Notice: Function _load_textdomain_just_in_time was called incorrectly. Translation loading for the matomo domain was triggered too early. This is usually an indicator for some code in the plugin or theme running too early. Translations should be loaded at the init action or later. Please see Debugging in WordPress for more information. (This message was added in version 6.7.0.) in /www/piazzalevanteit_496/public/wp-includes/functions.php on line 6121
Angelo Panebianco premiato al Festival della Politica di Santa Margherita: “La democrazia sta vivendo una fase di arretramento, ma rimane l’opzione migliore” - Piazza Levante

Glocal… no social
Settimanale di attualità, economia e sport

Ultima edizione

Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Angelo Panebianco premiato al Festival della Politica di Santa Margherita: “La democrazia sta vivendo una fase di arretramento, ma rimane l’opzione migliore”

Condividi su

(r.p.l.) Nelle giornate di sabato 20 e domenica 21 agosto, a Santa Margherita Ligure, si è tenuta la quinta edizione del Festival della Politica, evento organizzato dall’Associazione Culturale Isaiah Berlin. Due serate di tavole rotonde sul futuro della democrazia, una forma di governo sempre messa in discussione ma che, nel confronto con altri modelli politici, ritrova forza e legittimazione. Tra gli ospiti della due giorni Angelo Panebianco, politologo, saggista e accademico italiano ed editorialista del ‘Corriere della Sera’. Nel suo intervento, Panebianco ha tracciato il presente e il futuro della democrazia, evidenziandone le criticità, i fenomeni che la mettono a repentaglio, ma anche la sua forza e la straordinaria capacità di adattamento.

“Noi parliamo oggi di crisi della democrazia, non solo in Italia, evocando una sorta di età dell’oro, un’epoca in cui la democrazia funzionava bene. Questa età dell’oro non è mai esistita. Quando le democrazie sono state molto stabili, ciò era dovuto alla presenza di gerarchie sociali molto forti, rapporti duri tra datori di lavoro e dipendenti, la subordinazione delle donne. Queste gerarchie stabilizzavano la democrazia, ma sulla base di criteri che oggi non possiamo accettare come coerenti con il concetto stesso di libertà. Nel secolo scorso, un sociologo tedesco, Norbert Elias, disse che si stavano riducendo drasticamente i differenziali di potere tra uomini e donne, padri e figli, datori di lavoro e operai, governanti e governati. Questo ha certamente un lato positivo, ovvero l’aumento delle possibilità di azione dell’individuo, ma anche un lato oscuro: in una situazione in cui tutte le autorità vengono indebolite anche la democrazia diventa molto più difficile da gestire”.

Secondo Panebianco (nella foto in alto di Alessio Jacona), “della crisi della democrazia si parla da quando è nata, ci sono fasi in cui sembra che questo malessere aumenti. Questa è una di queste fasi, secondo me per due ragioni: la prima è perché dopo la Guerra Fredda c’è stata una grande espansione della democrazia, mentre ora viviamo in una fase di arretramento, con molte democrazie giovani che sono tornate a essere regimi autoritari; la seconda motivazione è il forte malessere che stanno vivendo le democrazie occidentali legato alla crisi degli intermediari, partiti politici e sindacati. Questa instabilità apre spazi a quei movimenti di protesta che, pur non contestando la dimensione democratica, né criticano la dimensione liberale: il governo limitato, la protezione dei diritti civili, l’indipendenza della magistratura. Vi è poi un altro tema, quello delle nuove tecnologie, gli effetti riguardano da un lato i diritti e dall’altro gli istituti della rappresentanza. Potenzialmente i governi hanno oggi strumenti per mettere fuori gioco le vecchie garanzie liberali. Un regime autoritario come la Cina, lo sappiamo, sta già utilizzando massicciamente le nuove tecnologie a fini di controllo della popolazione, e qualcuno teme che anche in occidente l’adozione di questi strumenti possa erodere le libertà. C’è anche un tema di impatto sull’opinione pubblica: la rete ha una serie di effetti, alcuni dei quali certamente negativi, un esempio il fenomeno delle ‘echo chamber’ che portano alla creazione di uno stato di isolamento ideologico degli individui dal momento in cui interagiscono soltanto con chi ha le sue stesse idee. Questo porta alla nascita di estremismi e alla valorizzazione politica dell’incompetenza. Anche qui, va detto, non è mai esista un’età dell’oro dell’informazione, il pubblico era disinformato e pieno di pregiudizi anche prima. Il lato positivo è che queste nuove tecnologie aprono alla possibilità a molte più persone di informarsi”.

La crisi della democrazia potrebbe dipendere anche dalla crisi dell’ordine liberale internazionale. “Dopo la Seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti hanno dato vita a un ordine sociale che ha dato molti vantaggi ai paesi che uscivano dal conflitto. Ora quell’ordine vive una fase di forte crisi. Per la fine della Guerra Fredda, innanzitutto, per il parziale declino della potenza americana, per l’incapacità dell’Europa di darsi nel tempo un baricentro politico. Se in un mondo multipolare emergente l’ordine liberale entra in decadenza, allora sì che c’è un rischio per la democrazia. Come dicevo di crisi della democrazia se ne parla da sempre, ma la democrazia ha una grande capacità di adattarsi ai cambiamenti, le sue istituzioni sono molto elastiche. Io penso che, nonostante tutti i suoi difetti, la democrazia abbia dimostrato di essere il regime migliore in cui vivere, e questo mi fa ben sperare per il suo futuro”.

Ultimi video

Intervista a Simone Franceschi, vicesindaco della Città Metropolitana: “Nessun fermo ai lavori sull’argine dell’Entella"
"Ancora nessuna ufficialità sulle alternative al depuratore in colmata. Se Chiavari dispone di elementi utili, ce li comunichi”
Chiavari, la variante al Puc divide: opposizione all’attacco, depuratore ancora al centro del dibattito. Silvia Garibaldi abbandona l’aula
“Provvedimento 'illegittimo e irricevibile', errori marchiani che rendono fragile la posizione contraria alla costruzione del depuratore in colmata"

Altri articoli

Tunnel della Val Fontanabuona, entro fine mese Autostrade replicherà al Ministero. Conferenza dei servizi in autunno

Giancarlo Durante, presidente di Confindustria Tigullio: “Noi siamo fiduciosi ma restiamo vigili. Il Tunnel della Val Fontanabuona è un progetto finanziato e il suo iter sta andando avanti"

Tra fede, tradizione e partecipazione Recco celebra la sua patrona, al via la Sagra del Fuoco

È la festa identitaria della città. I Sette Quartieri lanciano un’iniziativa solidale per Gaza con i mascoli in miniatura