di DANILO SANGUINETI
Prima li sorvegliava, adesso li accudisce. Sono le due vite del comandante – perché, sebbene in pensione da un quadriennio, per la gente del Tigullio era e resta uno stimato capo della Polstrada – Ruggero Ferri, che ha deciso non di godersi il riposo e di continuare a stare in mezzo alla gente, anche se con una diversa veste.
Smessa nel 2016 la divisa della Polizia – carriera quarantennale, arrivato a Chiavari nel 1989, dal 1994 comandante del locale distaccamento della Polstrada – ha assunto il ruolo di anfitrione nel bed and breakfast ‘4U’ situato ai piedi della collina di Leivi.
Non ha incontrato soverchie difficoltà nel mutare personaggio se si ricorda che per svariate edizioni il comandante Ferri è stata una delle star del tradizionale spettacolo di beneficenza a favore del Villaggio del Ragazzo di don Nando Negri che vede rappresentanti della politica locale e nazionale oltre a esponenti della magistratura e forze dell’ordine improvvisarsi attori per una serata al Teatro Cantero.
Ruggero Ferri, vero animale da palcoscenico, palesava un senso del ritmo e della battuta invidiato da moltissimi colleghi. E la sua verve permane nel nuovo impegno: un’idea maturata nel tempo assieme alla consorte, quella di recuperare il vecchio capannone che ospitava un cantiere navale all’imbocco della salita di San Terenziano e trasformarlo in un bed and breakfast ultramoderno nella concezione e molto ma molto originale nel decò, una palazzina postmoderna che racchiude una specialissima hospitality che invoglia a passare un weekend o anche solo una giornata differenti.
Infatti nella sua azienda collocata in via XXV Aprile 8, comune di Leivi, c’è una lista ricca di memorabilia, da autentici reperti storici a chicche del modernariato spinto. In questo bric-a-brac cronologico spicca l’intero corpo di una bomba della Seconda Guerra Mondiale, un mostro da 500 libbre (quasi 250 kg) sganciata da un B24 Liberator, un ordigno che riempito di tritolo poteva radere al suolo un intero caseggiato.
Fa parte di una collezione che Ferri ha messo insieme in decenni di maniacale ricerca di oggetti unici e rari e che ha voluto mettere a disposizione degli ospiti del suo bed and breakfast. Osservare da vicino un simile strumento di morte fa fare un salto nella memoria collettiva.
Questa bomba apparteneva a un aereo dello stormo da bombardamento che si avventò sul ponte dell’Entella il 12 maggio 1944. Qui Ferri torna ‘comandante’ a tutti gli effetti e si lancia in una minuziosa ricostruzione di quegli eventi sanguinosi: “Ho persino scritto a Washington per avere una conferma dei dati raccolti in loco. All’archivio dell’USAAF, l’aviazione militare americana, son stati gentilissimi, mi hanno fornito la conferma che quella che possedevo era un pezzo dello stock sganciato sul ponte ferroviario di Chiavari da un gruppo di bombardieri partito dalla Puglia e che doveva colpire Fidenza, trovò il bersaglio coperto da foschia e virò sull’obiettivo secondario. Questa era una delle poche bombe sganciate che non deflagrarono a contatto con il suolo. Disseppellita, venne svuotata della carica detonante e dell’esplosivo”.
Per fortuna e per pareggiare i conti con l’altra metà del cielo nel campionario della memoria trovano spazio anche oggetti di uso civile come la targa del primo intercity Milano-Sestri Levante, un’insegna della Fiumana Bella, la disciolta linea di autobus provinciali, diversi stemmi di negozi e uffici stranieri, e un campionario completo di telefoni pubblici, comprensivo dei primi a rotore e funzionante a gettoni. Cose che agli under 30 sembrano insolite e datate quanto i treni a vapore e le auto con avviamento a manovella. “Infatti tenendo presente che la clientela del nostro B&B è composta soprattutto da persone non così avanti nell’età, ho sistemato la collezione nella sala dove si fa colazione”.
Che è poi l’unica in comune nel B&B situato ai piedi della collina di Leivi. “Una cosa al quale io e mia moglie abbiamo pensato sin dal primo momento, era quella di garantire alle tre famiglie o coppie che soggiornano nei nostri alloggi la totale indipendenza. I tre slot possiedono ingresso indipendente e possono contenere in totale dodici persone”.
Un accorgimento che oggi si rivela provvidenziale per ‘4U’ (in inglese si pronuncia For You, ossia Per te). “Avevamo un grande spazio a disposizione – rivela Ferri – perché il sito ospitava un cantiere navale, dismesso da tempo. E l’abbiamo sfruttato integralmente. Con una collocazione strategica, a due passi dal verde e a due passi dal mare – è situato sul limitare del quartiere di Sanpierdicanne, in pratica sul confine tra il comune di Chiavari e quello di Leivi – è la destinazione ottimale per chi vuole trascorrere un soggiorno all’insegna del relax. La costa offre spiagge a due passi dai centri storici mentre l’entroterra immerso nel verde di Leivi offre passeggiate e viste panoramiche. Oltre alle ampie stanze, ciascuna con terrazzino privato e sdraio prendisole, bagno, armadio guardaroba, tavolo, climatizzatore, tv, connessione Wi-Fi, minibar”.
Il ‘4U’ si è guadagnato una meritata fama nel circuito B&B. “Diciamo che stavamo lavorando a buon ritmo. Poi è arrivato marzo e la mazzata del Covid 19. Abbiamo dovuto chiudere per due mesi, quelli nei quali facevamo registrare il tutto esaurito settimana dopo settimana. A maggio abbiamo potuto riaprire, dopo una sanificazione accuratissima, sfruttando il fatto che i tre alloggi indipendenti garantiscono il totale rispetto delle misure precauzionali. Sarà duro andare in pari con quanto abbiamo perso in primavera, non impossibile. Io sono positivo per indole e propositivo per consuetudine lavorativa”.
Ferri era un comandante che si imponeva non per i gradi o la divisa ma con l’esempio e il buon senso. Gli stessi metodi che pratica da borghese. L’unico Alt! che intende intimare è alla crisi, semaforo verde per tutti gli altri.