di ALBERTO BRUZZONE
Per il secondo anno di fila, sul piazzale della Colmata a Chiavari, ritornano le grandi serate di cinema all’aperto, organizzate come sempre da Lodovica Marini e Nerio Bergesio, le principali ‘anime’ cinematografiche della città. Quattro appuntamenti con altrettante pellicole, tutti a ingresso libero, e raggruppati nel ciclo intitolato ‘A mali estremi, ridi e rimedi – Le frontiere, i muri, le differenze, gli esseri umani’. La rassegna è realizzata grazie al Comune di Chiavari, in particolare l’assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Festival del Cinema Latino Americano di Trieste e con la EMC Distribuzione-01 Distribution, Cima Prod Srl, casa di produzione cinematografica chiavarese, e il Circolo del Cinema Lamaca Gioconda.
Le proiezioni sono in programma alla tensostruttura della Colmata, che, anche su volontà della vice sindaco Silvia Stanig, è diventata un punto di riferimento culturale estivo. Quattro i film selezionati, destinati a giovani e diversamente giovani, scelti per distrarsi, ridere e sorridere, lasciando anche spunti, com’è abitudine di un circolo di cultura cinematografica. Saranno presentati da Daniele Lazzarin, docente di cinematografia e di linguaggio cinematografico, che introdurrà anche le ‘guest star’ abbinate alle diverse serate: Marco Pollini, produttore veronese e regista del primo film in cartellone, Valeria Corciolani, al cui libro ‘A Mali Estremi’ si deve l’idea del titolo della rassegna, e ‘l’irrinunciabile’ amico Oreste De Fornari.
“Il tema, esclusione o inclusione, nasce – affermano gli organizzatori – dalla realtà che ci circonda: ovunque dibattiti, discussioni, litigi, a volte solo per audience. Quale migliore cosa, allora, che un vademecum di rimedi divertenti e affettuosamente provocatori? Dal riscatto di Lola, Irina e Carmen, all’ora e trentadue minuti di Paolo/Pif; dall’imprevedibile caos di Claude e Marie impegnati in integrazioni impossibili alla ricca California, che in un giorno qualsiasi si sveglia senza messicani. Tutti insieme, nello schermo e fuori dallo schermo, in un momento collettivo comune che è il senso del cinema. Con due peculiarità che, come liguri, ci appartengono da sempre: il mare e l’ironia pragmatica. Entrambi grandi agitatori”. Tutti i film iniziano alle 21,30.
Si parte domani (venerdì 26 luglio), con ‘Le badanti’ di Marco Pollini: Lola, Irina e Carmen (in alto una foto di scena) sono tre ragazze straniere arrivate in Italia perché costrette a scappare da una vita fatta di violenze, invidie e soprusi. Dopo aver risposto a un annuncio, le tre donne si presentano per lavorare come badanti presso ‘Villa Bella’, una casa di riposo per anziani nella provincia veronese, e ben presto diventano più unite tra loro e iniziano a instaurare un rapporto di confidenza con gli anziani che assistono. Tuttavia, per colpa del direttore, furbo e truffatore, la casa di cura rischia di finire sull’orlo del fallimento. Lola, Irina e Carmen, forti e determinate, cercheranno di inventarsi un modo per aiutare l’intera comunità di vecchietti e salvare ‘Villa Bella’ da chiusura certa.
Si prosegue domenica 4 agosto con‘Momenti di trascurabile felicità’ di Daniele Luchetti: lo yoga e l’Autan non sono in contraddizione? La luce del frigorifero si spegne veramente quando lo chiudiamo? Perché il primo taxi della fila non è mai davvero il primo? Perché il martello frangi vetro è chiuso spesso dentro una bacheca di vetro? E la frase: ti penso sempre, ma non tutti i giorni, che sembra bella, è davvero bella? A queste, e ad altre questioni fondamentali, cerca di dare una risposta Paolo (Pif), cui rimangono solo 1 ora e 32 minuti per fare i conti con i punti salienti della sua vita.
Terzo appuntamento, sabato 10 agosto, con ‘Non sposate le mie figlie 2’ di Philippe de Chauveron: Claude e Marie sembrano ormai essersi rassegnati al matrimonio delle loro adorate quattro figlie con uomini di origini e culture molto distanti dalla loro. Rachid, musulmano di origini algerine, Chao, ateo e figlio di cinesi, l’ebreo David e il senegalese Charles. Ma la loro tranquillità familiare viene messa ancora una volta a dura prova quando scoprono che i loro generi hanno deciso di lasciare la Francia con mogli e figli in cerca di fortuna all’estero. Come se non bastasse, atterrano in Francia anche i consuoceri Koffi per il matrimonio della loro unica figlia femmina. Incapaci di immaginare la loro famiglia lontana e di non vedere crescere i propri nipoti, Claude e Marie sono pronti a tutto pur di trattenerli e dimostrare loro che la Francia è il posto migliore in cui possano vivere.
Infine, venerdì 16 agosto, ecco ‘Un giorno senza messicani’ di Sergio Arau: e se un giorno la ricca California si svegliasse e si rendesse conto che sono spariti tutti i Messicani? Qualcuno ne gioirebbe, qualcun altro subirebbe uno shock. Ma, soprattutto, le conseguenze economiche, politiche e sociali potrebbero condurre al disastro dello Stato…
“Per il secondo anno consecutivo – afferma Lodovica Marini, storica guida del Circolo Lamaca Gioconda e del Festival Cimameriche – possiamo effettuare le nostre proiezioni alla Colmata, sotto la tensostruttura. Ringrazio anzitutto il Comune di Chiavari, ma anche il Festival del Cinema Latino Americano di Trieste, nostro prestigiosissimo partner. Abbiamo scelto quattro film che fanno ridere, ma anche riflettere, funzione che dovrebbe sempre esser propria del cinema. Tema generale, quello dell’inclusione e dell’esclusione, molto molto attuale. Il cinema è un potente mezzo per veicolare determinati messaggi”.
Nel frattempo, Cima Prod prosegue la sua attività nel Tigullio. Per portare il grande cinema, c’è bisogno soprattutto di grandi appassionati. Onore a questi grandissimi appassionati.