Parole d’ordine? Innovazione ed entusiasmo. Per la prima basta farsi un giro tra lettini e ombrelloni della ‘Spiaggetta Beach Club’, per la seconda chiacchierare con Graziano Bruschi, titolare della spiaggia libera attrezzata a pochi metri dal porto turistico di Chiavari. L’incontro che gli cambia la vita è quello con Matteo Campodonico, fondatore di Wyscout e giovane imprenditore in grado di vedere autostrade dove altri scorgono solo sentieri.
“Siamo entrati in contatto grazie a Daniele Parma fondatore de ‘La Ricolla’, azienda che produce vino e della quale è socio mio figlio Leonardo. Ci siamo incontrati per parlare di startup, poi…”
Scatta subito il feeling giusto, i due parlano la stessa lingua e all’orizzonte compare un’opportunità con vista mare. Troppo bella per lasciarsela scappare. E così Bruschi, 55 anni, decide di lasciare il suo posto da dirigente e socio di un gruppo di fondi di private equity con sede in Lombardia. “Non ci ho pensato un attimo, questa per me è stata una boccata d’ossigeno dopo anni in giro per il mondo: facevo 200mila chilometri all’anno in auto, ne ho fuse tre, non vedevo l’ora di cominciare qui, finalmente a casa mia”. Dal 25 aprile il progetto è realtà, con il Parco Acquatico che dalla prossima settimana renderà il tutto ancora più impegnativo e divertente con il suo percorso di scivoli da adrenalina pura.
“La giornata comincia con l’acquisto della focaccia alle 7, un rito. La prima cosa che faccio quando arrivo alla Spiaggetta? Guardare l’orizzonte, uno spettacolo. Poi si aprono gli ombrelloni e si avvia la musica: in ufficio non potevo ascoltarla, dovevo accontentarmi della radio in auto, ma questa è tutta un’altra cosa”.
Le giornate finiscono quando tramonta il sole, a volte anche a tarda notte se c’è qualche evento. Rispetto alla vita da dirigente, però, c’è una nuova ossessione che dietro la scrivania non incuteva timori: “Il meteo, davvero una schiavitù”.
Alla Spiaggetta Beach Club ci sono tante idee e innovazione. Le bici d’acqua arrivano dal Veneto, sono il frutto dello studio di un ingegnere e sono da provare più che da spiegare. La formula ‘pranzo e lettino a dieci euro’ è la più bella risposta alla triste pausa con il panino preparato a casa e divorato davanti al pc. E poi c’è pure qualche cabina, da condividere come fosse il car sharing, “anche perché qui tutti si conoscono”. Non poteva mancare uno spazio per l’attività fisica: i corsi di yoga, crossFit ed acquagym animeranno l’estate, la collaborazione con il beach soccer adiacente concederà ulteriori opportunità di svago. Insomma, lavoro e divertimento. Tredici persone a rendere un gioiellino questo spazio di costa “ispirato al Sud della Francia e alla Versilia” con investimenti già attuati e altri in calendario: “La prossima stagione potremmo pensare di rinnovare gli ombrelloni”. I bagnini sono tutti pallanuotisti, una garanzia. Alla Spiaggetta si suda e ci si tiene in contatto con moderni walkie-talkie, mentre l’ora della siesta si avvicina. La gestione dell’area cucina e sala è affidata ai Vaccarezza, fondatori di una casa famiglia con 8 ragazzi: tre di loro lavorano proprio nella spiaggia rendendo ancora più bello questo posto. Storie di integrazione come quella di Nori, marocchino che tutti conoscono e apprezzano.
E a fine settembre, che si fa? “L’elioterapia ci consentirebbe di rimanere aperti dieci mesi all’anno, sarebbe bello se tutti garantissero un servizio anche oltre la stagione estiva, vedremo”.
‘La Spiaggetta Beach Club’ è appena nata ma ha obiettivi da grande.
DANIELE RONCAGLIOLO