di DANILO SANGUINETI
Che meraviglia veder spuntare e fiorire un talento di prima classe! Possono dirsi fortunate Sestri Levante per averlo come cittadino e Lavagna per aver ‘coltivato’ un campione di razza purissima quale è diventato Alberto Razzetti. Per chi si intende di piscine e nuoto era evidente – e non da ieri, da almeno un paio di stagioni – che il nuotatore sestrino era sulla rampa di lancio e che puntava alle stelle, ai gradini più alti del podio, ai successi più prestigiosi, incluse le massime competizioni del movimento natatorio mondiale e continentale.
Agli Europei di Roma ’22 Razzetti ha ottenuto la definitiva consacrazione. Ha vinto il titolo continentale assoluto nei 400 misti e ha ottenuto la medaglia di bronzo nei 200 farfalla. La vittoria in una gara tra le più faticose e in una specialità che da sempre premia i talenti, unici per doti atletiche e tecniche, ha aperto una rassegna incredibilmente favorevole per il nuoto azzurro.
Alberto ‘Razzo’ Razzetti è stato il primo ad appendersi al collo la medaglia d’oro e il suo buon esempio gli ha fruttato i gradi, dato che è indicato come uno dei leader del team italiano. Il suo palmares va aggiornato e comincia a essere impressionante. In vasca corta ha conquistato due medaglie d’oro ai Mondiali 2021 (una nei 200 farfalla, una nella 4×100 misti) ed un bronzo nei 200 misti sempre ad Abu Dhabi 2021; agli Europei di Kazan 2021 oro nei 200 farfalla, argento nei 400 misti e bronzo nei 200 misti. Nella vasca da 50 metri oltre all’oro nei 400 misti e bronzo nei 200 farfalla di Roma, ha un argento nei 400 misti e un bronzo nei 200 misti a Budapest 2020.
Il 23enne del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle, e cotesserato Genova Nuoto-My Sport, ancor prima Lavagna ’90, è esploso nel biennio più difficile per lo sport da tantissimo tempo a questa parte. La Pandemia non lo ha frenato, anzi gli ha fatto trovare energie e stimoli insperati. A questo punto vanno riconsiderati anche i piazzamenti alle Olimpiadi 2021: a Tokyo in finale nei 400 misti (ottavo) e a un soffio (nono) da essa nei 200 misti. Ma il tempo è dalla sua parte. Ha cominciato a fare seriamente con i misti da un anno e mezzo, grazie all’intuizione del suo allenatore, che lo ha preso con sé a Livorno nel 2020, Stefano Franceschi, che guarda caso fu il primo italiano a laurearsi campione europeo nei 400 misti proprio a Roma nel 1983. Poi nella gara regina vinsero solo campionissimi: Luca Sacchi nel 1991 e Alessio Boggiato nel 2002. Adesso ‘Razzo’ può guardare avanti sapendo che può fare sfracelli. Al Foro Italico ha nuotato e vinto con il tempo di 4’10’’60, non troppo lontano dal personale di 4’09”91 registrato in semifinale alle Olimpiadi di Tokyo. Al secondo posto l’ungherese David Verraszto, tri-campione europeo in 4’12”58.
“Ho ancora la pelle d’oca. Vincere in casa è una gioia incredibile. Sono stato attento a rimanere concentrato fino alla fine. La gara l’avevo preparata in questa maniera, non ho perso troppo nella frazione a dorso e poi ho sparato tutto. È l’emozione più bella della mia vita e voglio dedicarla alla mia famiglia e al mio allenatore Stefano che è stato fondamentale nella mia crescita”.
Alberto ora si gode un po’ di meritata vacanza, in Croazia, assieme alla fidanzata, anche lei mistista, la canadese Tessa Cieplucha. Non potrà però dedicarsi a due delle sue tre passioni: la Ferrari e le moto. “Non posso permettermelo, troppo rischioso, ci penserò quando appenderò la calottina al chiodo”. Invece spazio al suo terzo hobby: tifare Genoa. Chissà che nella prossima stagione non possano festeggiare, assieme, un altro titolo Razzo, una promozione il Grifo. E siamo solo agli inizi.