Glocal… no social
Settimanale di attualità, economia e sport

Ultima edizione

Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Muretti a secco, patrimonio da salvaguardare. Anche attraverso le fotografie

Condividi su
I componenti del gruppo fotografico rapallese Dietro A Un Vetro

(r.p.l.) Dici Liguria, e non puoi non dire muretto a secco. Quel particolare tipo di muro, costruito con blocchi di pietra opportunamente disposti e assemblati, senza uso di leganti o malte di alcun genere, è infatti uno dei paesaggi più tipici e ricorrenti della nostra regione, anche per le sue ben note caratteristiche morfologiche. Una costruzione talmente tipica, antica, tradizionale e da salvaguardare che nel 2018 è stata inserita nel Patrimonio Immateriale dell’Umanità da parte dell’Unesco.

Nelle scorse settimane, grazie alla bellissima idea avuta dal Gruppo Fotografico ‘Dietro A Un Vetro – Volontari del Soccorso Sant’Anna’, con il patrocinio del Comune di Rapallo, i muretti a secco sono diventati tema di un interessante concorso fotografico. La premiazione finale si è tenuta domenica scorsa, alla presenza del sindaco Carlo Bagnasco, del suo vice Pier Giorgio Brigati e della consigliera Elisabetta Ricci. Tema della kermesse: ‘Il paesaggio terrazzato dei muri in pietra a secco, Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità’, “non tra i più semplici da sviluppare – come fanno notare gli organizzatori – pur tuttavia numerosi concorrenti, provenienti da tutta Italia, hanno aderito all’iniziativa. Le ‘fasce’ rigogliose di viti che si rincorrono, il mare blu sullo sfondo a fare da perfetta cornice, la magia della neve che avvolge i terrazzamenti sulle colline, la presenza umana che testimonia il duro lavoro, case e muretti in pietra che fanno capolino tra la vegetazione, in un perfetto connubio tra natura e manufatti che profumano di storia, sono stati elementi che hanno ispirato le fotografie iscritte al concorso”.

A giudicare i lavori, la giuria presieduta da Elisabetta Ricci, che è stata coadiuvata dal membro esperto in materia paesistico-ambientale, l’architetto Alessandra Rotta, nonché da Anna Maria Traversaro, Massimo Di Mauro, Ettore Tubino, Cristiano Pugno e Germano Canessa (membri del Gruppo Fotografico ‘Dietro A Un Vetro’). Dopo un’attenta valutazione, è stata effettuata una selezione di trenta scatti, che sono stati esposti in mostra, quindi si sono decretate le opere vincitrici.

Primo premio a Marco Zurla, con lo scatto ‘Molini di Triora’ (foto a fianco); secondo a Mario Costa, con ‘Castagneto terrazzato’; terzo ex aequo a Dario Riva con ‘Snow in the Vineyard’ e ad Alina Bertolone con ‘Terrazze coltivate’. Menzione speciale a Cecilia Mosconi con ‘Verso il frantoio’.

La premiazione è stata preceduta dall’interessante e partecipata conferenza tenuta dall’architetto Alessandra Rotta. “I muri a secco – ricorda – sono parte integrante del paesaggio rurale e fanno parte di una cultura materiale e immateriale estesa risalente a tempi molto antichi, che è stata riconosciuta a novembre 2018 dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Ogni muro è espressione del luogo in cui nasce e delle tecniche costruttive locali. I terrazzamenti che nascono per rendere coltivabili le montagne sono a tal punto parte integrante dell’ambiente e ne diventano un segno distintivo universalmente conosciuto”.

Nella motivazione dell’Unesco si legge: ‘Le strutture a secco sono sempre fatte in perfetta armonia con l’ambiente e la tecnica esemplifica una relazione armoniosa fra l’uomo e la natura. La pratica viene trasmessa principalmente attraverso l’applicazione pratica adattata alle particolari condizioni di ogni luogo’. Il muro a secco è stato il primo esempio di manufatto umano ed è presente in tutte le culture del pianeta. Rappresenta, infatti, il primo tentativo di modificare l’ambiente per ricavarne un qualsiasi uso, sia per costruire un riparo che per delimitare un luogo.

