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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

La residenza per anziani di Uscio intitolata all’amato sindaco Angelo Caprile

L’attuale primo cittadino Giuseppe Garbarino, insieme al vice Attilio Terrile e all’assessore Mauro Ravera hanno avviato le procedure burocratiche
La residenza per anziani di Uscio sarà intitolata all’amato sindaco Angelo Caprile
La residenza per anziani di Uscio sarà intitolata all’amato sindaco Angelo Caprile
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di ROSA CAPPATO

Promosso l’iter per ricordare Angelo Caprile. “Residenza protetta Comm. Angelo Caprile già Sindaco di Uscio”. Saranno queste le parole incise sulla targa, qualora il Prefetto approvi l’iniziativa voluta dall’amministrazione Garbarino. Alla fine dello scorso anno la giunta ha votato all’unanimità una delibera volta all’attribuzione di una nuova denominazione per la residenza protetta per anziani, situata in via Roma 25 e dedicata all’ex sindaco, già Commendatore, Angelo Caprile.

L’attuale sindaco Giuseppe Garbarino, insieme al vice Attilio Terrile e all’assessore Mauro Ravera, hanno così avviato le procedure burocratiche obbligatorie e necessarie per poter apporre una targa sull’edificio della residenza protetta per anziani, tramite l’autorizzazione del Prefetto. Sulla delibera si legge: ‘L’illustrissimo ex-Sindaco Commendator Angelo Caprile, ha dedicato nel corso del suo mandato un costante e produttivo interessamento all’opera pubblica in oggetto, oggi di proprietà dell’Ente sin a far data dall’acquisto del vecchio albergo della Posta, ottenendo il necessario importante finanziamento regionale per la ristrutturazione e la messa in opera di una struttura per anziani, oggi a disposizione per l’intera comunità’.

“Si tratta del sindaco più longevo del nostro paese – riferisce il primo cittadino Giuseppe Garbarino, che ricorda di aver avuto anche lui un parente che ha ricoperto questa carica – Fu eletto dopo la Liberazione. Era lo zio di mio padre, Augusto Garbarino all’epoca appartenente al partito dei Socialisti e comunisti, un commerciante, che faceva il fornaio”. Dopo Augusto fu eletto Caprile, in carica dal ’75 ininterrottamente, poi una tornata persa e di nuovo ancora sullo scranno, sino al ’94, infine venne a mancare.

“Fece moltissimo per il suo paese – prosegue il sindaco – e addirittura andava sino a Roma per chiedere contributi e probabilmente all’epoca tramite Lucifreddi, chiese e ottenne un corposo finanziamento in cambio della promessa di realizzare una strada qui a Uscio: invece ecco la nostra bella piazza, luogo di incontro più importante per la comunità. Caprile ha contribuito in forma sostanziale alla nostra crescita e ha cambiato, migliorandolo, il paese: ha realizzato strade, la piazza della Resistenza, ma anche la sala da ballo e ultima, ma non per questo meno importante, c’è proprio la casa di riposo”.

Erano gli anni della ripresa e lui ci teneva tanto anche a realizzare questa struttura, un fiore all’occhiello ancora oggi. “La comprò – racconta Garbarino – acquistando una parte dell’edificio che custodiva un albergo e ristorante, proprio quello dove fu firmata la resa dai nazifascisti. Insomma si è prodigato senza sosta per il nostro paese, così abbiamo deciso di chiedere il permesso alla Prefettura per dedicargli appunto l’intitolazione della struttura per persone anziane, con l’apposizione di una targa commemorativa. La legge stabilisce che per tale progetto si avviino le procedure per ottenere il nulla osta”.

A dicembre, dopo la delibera si è lanciata questa iniziativa. Ora si attende il decreto del Prefetto, con fiducia. “Abbiamo già chiesto il preventivo per la targa in marmo ad un artigiano – chiude il sindaco – aspettiamo solamente il nullaosta in attesa di questo grande evento, consapevoli che ai cittadini farà piacere, così come lo fa a noi ricordare questo grande uomo”.

In Comune ipotizzano che non dovrebbe essere difficile traguardare il risultato, anche considerando che la zona ove è ubicata la struttura non è soggetta a vincolo paesaggistico. L’amato sindaco Angelo Caprile, nacque ad Uscio il 2 maggio del 1921 e fu eletto per la prima volta il 3 giugno 1951, ad appena trent’anni. La carica verrà ricoperta ininterrottamente sino all’aprile del 1995, con solamente una breve interruzione nel quinquennio dal 1975 al 1980.

‘Nell’esercizio del suo dovere di primo cittadino – si legge nella sua biografia – egli ha saputo trasformare l’economia essenzialmente agricola di un paese appena uscito dalla guerra, per farlo crescere e dotarlo di infrastrutture e servizi indispensabili per ogni comunità, come ad esempio l’acquedotto Uscio – Davagna – Bargagli, l’edificio delle scuole pubbliche Elementari e Medie, l’ammodernamento della rete stradale interna, la pubblica illuminazione, l’ampliamento dei cimiteri comunali, l’attuazione di Piazzale della Resistenza e l’ambizioso progetto di realizzare una residenza protetta per gli anziani del nostro paese che comportò l’acquisizione dell’ex- albergo della Posta e la successiva trasformazione dell’edificio, iniziativa che purtroppo non ebbe grazia di vedere ultimata. Ma questa descrizione, non rende merito all’aiuto concreto che il Sindaco ha saputo dare a tanti uscesi ai quali per la sua attività ottennero anche un buon posto di lavoro. Non solo, ma il nostro benemerito Sindaco che da sempre militò nel partito della Democrazia Cristiana, nel corso del suo lungo mandato antepose costantemente gli interessi del paese all’appartenenza politica, meritando il rispetto di alleati ed avversari: egli si prodigava in ogni modo presso i Ministeri, Regione e Provincia al fine di ottenere benevolenza alle sue istanze per poter realizzare progetti ed obiettivi che ancora oggi sono sotto gli occhi di tutti noi concittadini”.

L’edificio per gli anziani sorge nel centro del paese, in posizione panoramica e soleggiata. La struttura può ospitare sino a 34 persone e le camere doppie offrono servizi attrezzati per disabili. C’è il ristorante, la sala ricreazione, la cucina, la lavanderia, una palestra e un luogo di culto. Ad Uscio la struttura è già conosciuta col nome di Caprile, proprio in memoria di quanto fece il sindaco per la sua comunità. Resta solo la targa per ufficializzare e dare il doveroso riconoscimento al commendatore stimato ancor oggi per le sue iniziative.

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