di DANILO SANGUINETI
Portare un cognome pesante ed essere così brava da farlo dimenticare. Ludovica Mantovani è a capo di uno dei progetti che erano più cari al suo grande papà Paolo, il Torneo Ravano. Un’impresa nella quale ha messo una costanza superata solo dalla capacità con la quale lo ha traghettato nel ventunesimo secolo e lo ha restituito alla ribalta nazionale. Che la ultimogenita del presidente più amato nella storia della Sampdoria – artefice di un percorso ineguagliato in Italia a oltre trent’anni dal suo zenit – abbia ereditato in toto i geni ‘vincenti’ del padre lo dicono non solo i risultati raggiunti come presidente della Fondazione Torneo Ravano-Coppa Paolo Mantovani ma anche la sua elezione a presidente del settore femminile della FederCalcio.
Disdegna le cariche onorifiche perché impegnata a fare il meglio che può nei ruoli gestionali. Il Ravano è diventato il torneo scolastico-giovanile più grande d’Europa. Il calcio non è più l’unica disciplina, sotto la sua gestione la manifestazione ha aperto agli altri sport tanto da poter essere considerata una replica neppure troppo in miniatura dei Giochi della Gioventù. La prossima sarà l’edizione numero 38, la 29esima nella quale vi è abbinata la Coppa Paolo Mantovani.
Nel manifesto pubblicato a fine dello scorso anno una dichiarazione di intenti. “La Fondazione sviluppa, favorisce e promuove i valori dello sport con particolare riferimento a quello giovanile e non agonistico nello spirito dell’integrazione, della tolleranza e del rispetto operando congiuntamente all’Ufficio Scolastico Regionale tramite protocollo d’intesa, con il patrocinio della Regione Liguria, del Comune di Genova e della Camera di Commercio.
Dodici Federazioni Sportive a bordo campo veglieranno sui tornei di Calcio Maschile, Calcio Femminile, Basket, Rugby, Volley, Ciclismo, Scherma, Atletica Leggera, Pallanuoto, Vela, Canottaggio, Tennis e Hockey. Nel proporre ai bambini di 3a, 4a e 5a elementare un’ampia scelta di sport di squadra, le classi saranno sempre più impegnate in Laboratori Edutainment grazie ai nostri partner che veicolano valori e insegnamenti ai piccoli protagonisti con l’aiuto di ottanta maturandi degli Istituti Genovesi, che da anni grazie al progetto PCTO, promosso dalla Camera di Commercio di Genova, si impegnano in un percorso formativo a 360°. I rapporti di collaborazione della Fondazione Torneo Ravano con il mondo aziendale costituiscono quindi il riconoscimento dell’influenza sull’educazione sportiva dei bambini e delle loro famiglie, e delle importanti risorse che ciò può comportare per la loro crescita. Per la nostra Fondazione la Corporate Social Responsibility consiste nel tutelare i diritti dei bambini stringendo collaborazioni efficaci tanto con le Istituzioni, quanto con la business community, al fine di promuovere l’attività motoria nella scuola primaria”.
Siamo ben oltre la competizione calcistica giovanile delle origini. La visione è assai più ampia e sta producendo effetti importanti. Ludovica non si cura delle apparenze, con lei si va dritti al sodo: “Non vedo l’ora di aprire il sipario sulla edizione 2023, quella del pieno rilancio del Torneo. La precedente, quella della ripartenza, è stata condizionata dal clima di incertezza legato al fatto che uscivamo da due anni durissimi, con pandemia e annessi… Nel 2022 si è lavorato per il ritorno alla normalità. Abbiamo rischiato perché non sapevamo, la scorsa primavera, se i protocolli sanitari sarebbero diventati di nuovo stringenti e avremmo avuto dei problemi. Invece è stata una bellissima edizione, un po’ più ‘misurata’ negli eventi e nei numeri”.
Oggi invece il Ravano torna a spiegare le ali e anche i numeri si fanno interessanti. “Le cifre su iscrizioni ed eventi ufficiali verranno ufficializzate il 20 aprile durante la presentazione ufficiale che si terrà al Palazzo Ducale nella Sala del Minor Consiglio. Posso solo dire che siamo molto soddisfatti perché hanno tutti risposto in modo positivo e che rivedremo e applaudiremo migliaia di bambine e bambini in competizione”.

