di DANILO SANGUINETI
La grande formazione azzurra che parteciperà alle Olimpiadi ormai imminenti è pronta. Scorrendo la lista degli atleti convocati dal Coni si scopre che la nostra regione non è poi messa così male come si immagina. Analizzando il rapporto tra atleti nati in Liguria e la popolazione ligure si scopre che in percentuale è superiore alle altre regioni italiane. Se poi nella pattuglia ligure si scelgono gli atleti nati o cresciuti sportivamente parlando si nota come la componente levantina, ossia dei nati tra Recco e Moneglia sia preponderante per qualità e quantità. Vanta alcuni nomi che possono puntare direttamente alle medaglie.
Gli “olimpici” di Parigi 2024 nati in Liguria sono ventotto: Andrea Fondelli, Edoardo Di Somma, Roberta Bianconi, Sofia Giustini, Silvia Avegno, Giulia Viacava, Agnese Cocchiere, Linda Cerruti, Francesca Zunino, Chiara Rebagliati, Alberto Razzetti, Davide Mumolo, Alice d’Amato, Luca Porro, Ilaria Spirito, Matteo Arnaldi, Ludovica Cavalli, Ilaria Elvira Accame, Davide Re, Camilla Moroni, Maggie Pescetto, Sofia Mastroianni e Dafne Bettini. Tra questi nove sono “levantini” per stirpe o formazione Fondelli, Di Somma, Bianconi, Avegno, Viacava, Cocchiere, Razzetti, Porro, Bettini. Spicca il fatto che cinque sono donne, che sette sono pallanuotisti, che uno è un nuotatore e che solo uno fa uno sport terrestre. Il pallavolista Luca Porro, figlio e fratello d’arte, dato che la sua intera famiglia ha scritto pagine storiche del volley genovese.
Il puro dato numerico colloca la Liguria all’ottavo posto nella graduatoria per regioni (escluse le province autonome di Trento e Bolzano) relativa al numero di atleti qualificati ma secondo una speciale classifica stilata dall’associazione di Michele Corti e Marco Callai “Stelle nello Sport” la Liguria ha però il miglior rapporto in Italia tra atleti qualificati e numero di abitanti: un olimpico ogni 65.600 abitanti, meglio delle sette regioni che la precedono: Lombardia (67 olimpici, uno ogni 151.000), Lazio (42 olimpici, uno ogni 139.000), Toscana (36 olimpici, uno ogni 103.000), Veneto (31 olimpici, uno ogni 156.000), Emilia Romagna (27 olimpici, uno ogni 165.000 abitanti), Piemonte (27 olimpici, uno ogni 151.000), Campania (25 olimpici, uno ogni 232.000).
L’assessore regionale allo Sport Simona Ferro sottolinea questo dato per certi versi sorprendente: “È un risultato eccezionale che conferma la grande tradizione sportiva della Liguria, una regione piccola ma da sempre grande fucina di talenti. La presenza di così tanti campioni liguri ai Giochi Olimpici favorirà senza alcun dubbio lo spirito d’emulazione in migliaia di giovani del territorio. Questi numeri ci danno ulteriore carica ed energia per preparare al meglio il 2025, anno in cui la Liguria sarà Regione Europea dello Sport e, anche grazie all’aiuto dei nostri fantastici atleti, porteremo avanti numerose attività e iniziative per la promozione dell’attività fisica tra la popolazione di ogni età e abilità”.
Resta solo da sperare che tra i “gli atleti immagini” del prossimo anno ci sia anche qualche medagliato del Levante. Gli indiziati sono tre: i due pallanuotisti, Fondelli e Di Somma (altri figli d’arte…) e il nuotatore Razzetti. Quest’ultimo a Tokyo tre anni fa da esordiente nei Misti e nei 200 Farfalla si fece notare, conquistando piazzamenti e una finale. Dal 2022 ad oggi è cresciuto esponenzialmente, sulla Senna nuoterà per andare in finale in tutti e tre le specialità. Come minimo.
Fondelli e Di Somma fanno parte di una Italia che a recenti Europei e Mondiali ha sfiorato il bersaglio, arrivando sempre sul podio, anche se non sul gradino più alto. Parigi sembra perfetta per chiudere la carriera (Fondelli) o culminarla (Di Somma) con un oro olimpico.