di DANILO SANGUINETI
Una disciplina di recentissima formulazione ma che pure si ispira ad antichissime usanze. Che ha avuto tra i paesi culla anche il nostro Paese, palestra a cielo aperto ideale con le sue vette alpine ed appenniniche.
Nel tempo sono cambiati i criteri e le forme con i quali compiere la scalata, l’Italia in un primo tempo era rimasta indietro ma ora sta forzando la marcia per recuperare. Tra le eccellenze non c’era la Liguria dove pure le pareti adatte abbondano. Fino all’altro ieri. Perché oggi il vento sta cambiando: lo confermano i risultati ottenuti in un intervallo sorprendentemente breve da una società giovane ma molto dinamica come la Pro Recco sezione Arrampicata Sportiva.
Dopo essersi qualificata con ben nove atleti ai Campionati Italiani Giovanili 2024, svoltisi in Trentino, e con due atleti alla Coppa Italia Senior, la squadra nelle finali ha fatto ancora meglio, anzi come si dice nel giovane gergo adatto ad una disciplina giovane, ha “spaccato”.
In particolare il super promettente Forrest Marangoni ha conquistato la medaglia d’oro nella specialità Boulder per la categoria under 14 maschile. Ma è grazie alla somma dei risultati di tutti gli atleti (in 22 hanno partecipato ai Campionati) che la Pro Recco Arrampicata ha ottenuto il terzo posto assoluto per la classifica a squadre su 72 società partecipanti. I nove atleti qualificati sono: Giulia Tanfani, Giorgio Tosarello, Sofia Calzolani, Iris Versaci, Ginevra Tanfani, Sebastian Murphy, Michele Caputo, Forrest Marangoni e Maicol Perfumo.
Il sindaco Carlo Gandolfo ha espresso ammirazione e ha esteso i suoi più sinceri complimenti per l’eccezionale performance della Pro Recco Arrampicata ai Campionati Italiani Giovanili 2024:
“Avete ottenuto risultati straordinari, non solo per la conquista della medaglia d’oro, ma anche per i successi della squadra che ha rappresentato la nostra città, dimostrando grande preparazione. Congratulazioni anche agli allenatori Andrea e Giulia Costaguta e Timothy Sturla per aver guidato la squadra verso questi importanti traguardi. Continuate a scalare nuove vette e a portare in alto il nome di Recco nel mondo dello sport”.
Il club recchelino è nato nel 1998, in pratica muovendo i primi passi quando l’arrampicata sportiva usciva dalla fase pre-natale e si avviava a diventare sport olimpico, regolarmente in programma anche nella edizione oramai imminente di Parigi.
La storia dell’arrampicata sportiva risale al 27 gennaio 2007 con l’istituzione della Federazione Internazionale (IFSC). L’Italia ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo di questo sport, organizzando le prime competizioni agonistiche e vincendo nel circuito di Coppa del Mondo.
L’arrampicata sportiva richiede una preparazione fisica e psicologica a 360°: essendo coinvolti tutti i principali gruppi muscolari, con la partecipazione costante di arti superiori e inferiori. Gli arrampicatori utilizzano ancoraggi permanenti e specifici strumenti per scalare, come corde, imbracature, moschettoni e dispositivi di sicurezza. Sia in palestra che su roccia naturale vengono adottate rigide misure di sicurezza per proteggersi da cadute e incidenti.
Oggi è una disciplina che prevede l’arrampicata su pareti artificiali o naturali con l’obiettivo di raggiungere la cima o il punto più in alto possibile della parete. Questo sport mette a confronto gli atleti su una parete alta fino a 15m che, in base alla disciplina, dovrà essere scalata in diverse modalità.
L’arrampicata sportiva è entrata per la prima volta nel programma olimpico a 5 cerchi con 3 diverse specialità: Lead, Bouldering e Speed. Queste specialità contribuiscono anche a comporre la classifica combinata.