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Giovedì 23 ottobre 2025 - Numero 397

L’Entella, per la terza volta nella sua storia, è in Serie B

Voglio ringraziare tutti coloro, e sono centinaia, che in questi giorni mi hanno chiamato da Chiavari, dal resto della Liguria, a partire dal Governatore Marco Bucci, e da tutta l’Italia. Non ho sentito, e me ne dispiace, l’Amministrazione Comunale
Anche la Regione Liguria ha reso omaggio alla promozione in Serie B dell'Entella
Anche la Regione Liguria ha reso omaggio alla promozione in Serie B dell'Entella
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di ANTONIO GOZZI

Esattamente 18 anni fa Stefano Risaliti venne a cercarmi alla Colmata dove mi occupavo un po’ di calcio giovanile. Allora l’Entella era divisa in due parti distinte e non dialoganti: al Comunale la prima squadra sotto le insegne della Virtus Entella, alla Colmata l’Ac. Entella Settore Giovanile e scolastico dove sotto la guida di AlvisiCominiBaveni ed altri crescevano le leve giovanili dai pulcini fino agli allievi. Mio figlio Augusto giocava lì ed io, come tanti papà, lo seguivo con passione e attenzione.

Risaliti mi chiese di aiutarlo nella gestione della Virtus Entella e mi propose la vice-presidenza della società. Accettai e alla fine di quel campionato di Eccellenza entrai ufficialmente negli organi della società.

Dovevamo preparare il campionato 2007-2008. La squadra andò in ritiro in Trentino sotto la guida di mister Celestini ma ben presto sorsero dissidi, di cui non capivo neanche bene la natura, tra Risaliti, che allora faceva il Dg, il presidente Vallarino e il mister Celestini. A una settimana dall’inizio del campionato la situazione precipitò e Risaliti, che era allora il vero dominus del club, decise di esonerare Celestini, e visto che il presidente Vallarino non lo voleva fare chiese di farlo a me. Convocai Celestini in sede e gli dissi che la sua avventura con la Virtus finiva lì e il mister quasi esterrefatto, perché anche lui non capiva cosa stesse succedendo in società e non sapeva neanche bene che ruolo io avessi, prese atto e se ne andò.

Fu un pomeriggio molto difficile perché quando la voce dell’esonero si diffuse il presidente Vallarino dette le dimissioni, molti tifosi ultras fecero casino intorno al Comunale e io mi ritrovai presidente senza sapere bene il perché e con nessuna esperienza di calcio. Affidai la squadra a Delio Lagomarsino in attesa di trovare un nuovo mister.

La squadra si ammutinò perché voleva Celestini e salì in sede per parlarmi. Ricevetti i ragazzi che mi dissero che se ne volevano andare. Senza pensarci troppo dissi “per chi se ne vuole andare là c’è la porta”. Se ne andò solo un giocatore. Chiamai il Secolo XIX e dissi a Mimmo Marchigiani la frase poi passata alla storia: “L’Entella è in buone mani”. Incoscienza totale.

L’avventura era incominciata.

E dopo 18 anni siamo ancora qui. Partiti nel 2007 dall’Eccellenza, per la terza volta ce ne andiamo in Serie B. Nei dodici anni che vanno dal 2014, anno del Centenario e della prima salita nella serie cadetta al prossimo campionato 2025-2026, l’Entella avrà disputato 7 campionati di serie B. Non male per un piccolo club di una cittadina di soli 27mila abitanti.

In questi giorni ho spesso ricordato Nereo Rocco, grande icona del calcio italiano, che quando gli chiedevano in cosa consistesse il mestiere di allenatore diceva “faccio il pastore di tori”.

Gestire uomini rimane anche nel calcio la missione più difficile, e lui aveva trovato le parole giuste per descriverla.

Oggi l’Entella festeggia la sua terza promozione in Serie B a coronamento di una stagione straordinaria, da numeri mai visti. Voglio ringraziare chi ha saputo guidare la risalita e riportare il nostro club in una dimensione calcistica che, tenuto conto delle nostre latitudini, sa di vero e proprio miracolo sportivo. 

