di ALESSANDRA FONTANA
È ufficialmente ripartita la stagione delle escursioni nelle valli del Parco dell’Aveto. Ogni fine settimana sarà dedicato a un appuntamento diverso approfittando della bella stagione. Ma c’è un evento che è quello più atteso di tutti e destinato, come ogni volta, a diventare sold out in pochissime ore: la visita alla riserva delle Agoraie che si trova in Val d’Aveto e dove solamente pochissime persone possono entrare all’anno.
Si tratta di un vero e proprio gioiello naturalistico, situato all’interno della Foresta Demaniale delle Lame e visitabile solo su autorizzazione rilasciata dai Carabinieri Forestali. “Si tratta di un’escursione di alto valore naturalistico che permetterà al visitatore di compiere un viaggio indietro nel tempo, fin nell’era dell’ultima glaciazione (10-20000 anni fa), quando sui versanti nord del Monte Aiona si trovavano piccoli ghiacciai, e di osservare laghetti di origine glaciale, rari per l’Appennino ligure, morene, “relitti glaciali” e “piante carnivore” che, con le loro foglie modificate, catturano gli insetti per procurarsi le sostanze necessarie per il proprio sostentamento”, spiegano con dovizia di particolari dal Parco dell’Aveto.
Le visite per quest’anno sono fissate 2, 9, 20 e 23 luglio e 13 e 24 agosto. Il punto di ritrovo con la guida del Parco per ciascuna visita sarà sempre alle ore 9 al Lago delle Lame (Comune di Rezzoaglio), l’escursione, di media difficoltà, durerà fino alle ore 14. La storia della riserva è lunga e appassionante: migliaia di anni fa, nel periodo dell’ultima glaciazione, un ghiacciaio riempiva l’attuale fondovalle. Dopo essersi ritirato, gli avvallamenti che erano emersi nel terreno sono stati riempiti dalle acque e hanno dato vita a 6 laghetti. Oggi 4 di essi sono visibili tutto l’anno, mentre 2 sono solo stagionali. Il clima di queste zone, così caratteristico, ha permesso ad alcune specie tipiche delle zone più settentrionali di sopravvivere anche ad una distanza così vicina dal mare, solo 15 km in linea d’aria. I quattro laghi perenni sono il Lago degli Abeti, il Lago Riondo, le Agoraie di Mezzo e le Agoraie di Fondo o Stagno grande; i due laghi stagionali sono la Pozza degli Abeti e lo Stagno Piccolo. Il lago più singolare e suggestivo è sicuramente il Lago degli Abeti, profondo 7 metri: il suo nome deriva dalla presenza di tronchi di abete bianco sui fondali, presenti da più di 2500 anni, quando ad attraversare questi territori erano gli antichi Romani. Gli escursionisti potranno fermarsi ad osservare gli abeti che circondano il lago e le sfumature di azzurro e verde dell’acqua cristallina creando un’atmosfera quasi surreale.
La fauna della riserva è decisamente particolare: tra le specie particolari è possibile imbattersi nella rana alpina, in alcune varietà di tritone, la talpa cieca e il germano reale. L’itinerario prosegue alla scoperta del Lago Agoraie di Mezzo e del Lago Riondo: due specchi d’acqua parzialmente interrati. Infine, il Lago Agoraie di Fondo è ormai un prato umido, giunto allo stadio finale di evoluzione dei laghi. Da studi effettuati risulta che questo lago in origine era piuttosto profondo e raggiungeva i 15 metri di profondità. Per le prenotazioni è necessario andare sul sito del Parco.