Sandro Frera torna a esporre a Chiavari. Venerdì 3 marzo, alle ore 18,30, si apre presso la Galleria Gian Francesco Grasso della Società Economica la sua nuova mostra, dal titolo ‘Le parole dipinte’. L’artista, dopo un corso di disegno di nudo dal vero presso l’Accademia Estiva di Belle Arti di Salisburgo, prosegue da autodidatta lo studio della pittura contemporanea.
“Approfondendo un tema già presente nella sua precedente mostra, qui Sandro Frera riflette sia sul rapporto tra alcune parole e la loro rappresentazione iconografica che sulla pervasività di un linguaggio ormai divenuto nella maggior parte dei casi cacofonia”: così l’Associazione Tecnica Mista, che organizza l’evento.
“In queste ultime opere, in alcuni casi, il significato e il segno delle parole si mescolano e si sovrappongono sulla tela e sulle carte così come si sovrappongono spesso sui muri delle nostre città. In altri le parole, alcune parole vengono, come dire, scavate per rappresentare il potenziale di senso in esse racchiuso. In generale anche e soprattutto in questi lavori, come nei precedenti, il colore si fa segno e il segno colore e ogni parola vocabolario, così che ogni frase, sovrapposta, ripetuta, insistita sfoci in un delirio comunicativo che rappresenta allo stesso tempo la cacofonia e l’inquinamento cui siamo giornalmente sottoposti e il bisogno di senso che tutti noi proviamo”.
Si tratta di una installazione di quarantadue carte dipinte a coppie di parole contrapposte, installazione in cui le diverse coppie si mescolano, si frappongono, si confondono fino a dar vita a un universo visivo composito, variegato, multicentrico.
L’opera ‘Alfabeto’, composta a sua volta da ventisei carte diverse, tende allo stesso obiettivo: l’illustrazione di ventun parole, una per ciascuna lettera dell’alfabeto, è accompagnata da cinque carte che senza alcun significato apparente portano a compimento la definizione di un universo di significato gioioso e in qualche maniera ludico.
Le tele che accompagnano queste due installazioni completano un percorso attraversato da ritmo, colore e segni, elementi che di volta in volta si fanno sentimento e passione oppure distaccata rappresentazione in un riflesso continuo giocato tra la volontà d’essere inteso e l’impossibilità d’esserlo.
La mostra rimarrà aperta fino al 12 marzo e sarà visitabile ogni giorno dalle ore 17 alle ore 19,30.