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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Lavagna, partita la missione di recupero della casa dell’Orto della Carità: un progetto ambizioso

Si punta a mantenere il valore storico dell’immobile e al tempo stesso renderlo più funzionale ad ospitare le attività educative
Missione recupero della casa dell’Orto della Carità: un progetto ambizioso
Missione recupero della casa dell’Orto della Carità: un progetto ambizioso
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di ALESSANDRA FONTANA

Missione recupero della casa dell’Orto della Carità. Un progetto ambizioso che prevede il recupero e la ristrutturazione dell’antico rudere che sorge nell’area dove l’associazione svolge le sue attività educative sulla piana dell’Entella a Lavagna per farlo diventare un centro di aggregazione e di accoglienza aperto a tutti i giovani e le associazioni del territorio.

Qualche passo in avanti è stato fatto nelle scorse settimane. L’edificio storico, infatti, è stato oggetto di un sopralluogo da parte della Soprintendenza per i beni culturali che sta affiancando l’associazione “L’Avventura della Carità” nel complesso intervento di recupero della struttura per farla diventare uno spazio destinato all’aggregazione per i giovani del territorio.

Era presente l’architetto Danilo Cafferata, funzionario locale della Soprintendenza, accompagnato dall’architetto progettista Enrico De Carlo e da alcuni soci dell’associazione che fa riferimento alla realtà dell’Operazione Mato Grosso

Durante la visita sono stati approfonditi e definiti alcuni aspetti concreti legati al progetto di recupero che punta a mantenere il valore storico dell’immobile e al tempo stesso renderlo più funzionale ad ospitare le attività educative dell’associazione di volontariato.

Nelle prossime settimane dovrebbero iniziare i primi interventi che partiranno dalla messa in sicurezza strutturale dell’edificio. “Ringraziamo davvero di cuore l’architetto Cafferata e la Soprintendenza per la disponibilità e l’ascolto che ci ha dedicato – commenta Daniele Vescovini, uno dei responsabili dell’associazione “L’Avventura della Carità – sappiamo che non sarà un percorso semplice ma con il sostegno e l’impegno di tutti riusciremo a realizzare questo sogno grande. Quello di oggi è un primo ma importante passo in questa direzione”.

Nel frattempo continua la raccolta firme per sostenere la candidatura della “casa” dell’Orto della Carità al FAI (si può votare a questo link: https://bit.ly/41shzh8). Da alcune settimane le ACLI provinciali di Chiavari hanno dato il loro sostegno all’iniziativa: negli uffici di Chiavari in corso Assarotti sarà possibile sottoscrivere l’adesione alla campagna promossa dal Fondo Ambiente Italiano. L’adesione si può dare anche attraverso la sottoscrizione online e non esclude il sostegno anche ad altri progetti candidati per il territorio del Levante.

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