento come l’attuale nel quale il compromesso tra diversi viene spesso indicato come tradimento e si registra un’assoluta incapacità di alleanze tra forze politiche diverse, figure come quella di Ruggero Rossetto che consumò la sua esperienza politica più importante tessendo alleanze, costruendo e proteggendo il rapporto tra i protagonisti, disponibile sempre a capire le ragioni degli altri e a realizzare compromessi positivi, sembrano veramente appartenere a un’altra era.
Eppure da quei compromessi nacquero cose molto importanti per Chiavari: la realizzazione del Piano Casa, che attraverso cooperative e IACP vide realizzati più di 400 alloggi risolvendo sostanzialmente il problema della casa per vasti strati della popolazione chiavarese; l’isola pedonale in via Martiri della Liberazione e in via Vittorio Veneto, fortemente voluta dai socialisti e allora molto contrastata dai commercianti del Centro Storico; il nuovo Palazzetto dello Sport e altro ancora.
Sempre disponibile ad ascoltare e ad aiutare il prossimo, Rossetto fu l’esponente di quella componente tradizionale della DC che rappresentava l’anima più popolare e migliore di quel partito.
Nonostante avesse lealmente servito il comune di Chiavari per oltre 35 anni, ai suoi funerali nella chiesa di San Giovanni non c’era un solo esponente della civica amministrazione attuale.
(r.p.l.)