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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

L’America verso il voto: un ciclo di tre incontri con esperti organizzato da ‘Piazza Levante’

L’iniziativa, ospitata dalla Società Economica di Chiavari presso la Sala Ghio Schiffini, è realizzata in collaborazione con Matteo Muzio, giornalista della piattaforma ‘Jefferson’
Donald Trump e Joe Biden sfidanti anche alle elezioni del 2024
Donald Trump e Joe Biden sfidanti anche alle elezioni del 2024
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di ALBERTO BRUZZONE

La minaccia delle fake news sulla campagna elettorale, gli Stati Uniti nel contesto internazionale e gli equilibri mondiali, l’economia e i dazi: questi temi saranno oggetto di tre incontri raggruppati nel ciclo ‘Verso le presidenziali Usa’. Lo organizza ‘Piazza Levante’, potendo contare sulla ospitalità della Società Economica di Chiavari. A curare interventi e ospiti è Matteo Muzio, giornalista esperto di America e fondatore della piattaforma ‘Jefferson’ che da oltre un anno ha instaurato un bel rapporto di collaborazione anche con ‘Piazza Levante’.

Non ci toccherà direttamente questo voto, nel senso che non saremo chiamati a queste urne il prossimo 5 novembre, ma l’elezione del presidente americano da sempre ha ricadute su ogni situazione internazionale, ed ecco perché, comunque, questo argomento riguarda noi e riguarda tutti. Giusto quindi dar spazio alle voci e agli esperti.

Matteo Muzio, di volta in volta, inviterà personaggi di livello nazionale a parlare alla platea chiavarese. Il primo incontro è intitolato ‘Tra realtà e fake news’ ed è fissato per venerdì 22 marzo, alle ore 18, presso la Sala Ghio Schiffini di via Ravaschieri, a ingresso libero. Intervengono Valentina Clemente, giornalista di Sky Tg24, e Gianluca Lo Nostro de ‘Il Giornale’.

“Poi, ad aprile apriremo un focus sull’America e sul mondo, mentre a maggio si parlerà di economia e dazi – spiega Muzio – Quanto al primo incontro, c’è il timore da ogni parte di come questa campagna elettorale verso le votazioni del prossimo 5 novembre sarà funestata dalle fake news. Ne abbiamo già potuto avere un assaggio: la foto falsa di Donald Trump con un gruppo di afroamericani e il falso audio di Joe Biden che prima del voto in New Hampshire dice di non partecipare alle primarie dei democratici. D’altra parte, anche per questa tornata elettorale del 2024 ci sarà una prima volta: il debutto dell’intelligenza artificiale nella campagna elettorale. Esattamente come quelle del 2004 erano state le prime elezioni con Internet e quelle del 2008 erano state le prime elezioni con i social network”.

Oramai è ufficiale: a sfidarsi saranno, ancora una volta, Joe Biden, presidente democratico uscente, e Donald Trump, lo sfidante del Partito Repubblicano e già presidente dal 2016 al 2020. “Trump – prosegue Muzio – se la sente molto in tasca, forte di alcuni sondaggi. Ma in America siamo abituati ai ribaltoni, basta ricordare il caso di Hillary Clinton. E poi mancano moltissimi mesi di campagna elettorale. Biden ci arriva con il vento in poppa, perché l’economia sta andando bene e l’occupazione è molto alta, ma serve la fiducia dei consumatori, che si misura con i prezzi al supermercato e non sui giornali specializzati in economia”.

Secondo Muzio, “saranno elezioni più a non perdere che a vincere. L’ultima tornata, ci fu un’affluenza molto alta. Io credo che i due candidati dovranno badare a non perdere pezzi: per Biden i progressisti, arrabbiati per il sostegno degli Stati Uniti a Israele; per Trump i moderati, anche perché non sta facendo nessuna strategia per loro. Però, andare alle elezioni con l’appoggio solamente degli estremisti, può diventare un rischio. Gli indecisi? Ci sono sempre, ma nel 2020 erano molto pochi. Questa è un’elezione molto polarizzata”.

Che cosa succederà dopo il 5 novembre? “Se vincerà Trump, è molto possibile una cessazione del sostegno all’Ucraina. Anche per questo Biden sta cercando di mandare più aiuti possibili. Ritengo invece eccessivo lo scenario secondo cui gli Stati Uniti uscirebbero dalla Nato. Servono i due terzi dei consensi al Senato e i fedelissimi trumpiani non sono così tanti. Quanto a Biden, lui arriva dalla politica fatta in epoca di guerra fredda. Quindi, un alleato lo è sempre e comunque. Certi paesi sono alleati e punto. Compresa l’Italia, anche se c’è un governo di cui magari non si condividono molte idee. Così interpreterei il bacio di Biden alla Meloni: l’importante per il presidente americano è che l’Italia rimanga dentro un contesto internazionale ben preciso. E così anche il governo Meloni sta facendo”.

Ospiti del primo incontro, si diceva, saranno i giornalisti Valentina Clemente e Gianluca Lo Nostro. La prima, giornalista professionista, è redattrice e anchor a Sky Tg24. Studia a Padova, UCLA, Washington e Roma. Durante il secondo mandato di George W. Bush lavora all’American Enterprise Institute con Radek Sikorski e Emanuele Ottolenghi. Nel 2010 collabora al documentario ‘Nine days that changed the world’, curato da Newt e Callista Gingrich. Ha collaborato con Sky News e Al Jazeera English. Da sempre appassionata di politica e cultura americana, su Sky Tg24 realizza il podcast ‘9/11 stories’ e settimanalmente cura la rubrica ‘Usa Weekly News’. Il suo motto è ‘Hold on tight to your dreams’, letto su una sfera di cristallo (che ancora conserva) nell’estate del 2001, durante il suo primo viaggio negli Stati Uniti. È autrice del libro ‘Biden Primo Tempo: Viaggio tra speranze e contraddizioni di un Paese chiamato America’.

Il secondo, invece, scrive di economia e finanza sul quotidiano ‘Il Giornale’, dove lavora nella redazione web. Si è occupato a lungo di Stati Uniti, partecipando alla fondazione del portale ‘Jefferson – Lettere sull’America’. Ha creato il podcast ‘Elezioni Usa 2020’ e ha collaborato con il quotidiano ‘Il Messaggero Veneto’ e con il portale di politica internazionale ‘InsideOver’.

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