Una timoniera (termine sino a un certo punto figurato dato che l’edizione sarà caratterizzata dall’abbinamento con il gran finale della Ocean Race, la regata transoceanica) del Ravano ha negli anni riscosso il generale apprezzamento. E gli elogi non si sono limitati ai discorsi. Dal 2019 è a capo della Divisione Calcio Femminile della Figc. Ottenendo anche qui risultati come minimo lusinghieri. Dalla Nazionale alle squadre di club il calcio in rosa ha acquisito una rilevanza e conseguito vittorie che solo un decennio fa sarebbe stato follia immaginare.
Il presidente Mantovani non se ne arroga il merito anche se c’è molto del suo metodico lavoro dietro. “È vero, il settore femminile sta vivendo un momento che definire positivo è dire poco, è in crescita e deve continuare così, c’è ancora tanto da fare”. Che toccasse a lei questo ruolo era scritto da tempo: la guida della Federazione Femminile come conseguenza del Ravano a sua volta diventato 25 anni fa la sua creatura perché…: “Una lettera inviata da una bambina a mio padre (‘Perché anche io non posso giocare nel Torneo?’) che ne fu molto colpito, aprì alle bambine le porte della manifestazione. E penso che quanto fatto come continuatrice della sua opera abbia influito nella scelta della Federazione. Ne sono felice perché grazie a questa catena di eventi oggi abbiamo centinaia di bambine che giocano a calcio”. E che possono sognare come i maschietti di diventare un giorno delle star. “Questo è un anno importante perché segna il passaggio al professionismo anche per le calciatrici. È un’accelerazione che abbiamo fortemente voluto perché riguarda in primo luogo la tutela delle atlete”.
La manager Mantovani provvede alle grandi ma la signora Ludovica ha nel cuore le piccoline: “Rimanere a contatto con le più piccole è la mia preoccupazione principale e la cura della Federazione Gioco Calcio. Essenziale rendere il calcio accessibile abbattendo qualsiasi tipo di stereotipo. Non esito a indicare come modello quello che abbiamo creato a Genova grazie anche al lavoro fatto con le scuole e alla sinergia con le istituzioni. Abbiamo sfondato ‘il soffitto di vetro’; era assurdo che proprio il calcio, lo sport più popolare e praticato, fosse rimasto indietro rispetto ad altri sport”.
Oggi siamo vicini almeno all’uguaglianza formale, in attesa di quella sostanziale. “L’importante è capire che alle bambine piace giocare a calcio. Si tratta di lavorare per loro, di darle pari diritti e pari opportunità”. Ha mantenuto fede alla volontà paterna e allo stesso tempo ha applicato le sue idee e perseguito i suoi risultati. Riesce solo a pochi. “Era importante tenere in vita il Ravano perché lui ci teneva. Forse il miglior modo per ricordarlo”. Perché dietro si intravedono il sogno di quei colori, della maglia blucerchiata. “Ora è una fondazione autonoma ma la società Sampdoria ci è sempre comunque vicina. Certo ora è assai cambiato, si è esteso ad altri sport, è un evento per la città di Genova e per tutti i bambini e le bambine che vogliono partecipare. Cammina con le sue gambe”. Perché come ‘trainer’ ha sempre un Mantovani.
PROGRAMMA RAVANO 2023
Aprile – Maggio. Organizzazione delle Prefasi Provinciali in collaborazione con i Comitati Regionali in tutta la Liguria e basso Piemonte.
Kit Day (data e venue da definire). Presentazione 38° Torneo Ravano – 29° Coppa Paolo Mantovani. Pubblicazione del calendario dei tornei. Consegna del Premio Multisport. Consegna Kit da gioco alle scuole. Networking Cocktail.
Da lunedì 15 a giovedì 25 maggio (week-end chiusi). Le scuole genovesi si ritroveranno alla Fiera di Genova nello scenografico Padiglione Jean Nouvel.
Giovedì 25 maggio in programma le finalissime con l’arrivo dei vincitori di ogni Prefase.