di DANILO SANGUINETI
Ha fatto capire che gestirà il comitato regionale della Federazione Italiana Nuoto con la stessa ‘forza tranquilla’, l’ampiezza di vedute e la sicurezza nelle scelte con le quali ha ottenuto grandi risultati nell’ultimo decennio alla guida della Rapallo Nuoto e pallanuoto.
Alessandro Martini ha sostituito l’imperiese Silvio Todiere in punta di piedi, ha raccolto il testimone dal dirigente storico – che è comunque rimasto nella giunta regionale Fin come suo vice – ed ha subito impresso il suo caratteristico stile sia nella conduzione degli affari correnti sia nella pianificazione come si evince dall’intervista rilasciata ai microfoni di Marco Callai e di Liguria Sport.
“Mi preme sottolineare come siamo saliti su un treno che era già in corsa: le elezioni si sono tenute ad inizio dell’anno solare con la stagione agonistica a metà circa del percorso quindi abbiamo preso atto dei programmi in corso e potremo lavorare con un ragionevole anticipo solo su quelli della stagione 2025-26. Vogliamo intervenire in tutti i settori di competenza della Federazione Italiana, sia quelli sportivi sia alla componente dei Giudici-Arbitri”.
Se qualcuno pensa che questo settore non sia vitale sbaglia di grosso. “Senza arbitri non si va da nessuna parte e poiché abbiamo riscontrato delle carenze, faccio un appello: c’è bisogno di volontari che vogliano intraprendere questa attività. Il campo da coprire resta immenso, Nuoto, Pallanuoto, le categorie per i diversamente abili, l’Artistico, il Salvamento, in minima parte i Tuffi che comunque ci sono alle piscine di Albaro. Non vogliamo lasciare indietro nessuno, abbiamo intenzione di proporre qualcosa di nuovo e più moderno in tutte le discipline acquatiche”.
Il campo resta largo e il calendario affollato, anzi sovraffollato. “Ci sono veramente tanti eventi in tutti i settori, qualcuno direbbe troppi. Io invece rispondo “per fortuna che ci sono, dato che implica che ci sono tante società e che tutte si impegnano. Senza di loro non andremmo da nessuna parte. Club che gestiscono gli impianti e club che ne sono ospiti. Senza dirigenti che si sacrificano, genitori che portano costantemente i ragazzi in piscina non ci sarebbero tutte le nostre attività. Il nostro gruppo di sport continua a crescere e preferisco avere problemi di sovraffollamento che piscine deserte”.
Detto questo si potrebbe fare molto per migliorare le cose, ma servirebbe l’aiuto di molti e l’intervento di alcuni. “Il calendario sarà zeppo ma a complicare le cose arriva la logistica. Da Spezia a Imperia e oltre spostarsi diventa spesso una avventura, i nostri club che debbono spostarsi nei weekend ce lo ricordano costantemente. Purtroppo oggi come oggi noi come Fin possiamo farci poco”.
I risultati arrivano egualmente, in tutte le discipline. “Abbiamo dei ragazzi validi in diverse sezioni non per caso o fortuna ma a causa di una grande tradizione di insegnamento. E siccome vogliamo continuare, anzi vogliamo implementare, stiamo preparando incontri con le scuole e con i tecnici giovani per trasmettere nozioni e mentalità. Professionalità sarà la parola chiave”.