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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Terzo anno di fila per ‘La regola del 10’, il progetto che porta la Virtus Entella nelle scuole superiori, per i nuovi percorsi di educazione civica

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di ALBERTO BRUZZONE

Giocare nella vita con la maglia numero 10 significa provare sempre ad avere un ruolo da protagonisti, provare sempre a prenderla a piene mani, quella vita, e ad attraversarla in maniera pienamente attiva.

È questa la bella filosofia che sta alla base del progetto ‘La regola del 10. Sport e diritto’, un’iniziativa giunta al terzo anno consecutivo e che la Virtus Entella organizza in collaborazione con le scuole del territorio, con il coordinamento e la supervisione da parte di Simone Famà, segretario generale dell’Academy biancoceleste e responsabile organizzativo di Entella Women.

Famà, che è originario di Sestri Levante e che nel 2019 ha conseguito la laurea triennale in Giurista dell’Impresa e della Pubblica Amministrazione, e quindi ha svolto il perfezionamento post laurea in Diritto Sportivo e Penale dello Sport, ha coinvolto per questo terzo ciclo, dopo il primo del 2020 e il secondo del 2021 (andati in scena nonostante l’emergenza sanitaria), dieci istituti di scuola secondaria di secondo grado (ovvero le superiori), confezionando “un percorso didattico che viene approntato in base ai vari indirizzi e alle richieste delle singole scuole, con l’apporto di staff e di atleti della Virtus Entella”.

Tutto è legato alle nuove disposizioni da parte del Ministero dell’Istruzione, che prevedono l’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole (con modalità più moderne rispetto al passato) e prevedono anche i cosiddetti Pcto, ovvero i Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.

Famà ricorda: “Il numero 10, nel mondo del calcio, ha un significato ben preciso. Di solito lo si associa a un fuoriclasse, quel giocatore in grado con il suo estro di decidere l’esito delle partite più belle. Troppe volte i ragazzi vivono una realtà al di sotto dei propri sogni e questo progetto vuole formare i nostri giovani a scendere in campo proprio con la maglia più bella, quella con il 10 sulle spalle. ‘La regola del 10’ si pone l’obiettivo di introdurre alcune tematiche tipiche del mondo dello sport: i contenuti del progetto, vista la natura promozionale, sono mirati alla realizzazione degli obiettivi didattici, di educazione civica, conoscenza della Costituzione, diritto, mercato del mondo dello sport e tanti altri temi selezionati in comune accordo direttamente con i docenti”.

Gli incontri sono in corso, il calendario è in fase di svolgimento: si prevedono dalle cinque alle dieci ore per ogni singolo istituto. L’anno scorso si è arrivati, complessivamente, a centoquaranta ore di didattica.

“Al centro – prosegue Famà – c’è sempre la presenza della Virtus Entella, ma collabora con noi anche l’agenzia per il lavoro Randstad, attraverso il progetto collegato al nostro: si chiama ‘Orizzonte Futuro’ e si pone, tra gli obiettivi, quello di fornire ai ragazzi una panoramica sul mercato del lavoro, di preparare un colloquio, di scrivere in maniera corretta un curriculum. Chiunque fosse interessato, ci può contattare alla mail progettoscuole@entella.it. Particolarmente interessante, ad esempio, è il percorso che abbiamo imbastito con il Gianelli Campus, all’interno dell’indirizzo del Liceo sportivo”.

“Siamo grati alla Virtus Entella, società sportiva e sponsor dell’Istituto Gianelli – afferma la dirigenza della scuola – per la preziosa occasione offerta agli alunni delle classi del triennio che hanno l’opportunità di confrontarsi su tematiche riguardanti il mondo del diritto sportivo e dell’economia dello sport, fortemente legate alla specificità dell’indirizzo del liceo. Sono incontri proficui, grazie alle competenze, ma soprattutto all’entusiasmo del relatore, che vedono la forte partecipazione degli studenti, il loro vivace interesse e la volontà di approfondire”.

L’anno scorso, ‘La regola del 10’ arrivò anche presso l’Istituto Champagnat di Genova. Così il progetto fu accolto dalla preside, Nadia Perazzo: “Per noi è stato un grande privilegio poter ospitare nella nostra scuola questo progetto. Sono stata subito attratta dal titolo ‘La regola del 10’. Mi piaceva il concetto che, attraverso una metafora calcistica, si potessero portare nella vita di tutti i giorni quei valori utili per la crescita e la consapevolezza dei ragazzi e il risultato non ha fatto altro che confermare le mie sensazioni. Abbiamo svolto già due incontri e i ragazzi sono rimasti tutti piacevolmente colpiti. Vi voglio portare l’esempio di uno studente di terza media che con grande entusiasmo mi ha detto: ‘Preside, io non amo il calcio, non sono mai stato abituato a guardarlo, ma quest’incontro mi ha veramente colpito’. Mi sono piaciuti i punti toccati, ormai anche la scuola si deve adattare ai tempi e non è più il momento di imparare la costituzione a memoria come si faceva anni fa, servono nuove idee e questo progetto porta valori, principi e nozioni con serietà e professionalità. Mi sbilancio e voglio dire che questo è solo l’inizio di una collaborazione. L’Entella è sempre attenta ai ragazzi giovani, sia che siano loro calciatori o semplicemente sostenitori. Ho grande stima del lavoro che svolgono e questo progetto non fa altro che fortificare quanto fatto in questi anni”.

Anche sulla scorta di questi ottimi riscontri è nata la terza edizione. Il mondo Entella è sempre in prima linea, anche fuori dal campo, quando ci sono progetti legati all’educazione e alla formazione.

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