di DANILO SANGUINETI
Camminare ben saldi sulle gambe: da venticinque anni quelli del lo Studio Fisiokinesiterapico Riattiva sanno quello che fanno e soprattutto sanno dove mettere le mani per consentire la miglior deambulazione possibile a bipedi di qualunque tipo, da quelli da allevamento a quelli ordinari. Fuor di metafora, sono esperti nel trattare ogni tipo di incidente e di problematica, dai traumi alle lesioni, muscolari od ossee, che riguardino gli agonisti di altissimo livello o i praticanti della domenica senza scordare chi deve rimediare ad accidenti e incidenti vari.
Come celebrazione del quarto di secolo di una storia in costante crescendo, invece delle solite adunate tra panegirici e cotillon, hanno preferito organizzare un convegno a tema, una conferenza di medicina dello sport con relatori di altissimo livello. Tra gli altri, membri dello staff tecnico e medico di quattro squadre professionistiche liguri su quattro e ospiti di provata esperienza come Volpi dell,Inter.
Il titolo appare ostico solo a chi non conosce la perversa abitudine dei dottori di parlare per acronimi. Una volta capito che LCA non è una sigla sindacale ma sta per Legamento crociato anteriore, uno dei punti più fragili della complessa articolazione umana, il babau di chiunque abbia rincorso una sfera rotolante, uno tra i più frequenti infortuni severi dei calciatori, pro e non. Il titolo? ‘Le lesioni del LCA in età pediatrica ed adolescenziale’ ossia nel momento della crescita, quando recuperare appare più facile e, proprio per questo, si possono commettere in fase di cura e recupero gli errori più nefandi.
Oggigiorno gli allenamenti anche nei vivai sono di intensità infinitamente superiore al passato, il rischio di stop causati dal crociato aumenta esponenzialmente. Nel convegno è stato l’argomento principale e il concetto è stato espresso in forma più scientifica: “Lo sport giovanile a tutti i livelli sta producendo un continuo aumento di casi di rottura del legamento crociato anteriore. Le cause principali vanno ricercate nell’eccessiva richiesta di performance spesso non commisurate all’età biologica”.
Ecco i parametri del fenomeno: “Tali lesioni nei giovani sono di circa 90 casi su 100.000 persone ma i dati variano molto per età e sesso (minori nelle donne adolescenti). Si tratta di lesioni che quasi sempre devono essere operate anche in presenza di nuclei di crescita ancora aperti allo scopo di evitare danni maggiori articolari. Tali interventi devono essere eseguiti spesso con tecniche diverse a seconda dell’età, allo scopo di cercare di preservare le fisi ancora aperte per non incorrere in danni come la dismetria dell’arto o deviazioni nell’asse frontale”.
In parole più comprensibili: “La prevenzione gioca sempre un ruolo importante cercando di identificare i fattori di rischio e la loro correzione. Esistono molti lavori che descrivono programmi atletici di prevenzione e sono in continua evoluzione. Per ultimo da rilevare l’alto rischio di recidiva delle ricostruzioni nonché l’alta probabilità di lesioni del lato controlaterale. Anche sotto questo aspetto la prevenzione può fornire ottime risposte”.
Durante il convegno è stata affrontata la tematica su come prevenire ed intervenire a livello chirurgico e/o riabilitativo. A coordinare gli interventi due pilastri del centro lavagnese, come il dottor Coari e la dott ssa Domitilla Zolezzi, Ceo dell’azienda Riattiva. Sono intervenuti Marruzzo, P. Volpi (FC Inter Milano), Cappato, Maria Teresa Ruiz Pereira (UC Sampdoria), Scotto, Zunino, A. Corsini (Genoa CFC), S. Bondi e S. Gianni (Virtus Entella), G. Brignardello (Spezia Calcio), Ludovica Mantovani (FIGC Femminile), P. Castello (Università di Genova).
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Lavagna data l’importanza della tematica trattata. ll convegno ha avuto lo scopo di coinvolgere e sensibilizzare le società sportive professionistiche e non, i laureati in scienze motorie, i fisioterapisti, i medici dello sport, i riabilitatori, pediatri e tutto il mondo della scuola per poter dare utili informazioni e supporto per non incorrere in errori che possono essere veramente gravosi per i giovani atleti. Grazie all’accordo con l’Università di Genova, Facoltà di Scienze Motorie, hanno partecipato oltre cinquanta studenti. Molti di loro sognano di poter un giorno lavorare in via Enrico Toti a Lavagna.
Il Centro Medico iniziò la propria attività nel 1997 a Chiavari, negli anni si è guadagnato la stima e la collaborazione delle principali società sportive della regione e non solo, ed è diventato il punto di riferimento nel Tigullio per l’attività riabilitativa. Nel luglio 2006 Riattiva ha aperto la nuova sede a Lavagna con spazi e apparecchiature all’avanguardia e più figure professionali specializzate. Lo Studio Fisiokinesiterapico Riattiva si sviluppa su 600 metri quadrati a piano terra. L’attività di riabilitazione e terapia si svolge su 3 ambulatori e 4 Box Fisiokinesiterapici, potendo proseguire in palestra o in piscina per l’idroterapia. In tutti questi anni il gruppo di medici e fisioterapisti ha sperimentato le tecniche di recupero e guarigione più all’avanguardia, consci che quanto funzionava sugli atleti sarebbe poi stato utile anche per l’uomo della strada. Non è forse vero che le invenzioni della Formula Uno – vengono in mente l’airbag o il motore turbo – con il tempo si sono rivelati progressi decisivi per l’automobilista della strada?