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Giovedì 23 ottobre 2025 - Numero 397

La meravigliosa sopravvivenza dell’Asilo infantile di Chiavari: rischiava di sparire, risorge come una vera eccellenza

Le progettualità per riportare l’asilo ‘Della Torre’ nella sua storica sede di via Delpino sono partite: si parla di due o tre anni di tempo e, intanto, famiglie, privati e associazione lanciano un appello
Le bambine e i bambini dell'Asilo infantile di Chiavari impegnati nel progetto ‘Il Cantiere delle Arti’
Le bambine e i bambini dell'Asilo infantile di Chiavari impegnati nel progetto ‘Il Cantiere delle Arti’
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di ALBERTO BRUZZONE

Nel novembre del 2023, in via Delpino a Chiavari, il crollo del pavimento all’Asilo infantile ‘Della Torre’ segnò un brusco e profondo momento di stop a un servizio didattico e formativo in auge da decenni e da sempre considerato una vera eccellenza. Furono settimane e mesi difficilissimi: per le famiglie che proprio in via Delpino portavano i loro piccoli; per tutte quelle realtà che affittavano spazi all’interno di quell’edificio, e che furono costrette a traslocare altrove; per l’Associazione Asilo Infantile Della Torre, ovvero l’ente proprietario dell’immobile, guidato da Alberto Sivori

Proprio dall’affitto degli altri spazi dipendeva infatti la sopravvivenza stessa dell’asilo e il fatto di riuscire a mantenere tariffe popolari, per una realtà privata che, così facendo, riusciva a restare in linea con il pubblico. Fu proprio il pubblico, ovvero il Comune di Chiavari, ovvero l’amministrazione Messuti, a promettere un aiuto, dopo esser stato sollecitato a più riprese. Di fatto, però, quell’aiuto non arrivò mai e se oggi l’Asilo infantile di Chiavari esiste e resiste ancora non lo si deve di certo alla Civica amministrazione, ma a un gruppo di persone che non si sono mai arrese: le Suore Gianelline che hanno offerto i loro spazi, il gruppo Duferco, una serie di istituti bancari che hanno dato il loro sostegno (tra cui Fondazione Carige e Crédit Agricole).

Perché raccontiamo tutto questo? Perché tra poche settimane, per la precisione il 4 giugno, alla Società Economica di Chiavari verrà inaugurata una mostra (grazie anche al lavoro e all’impegno dell’assessora Margherita Casaretto e della curatrice degli eventi Lia Gnecco) che racconta tanto di questa sopravvivenza e tantissimo di questa eccellenza formativa, che rischiava di sparire e invece – spes contra spem – è ancora qui che vive e brilla tra noi.

Nell’antica sede di via Ravaschieri, il quartier generale di quell’Economica che contribuì in prima linea alla nascita dell’Asilo infantile di Chiavari, inaugurerà la collettiva ‘Il Cantiere delle Arti’ e gli autori sono i bambini e le bambine, dai tre ai sei anni, che frequentano le due sezioni dell’asilo, che ha trovato casa presso le Gianelline grazie soprattutto all’impegno e alla disponibilità di suor Giovanna.

Trentacinque piccoli protagonisti che, per tutto l’anno scolastico, accompagnati dalle loro validissime maestre, hanno approfondito i contenuti dell’arte: lo hanno fatto visitando vari laboratori cittadini, lo hanno fatto conoscendo artigiani e artigiane (come l’Accademia del Turismo e come i Fratelli Levaggi, maestri della sedia chiavarina), lo hanno fatto attraverso l’educazione all’immagine, grazie a grandi artisti come KandinskijArcimboldoKolbeMatisse e moltissimi altri.

Possibile che bambini di tre o quattro anni possano imparare l’arte come gli adulti? Possibilissimo, e poi il bello è che la riescono a reinterpretare secondo il loro linguaggio, secondo ciò che meglio sanno fare in quel momento: ovvero disegnare, dipingere e colorare, dando libero sfogo alla loro fantasia. Ecco così che l’asilo diventa veramente stimolante e fare le insegnanti in questo modo non è più un lavoro, ma una vera missione.

Il tutto in quell’asilo ‘Della Torre’ che rischiava di chiudere per sempre, dimenticato da chi le proprie eccellenze le dovrebbe tutelare: la Civica amministrazione. La storia della sopravvivenza dell’Asilo infantile di Chiavari è la storia di come da un’emergenza possa nascere una possibilità, come anche da una profonda crisi possa nascere qualcosa di stupendo. Basta volerlo e crederci veramente.

Durerà ancora molto questa situazione? La prospettiva non è di breve periodo, ma nemmeno troppo pessimistica. Le progettualità per riportare l’asilo ‘Della Torre’ nella sua storica sede di via Delpino sono partite: si parla di due o tre anni di tempo e, intanto, famiglie, privati e associazione lanciano un appello. Per continuare a far funzionare la struttura e a mantenere tariffe accessibili per tutti ogni sorta di sovvenzione, aiuto o liberalità è ben accetta. Significa contribuire a una causa che è davvero ottima e che rappresenta il futuro diretto di tutti noi. Crescere le nuove generazioni così è un percorso di valore assoluto. 

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