di DANILO SANGUINETI
L’impero dei sensi fa parte della weltanschauung. In parole povere siamo nell’era dell’estetismo estenuato, dove il corpo predomina: per sentirsi in pace, pacificarsi con lo spirito, bisogna essere in armonia con il proprio fisico. In una simile ottica una palestra che sceglie di chiamarsi Revolution Fitness ha visto lungo.
Nei locali di Villa Ragone a Sestri Levante, numero 17 b, all’interno di un padiglione vi è la controprova che la cultura del benessere fisico ha attecchito anche presso fasce di età e tipi umani assai differenti. Non c’è solo il fanatico del quadricipite pompato, o la ragazza che pretende curve da pin up, ci sono mamme che non si arrendono all’avanzare del tempo e il martellare della figliolanza, signori di mezza età che hanno deciso di combattere con l’andropausa e i danni, misconosciuti eppure diffusi anche presso i maschi ‘che non vogliono chiedere mai’, lezioni e corsi che aprono nuovi orizzonti.
Nessuna sezione prevarica, nessun corso è vitale, nessun cliente ha diritto a maggior spazio o migliori attenzioni: qui si realizza la piena democrazia ginnica, si viene per stare bene, con se stessi, qualunque parte di corpo ed anima si decida di privilegiare. Formula semplice non significa pensiero semplice. Soprattutto garantisce durata, cosa che in questo campo è tutt’altro che scontata.
Revolution Fitness proud since 2011. In piedi e scalciante da 13 anni che vanno moltiplicati minimo per dieci quando si parla di palestre: macchinari, attrezzi, moduli di allenamento, tempi e modalità dei corsi evolvono e mutano pelle con una rapidità degna dei camaleonti. Il segreto di ‘R’ – come viene abbreviato dai fedelissimi e come la gigantesca lettera che campeggia sul muro principale – sta nella costante semplicità. Patrizia, direttore della palestra, su questo è categorica: “Nessuna specializzazione strana, non corriamo dietro le mode. Ci teniamo aggiornati naturalmente, solo che restiamo focalizzati sul benessere della persona”.
Ecco perché i corsi dedicati vertono sulle basi del moderno fitness, niente di più, niente di meno. Da lunedì a venerdì, in vari turni pomeridiani Group Cycling (andare in cyclette in gruppo sotto il controllo di un istruttore e guardando nel ledwall strade e paesaggi), Walk&Tone (usare il tapis roulant non elettrico), Total Tone (tonificare il corpo, senza esagerare), Power (il buon vecchio potenziamento muscolare), Pilates (allenamento dolce che va bene per molti scopi).
“Perché chi viene nella nostra palestra può essere spinto da diverse motivazioni. Migliorare il fisico non ha niente a che fare con il ‘gonfiarsi’, si può fare ginnastica riabilitativa, preventiva, rieducativa. E il lavoro può riguardare questa o quella zona del corpo, la postura, il rapporto di esso con la mente, le capacità respiratorie e tanto altro. Per questo chi viene da noi non ha bisogno della carta di identità. Perché abbiamo proposte per ogni età e per ogni grado di preparazione fisica. Siamo una palestra, diciamo di tipo familiare, per gente alla ricerca del benessere. Magari consistesse anche solo nell’evadere un’oretta dalle preoccupazioni quotidiane. Tanto è vero che non imponiamo corsi, anzi seguiamo le richieste della clientela, seguendo le loro proposte”.
L’approccio scelto dall’istituto sestrese ha pagato sin da subito, gli anni Dieci sono stati caratterizzati da una crescita costante, sia degli iscritti, sia dei corsi offerti. Poi la stangata della pandemia. “Un periodo che per il nostro settore è stato di cambiamenti forzati e scioccanti. Abbiamo dovuto fare di necessità virtù. Unico dato positivo è che quando ne siamo usciti, abbiamo constatato una accresciuta voglia di ginnastica, di muoversi, uscire, vedere altri. Dopo un anno e mezzo chiusa in casa la gente avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di ritrovare i contatti sociali”.
La riscossa si è però dovuta confrontare con l’emergere di altri problemi. “Innegabile che negli ultimi mesi si facciano i conti con il borsellino e le persone, le famiglie siano più riluttanti a spendere per ciò che non giudicano essenziale”. Che si avverta un momento di fiacca non è legato al ciclo naturale delle stagioni. “Certo in estate rispetto all’inverno si lavora meno, da sempre. No, abbiamo dovuto fare i conti nei mesi scorsi con un rallentamento che speriamo temporaneo”. Perché in Italia fare ginnastica, cioè avere cura del proprio corpo, troppo spesso è stato giudicato come un lusso, una cosa che si può tagliare senza troppa sofferenza. “Che manchi la cultura del benessere è discorso noto e non da oggi. Credo che per contrastare queste credenze non ci sia che l’esempio positivo. Chi viene da noi per provare difficilmente non si ferma. Ripeto il segreto è tagliare l’abito ‘ginnico’ su misura di chi si ha davanti. Nel tempo abbiamo sviluppato una discreta esperienza. Ed è proprio questo che ci consente di guardare in avanti senza paura. Revolution si è guadagnata una sua reputazione. Niente feste, niente proclami, pochi discorsi complicati. Ci piace fare i fatti, per noi parlano i nostri clienti. È la miglior forma di promozione che conosca”.
Nessuna preferenza per l’estremo, nessuna tentazione di andare oltre i limiti. Nella foto di ingresso della pagina Facebook c’è scritto come frase programmatica: “La rivoluzione del Fitness è cominciata”. Ed è ancora in corso, in un lento e sicuro progredire: ‘Revolution’ sì, ma con giudizio.