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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

La Pro Recco Rugby si presenta alla città: l’importanza di un presidio sportivo per giovani e giovanissimi

I giovani Squali hanno lottato ma si sono dovuti arrendere al forte Capoterra. Al primo passo del progetto appena iniziato la Pro è uscita sconfitta con il punteggio di 3-16
La Pro Recco di Rugby è un presidio per giovani e giovanissimi
La Pro Recco di Rugby è un presidio per giovani e giovanissimi
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di DANILO SANGUINETI

Recco riescono a rendere popolari anche gli sport che nelle altre parti del Tigullio sono guardati come minimo con sospetto. A Recco il rugby è di casa da decenni ed è parte integrante della comunità del Golfo Paradiso quanto la pallanuoto.

Questi due sport, che negli anni hanno mantenuto intatto il loro fascino attrattivo, oggi sono tra i pochi a potersi permettere una festa di piazza. Vedasi quella tenuta poche settimane fa dalla Pro Recco Rugby per presentare la stagione agonistica 2024-2025. La proverbiale capacità organizzativa del club biancoceleste l’ha fatta diventare qualcosa di molto diverso dalla solita retorica stanca celebrazione di un’altra annata, un altro capitolo di storia. È invece stata una vera propria di kermesse dello sport e dell’amicizia, caratterizzata dal sorriso, con l’intervento di persone che non doveva spiegare ma solo ricordare quanto questa disciplina debba e allo stesso tempo quanto abbia dato alla città.

Il programma della stessa è stato ideato e fatto eseguire con teutonica efficienza da Emy Forlani, dirigente addetta ai rapporti con la stampa del club. “Sul palco ad aprire la cerimonia è stato il sindaco di Recco Carlo Gandolfo, poi sono intervenuti il presidente Roberto LibèLuigi Massone che ha parlato dello staff dei preparatori atletici e dell’importanza dello sport; Giovanni De Vita (responsabile minirugby) che ha fornito qualche numero in crescita del minirugby e presentato gli staff delle categorie minirugby; Alessandro Regestro – con lui Daniele Cuttica, responsabile del progetto scuole del Comitato Ligure (e papà di un ragazzo U16) – che ci ha illustrato il lavoro fatto con le classi scolastiche”.

Nella seconda parte è toccato ai dirigenti e tecnici. “In primis il direttore Federico Williams sul progetto in atto e le novità della stagione. Per lo staff Sebastian Quiroga come allenatore Skill e progetto tecnico, l’Head Coach Mariano Gastaldi che ha raccontato del suo arrivo a Recco, l’impatto con la città e il lavoro fatto finora con la squadra. Per i giocatori ha parlato il vice capitano Francesco Navone che ha riassunto le difficoltà delle ultime stagioni, la salvezza ottenuta con grande impegno nella stagione scorsa, l’importanza di riavere il campo ed ha invitato tutti alla prima partita di campionato di serie B”. 

I giovani Squali hanno lottato ma si sono dovuti arrendere al forte Capoterra. Al primo passo del progetto appena iniziato la Pro è uscita sconfitta con il punteggio di 3-16 all’esordio in campionato contro i solidi sardi ma le sensazioni sono positive, nonostante il risultato.

“Abbiamo visto tanto di buono – dicono quasi all’unisono il diesse Federico Williams e il responsabile dei tecnici Sebastian Quiroga – a partire dall’atteggiamento della squadra, ma non solo: determinazione, attenzione, buona difesa, preparazione atletica eccellente. Contro un avversario dominante fisicamente e nettamente più esperto siamo riusciti a difendere bene e ad avere il possesso della palla e ad attaccare per ampi tratti di partita, purtroppo senza riuscire a concretizzare come avremmo dovuto: questo è certamente uno dei punti su cui lavorare tanto. Paghiamo sicuramente l’inesperienza di tanti dei nostri ragazzi che, giovanissimi, ancora non hanno quegli automatismi e anche la malizia e la lettura delle fasi di gioco dei giocatori esperti che si trovano ad affrontare, oggi però abbiamo avuto conferma che la base su cui lavoriamo è buona e ha enormi margini di miglioramento”.

Tra i giovani Squali si contano tre esordi assoluti in Prima Squadra: Tommaso Marcolini (classe 2007) entrato nel secondo tempo, Mikias Barigione (2005) e Abete Rizzo (2003). Hanno vestito per la prima volta la maglia biancoceleste in una partita ufficiale anche gli esperti Gabriele Leveratto e Juan Ignacio Aramburu, alla loro prima stagione a Recco.

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