di DANILO SANGUINETI
L’estate in corso ha regalato alcune soddisfazioni e un paio di insperati successi alla Fi.Ma Chiavari del presidente Umberto Righi. La società di pesca sportiva impegnata su più fronti ha retto l’urto e egregiamente. Non poteva essere diversamente dato il costante ampliamento dei suoi soci e l’affinarsi delle sue sezioni agonistiche. Soprattutto colpiscono i sorprendenti progressi delle ultime leve, “pivelli” che partono con il piede giusto.
Sabato 20 e domenica 21 luglio doppio impegno e doppia trasferta per i due atleti della Fi.Ma Garbolino/JMC Chiavari, in Toscana e Trentino, con percorsi in entrambi i casi ricchi di insidie.
Claudio Marino, atleta di spicco del Gruppo Mosca FIMA, nel Sieve di Firenze, si doveva guadagnare un posto per la finale di settembre in Orco del Campionato Italiano Master di pesca mosca.
Mentre il giovanissimo Nicola Osardi (15 anni), neo iscritto al Corso Mosca e vero talento nella disciplina, doveva vedersela con atleti più grandicelli nel Campionato Italiano Under 19 di pesca a mosca, nel torrente Chiese (Trento).
Nella semifinale master grande prestazione per Claudio Marino che dettava il passo vincendo la prima prova, confermando la prestazione con un secondo la domenica, e quindi chiudeva secondo assoluto con 3 penalità e 7560 punti. Davanti a lui solo il fiorentino Riccardo Ricci, con tre penalità ma più catture, che oltre a giocare in casa è un Nazionale. Terzo assoluto Federico Dell’Aste Bra (V.Aveto) con 4 penalità. Per la ASD Aveto erano presenti anche Matteo Capurro, 5° assoluto con 7 penalità e Luca Musso 10° con 10 penalità. Ora i primi tre in classifica andranno alle finali di settembre in Orco (Torino).
Le finali dei campionati Italiani Under 19 sono state una esperienza esaltante per il giovanissimo talento Fi.Ma Nicola Osardi: a soli 15 anni, e da pochi mesi provetto pescatore a mosca, il solo fatto di essere ammesso al Campionato Italiano di pesca a mosca è segnale di un talento assai promettente. Ci vogliono convinzioni e giusti stimoli per mettersi subito alla prova con sfidanti più grandi e assai più scafati. Papà Roberto lo accompagna ad ogni uscita di pesca ma può solo imparare da Nicola come catturare le trote con le mosche che si costruisce il figlio quindicenne. Per il momento la sfida è sempre impari, sempre a vantaggio del pargoletto “extraterrestre”.
Infatti agli Italiani Nicola ha subito conquistato il favore di tutti, giudici e accompagnatori, e non solo perché era il più giovane ma per la classe dimostrata in acque decisamente diverse dal torrente Aveto, sua palestra di pesca. Il presidente della Fi.Ma Chiavari, Umberto Righi, si coccola il suo ragazzo prodigio. “L’ottavo posto assoluto di gara significa essere il migliore della sua età. Significa inoltre avere i giusti stimoli per migliorare, crescere e fare esperienza”. Il numero uno del club si sbilancia: “Tranquilli con Nicola si va sul sicuro. È già prenotato per la finale del prossimo anno. E potrei scommettere su qualcosa di meglio dell’ottavo posto. Il futuro è suo”.