di ALESSANDRA FONTANA
“Temporaneamente chiuso”, è questa la scritta che compare digitando sulla barra di ricerca di Google quando si cerca “Miniera di Gambatesa”. Eppure questo temporaneamente sembra destinato a diventare definitivamente.
Quello del 2025 sarà infatti il quinto Natale di fila senza trenino e senza appuntamenti e visite pensati per grandi e piccini. La famosissima miniera di Gambatesa in Val Graveglia si è trasformata in museo nel 2001 e, come già sottolineato più volte su questo giornale, ha dovuto affrontare molte sfide nel corso degli anni, arrivando infine alle attuali: il museo, di pertinenza del Parco dell’Aveto, era gestito dalla Ski Mine di Bergamo e, prima che scoppiasse la pandemia, Gambatesa era animata da visite ed eventi.
Numerose famiglie hanno avuto l’opportunità di salire a bordo del trenino e di esplorare il sottosuolo indossando il classico casco giallo, almeno fino a quando, a causa delle restrizioni, il sito ha dovuto affrontare prolungati periodi di inattività, costringendo così il gestore a rinunciare prematuramente. Il tempo di chiusura è stato utilizzato per realizzare altri interventi, ma le settimane si sono trasformate in mesi e poi in anni. Su questa situazione sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni regionali e comunali, nonché il Parco stesso, ma tutto è rimasto in sospeso per lungo, lunghissimo tempo.
Come se non bastasse lo scorso anno la situazione è addirittura peggiorata. L’Ente Parco Aveto aveva indetto una gara per concedere la gestione per un periodo di dieci anni. In questa gara ha partecipato un solo concorrente: Cave di Arzeno, ma l’assegnazione si è allungata fino a quando, a causa di danni causati dal maltempo, la Regione Liguria ha optato per la revoca della procedura e ora di certo rimangono solo queste scoraggianti frasi: “L’attesa conclusione della procedura regionale di gara per l’affidamento in gestione della Miniera, che ne avrebbe consentito la riapertura, non ha avuto buon esito. Pertanto la Miniera permane chiusa fino a data da destinarsi”.