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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390
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La mela in Liguria l’hanno morsicata per primi i fratelli Raffo, Dino e Giovanni. Due cervelli con il pallino per l’informatica declinata nel 1966 attraverso l’apertura di un’attività commerciale a Santa Margherita: vendita di macchine per ufficio e assistenza, il core business. Sono gli anni della Olivetti e nessuno, ancora, immagina cosa succederà un decennio più tardi quando sul mercato si abbatterà lo tsunami della Apple.
È il 1978, Dino e Giovanni che intanto hanno trasferito il negozio vicino a casa, in corso Genova a Lavagna, ricevono un invito dalla Iret Informatica, l’unica importatrice di prodotti Apple in Italia: a Reggio Emilia, nella loro sede, si tiene la presentazione dei nuovi ‘Personal Computer Apple’.

Flashback e piccola escursione fuori regione: Vittorio Lasagni, all’epoca titolare dell’azienda emiliana, racconta così a Roberto Di Caro dell’Espresso la genesi di quell’evento che, di fatto, diede il ‘la’ alla storia di Raffo e dei primi computer che dagli States sbarcarono nel Tigullio.
“Vendevo bene, ma volevo trovare qualcosa di diverso. Così ho assunto una persona e l’ho mandata in giro per il mondo in cerca di novità. Da una fiera in Inghilterra mi torna con questo oggetto, un Apple 2: resto esterrefatto, me ne innamoro all’istante e telefono a Cupertino, dove Apple ha appena cominciato a produrre i primi pezzi. Mi passano Steve Jobs: Ok, mi risponde, ci dica quanti ne vuole e noi glieli mandiamo”.
La voce corre veloce. Entusiasti e affascinati dalla mela con i colori dell’informatica e dal prodotto innovativo, i fratelli Raffo accettano l’invito, vanno in missione e  ritornano convinti: “Intuirono e sposarono da subito la filosofia di Steve Jobs, il personal computer alla portata di tutti, una cosa impensabile in quegli anni. E forse per loro, amanti della musica e nel tempo libero suonatori di chitarra, un ruolo decisivo possono averlo giocato il logo e il nome, Apple, che richiamavano la casa discografica dei Beatles”. Parole e musica di Fabio Raffo, figlio di Dino, con il fratello Yuri e il cugino Gian Battista, figlio di Giovanni, la seconda generazione di Raffo al servizio dei liguri amanti dei prodotti con la mela morsicata.

Quarant’anni dopo la crescita dell’azienda è testimoniata dai numeri: tre punti vendita, a Lavagna (in via Moggia), a Genova e a La Spezia, per un totale di 33 persone tra soci, dipendenti e collaboratori. Una piccola Silicon Valley in terra ligure dove la parola d’ordine è formazione, sia per chi sta dietro il bancone sia per gli utenti, che possono imparare tutti i segreti tramite seminari gratuiti o corsi personalizzati. Raffo è oggi una realtà consolidata e in continua espansione: sogna di allargare il proprio business oltre le provincie di Genova e La Spezia, offre al cliente la migliore esperienza d’acquisto, garantisce il massimo dei servizi post vendita con l’assistenza tecnica certificata; nei suoi store, inoltre, fornisce servizi e soluzioni IT per aziende e scuole del territorio.

“I prodotti Apple racchiudono innovazione, tecnologia, sicurezza e, soprattutto, facilità d’uso, la caratteristica che fa la differenza al momento della scelta”.
Il più venduto è l’iPhone con un incremento annuo che tocca il 30% e spesso rappresenta solo il primo approccio verso l’acquisto di un iPad o di un personal computer. E se l’Apple Watch ha portato il computer al polso, “il prossimo passo è la scomparsa delle tastiere a fronte di pc con monitor touch”, profetizza Raffo. Non si fatica a credergli: il tempo delle mele morsicate ha ancora un orizzonte tecnologico sconfinato.

   DANIELE RONCAGLIOLO

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