Contestualmente al terzo concorso fotografico, si è svolta la quinta edizione del ‘Memorial Dino Gnecco’, un evento dedicato al compianto Dino Gnecco, da sempre anima, coordinatore e memoria storica di San Michele e componente del Comitato dei Sestieri rapallesi. I membri del Gruppo Fotografico Dietro A Un Vetro, che in quanto organizzatori non partecipano al concorso fotografico, hanno ricordato l’amico scomparso esponendo i loro scatti, aderenti al medesimo tema del concorso stesso.

In questo caso, una giuria popolare di duecentocinquanta visitatori/votanti ha decretato il podio, che è risultato così composto: primo classificato Ettore Tubino; secondo classificato Mauro Mele; terzo classificato Anna Traversaro. A premiare sono stati i familiari di Dino Gnecco, la moglie Cecilia e il figlio Davide. Tutte le iniziative si sono svolte anche grazie alla collaborazione dell’Anmig Rapallo – Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, e con il supporto tecnico da parte dello Studio Emmerre di Rapallo.

Il gruppo fotografico ‘Dietro A Un Vetro’ è composto da Alessandro Peirano, Anna Traversaro, Cecilia Zanicchi, Claudia Timmoneri, Ettore Tubino, Francesco de Girolamo, Germano Canessa, Massimo Di Mauro, Miriam Grassi, Monica Lanzi, Rosa Maria Gariti, Viola Vettorello.

Nasce nel 2007 a Rapallo, su iniziativa di tre amici, Massimo Di Mauro, Enrico Ravera e Manuel Zucchini, appassionati fin da giovani al mondo della fotografia. Con il passare del tempo, poi, l’organico è cresciuto, grazie alla partecipazione di altri fotoamatori tigullini, che ne hanno rimpinguato le file. Dal 2015, il gruppo fotografico è confluito nella ProLoco Terraemare di Rapallo, di cui forma la sezione che attiene le arti fotografiche. A partire dal 2016, poi, il gruppo ‘Dietro A Un Vetro’ ha avviato un percorso formativo dedicato ai suoi componenti e volto alla crescita dei singoli e del gruppo. Momenti formativi nei diversi ambiti della fotografia, grazie agli incontri periodici serali e ad uscite sul campo mirate alla verifica e perfezionamento di quanto appreso nelle sessioni teoriche. Dal 2017, con l’uscita dalla ProLoco Terraemare, il gruppo ‘Dietro A Un Vetro’ ha assunto dimensione autonoma. Dal 2018 inizia la collaborazione con i Volontari del Soccorso di Sant’Anna.

Ultimi video

Intervista a Simone Franceschi, vicesindaco della Città Metropolitana: “Nessun fermo ai lavori sull’argine dell’Entella"
"Ancora nessuna ufficialità sulle alternative al depuratore in colmata. Se Chiavari dispone di elementi utili, ce li comunichi”
Chiavari, la variante al Puc divide: opposizione all’attacco, depuratore ancora al centro del dibattito. Silvia Garibaldi abbandona l’aula
“Provvedimento 'illegittimo e irricevibile', errori marchiani che rendono fragile la posizione contraria alla costruzione del depuratore in colmata"

Altri articoli

Tunnel della Val Fontanabuona, entro fine mese Autostrade replicherà al Ministero. Conferenza dei servizi in autunno

Giancarlo Durante, presidente di Confindustria Tigullio: “Noi siamo fiduciosi ma restiamo vigili. Il Tunnel della Val Fontanabuona è un progetto finanziato e il suo iter sta andando avanti"

Tra fede, tradizione e partecipazione Recco celebra la sua patrona, al via la Sagra del Fuoco

È la festa identitaria della città. I Sette Quartieri lanciano un’iniziativa solidale per Gaza con i mascoli in miniatura