di ALBERTO BRUZZONE
Le immagini simbolo della tremenda mareggiata che nell’ottobre del 2018 devastò completamente la costa del Levante genovese sono le imbarcazioni riversate sul lungomare di Rapallo e il porticciolo turistico della città interamente svuotato e distrutto. Da quel momento in poi, la località del Tigullio si è data da fare per riportare tutto a com’era prima, cominciando dal ripristino della passeggiata, dalla rimozione dei natanti che affondarono di fronte alla costa (operazione resa ulteriormente complicata perché molti yacht avevano il serbatoio pieno di carburante e quindi il rischio d’inquinare il mare era altissimo), dalle protezioni esterne e dalla ricostruzione del porticciolo, che a Rapallo è sempre stato una fondamentale istituzione, oltre che un elemento pionieristico, in quanto il ‘Carlo Riva’, fondato il 26 luglio del 1975, è stato il primo porto turistico di tutta Italia.
La prossima estate, 2022, sarà l’ultima senza lo scalo operativo, perché dal 2023, se tutte le previsioni saranno rispettate, il porticciolo potrà essere riaperto, sarà del tutto nuovo e potrà nuovamente ospitare imbarcazioni di ogni tipo e di ogni misura. È uno degli impegni che sin da subito si è presa l’amministrazione comunale di Rapallo, con in testa il sindaco Carlo Bagnasco, è uno degli impegni che viene condotto in avanti giorno dopo giorno.
Nei giorni scorsi, Bagnasco ha incontrato in Comune Davide Bizzi e Mario Tornaghi, che sono rispettivamente l’amministratore delegato di Bizzi & Partner (l’azienda che si sta occupando dei lavori e che, al termine dell’operazione, acquisirà la maggioranza di capitale della Porto Turistico Internazionale di Rapallo), e l’amministratore delegato di Ptir (il gruppo che ha in capo la concessione demaniale).
“I lavori – racconta Bagnasco – vanno avanti a gonfie vele. È attualmente in corso l’intervento che prevede la ricostruzione della diga a difesa dell’abitato. Quindi, dopo l’avvio della parte a mare, a marzo inizieranno anche le opere a terra: obiettivo è l’inaugurazione del Porto Internazionale nell’estate del 2023”.
L’area che riguarda i posti barca rimarrà sostanzialmente invariata. Il 90% degli ormeggi manterrà la stessa dimensione di prima, mentre il restante 10%, ossia 21 dei 241 ormeggi a disposizione, verrà ampliato per far fronte alle richieste della nautica odierna. I lavori a terra prevedono un sostanziale recupero dell’esistente, valorizzato grazie a una rivisitazione degli spazi. Esaudendo il desiderio dell’amministrazione comunale, l’infrastruttura sarà sempre più parte integrante della città: nel futuro prossimo, infatti, il porto diventerà il naturale proseguimento del lungomare di Rapallo.
“Sono molto orgoglioso di come sta procedendo la pratica del porto, della quale mi sono sempre occupato in prima persona – prosegue Bagnasco – Parliamo di una pratica sofferta per tutto il pregresso, un progetto in cui ho creduto da subito lavorando costantemente. La prima soddisfazione per la pubblica amministrazione è poter osservare i lavori procedere a ritmo spedito e vedere il cantiere vivo anche nel fine settimana. Tutto ciò è possibile grazie alla costante collaborazione tra Comune di Rapallo, il Governatore di Regione Liguria, Giovanni Toti, Davide Bizzi e la Ptir rappresentata da Mario Tornaghi. Una partnership virtuosa tra pubblico e privato che sta attirando su Rapallo l’interesse di tutto il comparto nautico nazionale e internazionale”.
L’imprenditore Davide Bizzi, attivo in molti progetti di realizzazione di edifici residenziali a New York e in Florida e fino a poco tempo fa titolare del progetto Milanosesto alle porte di Milano, di cui ha portato avanti negli ultimi anni la delicata organizzazione delle bonifiche e la firma per la Città della Salute, punta a procedere con la ricostruzione che nel giro di 17-18 mesi consegnerà il nuovo porto turistico alla cittadina ligure. Sono allo studio anche una serie di soluzioni tecniche per avere parte del porto già utilizzabile la stagione prossima.
“Il progetto di riqualificazione prevede un porto sempre più integrato nella città, più moderno e capace di offrire maggiori servizi per il turismo”, afferma. Bizzi & Partners interviene come garante per la ricostruzione del porto turistico, un porto storico perché è stato il primo costruito da Carlo Riva, il patron dei motoscafi Riva. Il progetto prevede lo sviluppo della parte di servizi, con l’idea di implementare la qualità dell’offerta per chi affitterà un posto barca, compresa anche la parte ristorazione.
Per questo motivo si punta a coinvolgere un management, già individuato peraltro, che vanta una lunga esperienza proprio nella gestione dei porti. Davide Bizzi interverrà a latere con una newco (al 100% di Bizzi & Partner). Bizzi & Partners entrerà nel capitale della Porto Turistico Internazionale di Rapallo soltanto all’esito del completamento dei lavori di ricostruzione del porto e del risanamento della società concessionaria. Nella prima fase, Bizzi & Partners si limiterà a svolgere, per il tramite di una propria controllata appositamente costituita, le funzioni di impresa ausiliaria e di garante per l’esecuzione dei lavori.
Nel complesso l’investimento, tra intervento diretto di rifacimento e realizzazione, si stima in circa quaranta milioni di euro per arrivare a regime a ospitare 280 posti barca. Negli accordi si prevede che la Porto Turistico Internazionale di Rapallo sarà amministrata da un consiglio di amministrazione composto da professionisti indipendenti con la massima autonomia decisionale. “L’obiettivo del nuovo Cda sarà quello di perseguire due finalità di massima rilevanza: assicurare alla città di Rapallo la corretta e rapida esecuzione delle opere di ricostruzione del porto e risanare la società concessionaria. Svolte tali operazioni, Bizzi & Partners potrà acquisire la maggioranza assoluta della società, mentre i soci attuali conserveranno una quota di minoranza”.
Secondo Bizzi, quello di Rapallo “sarà il porto più bello del Mediterraneo e non sarà merito nostro ma della sua posizione unica. Sia a Bordighera che a Rapallo abbiamo scelto di fare impresa in realtà dove le amministrazioni locali, sempre nel rispetto delle regole, sono attente alle esigenze degli imprenditori. Sono fondamentali il dialogo e la collaborazione fra pubblico e privato. Il nome resterà porto Carlo Riva, nel rispetto della storia. Il porto dialogherà con la città, lo Yacht Club sarà nuovo, porteremo un brand importante della ristorazione anche in questo caso non solo per i clienti con yacht all’ormeggio ma per tutti coloro che vorranno”. E, tutto insieme, il nuovo Carlo Riva sarà un traino per l’intero Tigullio.