Innanzitutto il nostro storico gruppo dirigente: Matteo MatteazziMatteo SuperbiDaniele RossoManuel Montali e tutti i loro collaboratori; sono un autentico valore aggiunto per serietà, competenza, esperienza e dedizione alla causa. Mi seguono fin dall’inizio e ho fatto bene a confermare loro la mia fiducia anche quando sentivo nei loro confronti critiche ingiuste. 7 anni in Serie B negli ultimi 12 sono merito loro e lo voglio ricordare a tutti.

A loro si sono affiancati quest’anno due giovani, Augusto Gozzi e Orazio Dell’Aversana, entrambi cresciuti nelle giovanili dell’Entella. Si sono occupati della direzione della società come rappresentanti della proprietà e lo hanno fatto con criteri manageriali, intuizioni vincenti, passione ed entusiasmo tipici dei giovani. I risultati si sono visti e di ciò sono molto orgoglioso perché stanno costruendo il futuro e con loro abbiamo garantito continuità al Club.

Voglio ringraziare mister Gallo che è un altro grande protagonista di questa impresa sportiva. Gallo ha mostrato doti importanti sul campo ma anche nella gestione del gruppo evidenziando con il suo vice Chiappara e tutto il suo staff professionalità, equilibrio e quei valori morali che rappresentano il dna del nostro club.

I valori morali, la tenacia, la straordinaria tenuta mentale, l’attaccamento appassionato alla maglia, la voglia di vincere sempre e comunque sono le caratteristiche e le doti che mi hanno fatto innamorare pazzamente di questa squadra.

Ho voluto bene ovviamente a tutte le squadre della mia lunga gestione; ho voluto un bene particolare naturalmente alle squadre che hanno portato il club in Serie B. Ma di quelli di quest’anno mi sono invaghito perché ho visto in loro quello che io sogno debba essere una squadra: gente che si vuole bene, che si stima, che si aiuta e che ha in testa l’obbiettivo da raggiungere. E lo fa in silenzio, senza frasi altisonanti, ma con la tenacia e l’onore dei veri combattenti.

Voglio ringraziare gli invisibili, quelli che tutti i giorni lavorano in sede e a Leivi e al Comunale. È bello sapere di poter contare su un team efficiente e affiatato e che ci viene ammirato da tutti.

Naturalmente voglio ringraziare anche i nostri tifosi, della Tribuna, dei Distinti e della gradinata Sud, che ci seguono con passione e sacrificio e che spesso hanno accompagnato la squadra in lunghe trasferte.

E voglio ringraziare gli sponsor che grazie al prezioso lavoro di Matteo Gerboni quest’anno sono tornati a crescere e ai quali abbiamo dato la grande soddisfazione di aumentare la visibilità essendo associati a un brand e a colori vincenti.

Voglio ringraziare tutti coloro, e sono centinaia, che in questi giorni mi hanno chiamato da Chiavari, dal resto della Liguria, a partire dal Governatore Marco Bucci, e da tutta l’Italia. Non ho sentito, e me ne dispiace, l’Amministrazione Comunale. Nessuno di loro ha sentito la necessità o il piacere di rivolgermi un saluto e un apprezzamento. Forse sono impegnati in cose più importanti, o forse non sono capaci di riconoscere le cose veramente importanti. L’Entella in B porta il nome di Chiavari in tutta Italia, ed è per la città uno spot fantastico.

Lasciamo la Lega di C con un enorme ringraziamento e con grande considerazione per il suo presidente Matteo Marani che sta facendo un lavoro eccezionale per la categoria. Marani insieme al presidente federale Gabriele Gravina ci hanno fatto l’onore di essere con noi all’inaugurazione dell’asilo nido dei Diavoletti, il primo asilo nido sostenuto in Italia da una squadra di calcio.

L’iniziativa dell’asilo ed il successo che ha avuto, al punto che si è reso subito evidente come ci vorrebbero molti posti in più di quelli che al momento la struttura può offrire alle famiglie chiavaresi, ci conferma che il calcio che facciamo è anche una grande operazione sociale; per questo continueremo a sostenere i nostri valori di etica, altruismo, lavoro di squadra, vicinanza al territorio, attenzione ai giovani e alle famiglie.

Grazie Entella, perché esisti e per quello che sei!

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