di DANILO SANGUINETI
Nessun gatto è un’isola. Neppure i loro padroni lo sono. Una questione privata diventa un’opportunità inaspettata.
Un tigrato ibrido di undici anni, di nome Penny – abituato a stare nel giardino di casa, mascotte dell’isolato, socievole (pure troppo), abituato a uscire la notte per andare a battagliare con i randagi della zona, in una specie di fight club felino che esclude i bipedi – insomma il nostro Penny, mister Hyde nella notte e pacioccone Doctor Jekyll al giorno, abituato a rientrare con svizzera scrupolosità alle luci dell’alba per ricevere la colazione, una mattina non compare. Padroni affranti, ricerca nei soliti posti nel mezzo chilometro quadrato dove da sempre si aggira, nessuna traccia, zero notizie da chi lo conosce, ossia chiunque nel quartiere.
Non è un aristogatto – ha solo un fratello blasè che lo ha abbandonato da giovanetto e se n’è andato di casa assieme alla mamma – è un tipo tosto, non è un pantofolaio, è comunque un abitudinario.
Dove è finito? Scatta la solita trafila. I padroni appendono ovunque i ‘wanted’ fatti in casa con sua foto e numeri di cellulare da chiamare. Quello che non sanno è che nel frattempo si è messo in moto un apparato che per estensione ed efficacia si fa un baffo (è proprio il caso di dirlo) dei vari servizi informativi. Altro che Cia! Una ragazzina, vicina di casa della famiglia proprietaria, annota i numeri dei manifesti e chiama i proprietari perché sulla pagina Facebook della sezione Tigullio della Lida (Lega Italiana per i Diritti dell’Animale) ha notato un video di un gatto che assomiglia molto a Penny. Lo ha caricato sul social network un ragazzo che la sera prima lo ha notato, sperso ma confidente, aggirarsi fuori di un supermercato. Lo ha accompagnato per molti minuti, non lo ha portato a casa solo perché la sua genitrice è allergica ai felini. Ma ha messo il suo numero ed appena chiamato dai proprietari, dà indicazioni dettagliate sul percorso e dove lo ha visto aggirarsi.
Da lì in poi c’è l’effetto valanga. Su Facebook si moltiplicano le conferme, la padrona di Penny viene praticamente teleguidata sulle sue tracce. Si viene a sapere che è stato rifocillato dalle maestre del vicino asilo che gli hanno portato un piattino di acqua e biscotti in strada. Un commesso del supermercato è decisivo per stringere il cerchio. Lo ha sentito miagolare nel parcheggio sotterraneo privato di pertinenza del negozio. Apre i cancelli e finalmente il ricongiungimento tra Penny e la sua famiglia (diciamo chiaro: i gatti non hanno padroni) avviene tra il tripudio degli astanti. Una catena di Sant’Antonio senza secondi fini, solo la solidarietà di chi sente che loro sono i nostri fratelli minori. Non ci sono primati e primati solo esseri viventi che hanno eguali diritti.
Gongola come le accade ogni volta che ha risolto un caso, dato in affido un orfanello, ritrovato un vagabondo, Anna Bruzzone, presidente della sezione Tigullio di Lida, che rispecchia in pieno l’energia inesauribile e la capacità di entrare in sintonia con i protetti dell’intera associazione. Ride.
“Mai prendere sottogamba noi gattari e cinofili, animalisti integrali ma non integralisti. Sono contenta che questa storia dimostri come la nostra rete funzione a pieno ritmo h24, sette giorni a settimana. Siamo nati nell’agosto del 2009, siamo regolarmente iscritti all’albo delle Onlus della regione Liguria con codice PA-GE-006-2010 con codice fiscale 90057990104. Abbiamo le nostre guardie zoofile, munite di regolare decreto ministeriale, che operano sul territorio”.
Anna, un ciclone biondo che sprizza simpatia e che spazza via ogni stereotipo sull’animalista fanatica e arcigna, aggiunge: “Di questa associazione fanno parte tutte quelle persone che hanno sempre messo al primo posto gli interessi degli animali e la loro salvaguardia. Non c’è niente che possa distoglierci da quello che è il nostro scopo: salvare, proteggere, curare, amare e restituire dignità a tutti quei pelosi che non hanno la possibilità di difendersi e che non hanno mai conosciuto l’amore che un vero essere umano, degno di questo nome, sa donare! Non vogliamo riconoscimenti o ringraziamenti. Meglio le donazioni. Abbiamo un conto corrente postale: numero 6227718. IBAN IT57Y0760101400000006227718”.
Anna Bruzzone e i suoi sabato 19 dicembre saranno in piazza Matteotti con un banchetto per raccogliere fondi dalle ore 10 alle ore 19. Gli amici di Penny ci saranno. Er fusto della Rotonda li ha incaricati di versare un congruo indennizzo (in scatolette e altre prelibatezze) all’associazione non solo benemerita ma pure efficiente come solo i club privati in questo paese sanno essere, purtroppo. Il quadrupede che viene dalla strada (e che per un po’ non ci vuole tornare – picari è bello ma mammoni è meglio) concorda che quello della Lida sia l’unico tipo di comunismo che funziona sul piano pratico. Perché redistribuisce i sentimenti.
