di ROSA CAPPATO
Da Recco le simpatiche Pigotte ancora protagoniste per aiutare i bambini. Sino a domenica 6 ottobre a Genova va in scena ‘Genova Jeans Week’, evento dedicato alla cultura e allo stile di vita del Jeans. In questi giorni la città parla di bellezza, innovazione, rispetto per le persone e per l’ambiente, con lo scopo ultimo di rivivere il proprio tessuto culturale e scoprire dove il jeans ha tratto la sua più intima e vera ispirazione.
La storica intramontabile stoffa, in questo teatro, si riprende il ruolo di protagonista della modernità: da tessuto indossato dagli scaricatori di porto, a indumento che trascende le differenze e spinge alla sostenibilità. Si tratta di una manifestazione, nata nel 2020, che incrocia le tecnologie e la comunicazione di nuova generazione, mettendo al centro la cultura e il lifestyle del jeans. Già lo scorso anno questa vetrina è diventata un’opportunità per le volontarie Unicef di Recco, che da molti anni realizzano le bambole in stoffa per l’United Nations International Children’s Emergency Fund Unicef (Fondo internazionale di emergenza per l’infanzia delle Nazioni Unite).
La realtà conosciuta a livello mondiale è stata creata per aiutare, insieme ad altre, a superare gli ostacoli di povertà, violenza, malattie e discriminazioni che colpiscono la vita di tanti bambini. Il Comitato Italiano per l’Unicef Fondazione Ets, spesso abbreviato come Unicef Italia, è nato nel giugno 1974 ed è uno dei 33 Comitati Nazionali presenti nei Paesi donatori, che operano sulla base di un Accordo di Cooperazione con l’Unicef Internazionale e secondo una pianificazione congiunta e continuativa delle proprie attività. Come ogni Comitato Nazionale, anche quello ligure ha il compito di raccogliere fondi per sostenere i programmi nei Paesi in via di sviluppo e informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti e sui bisogni dell’infanzia e dell’adolescenza a livello globale. A Recco da tempo diverse persone fanno parte di questa famiglia e così, oltre agli eventi promossi in loco, con lo scopo di far ‘adottare’ le bambole e raccogliere fondi destinati all’infanzia più in difficoltà, ecco con ‘Genova Jeans’, una piazza ancor più ampia.
Nel 2023 è stato un successo: quest’anno si replica. La realizzazione delle Pigotte ‘made in Recco’ rappresenta il frutto della collaborazione di tutte le donne impegnate in questa iniziativa per l’Unicef. Lo spiega bene Laura Fasce coordinatrice dell’operazione, che giovedì scorso era alle battute finali: “Abbiamo preparato circa 25 bambole. – annuncia -. Alla prima edizione ne avevamo fatto qualcuna di più, ma anche quest’anno sono tutte davvero molto belle”.
Le Pigotte reccheline saranno in mostra nel centro storico genovese, inserite nel programma di ‘Iniziative di Charity, in Via Prè 100 Rosso – esposizione workshop ‘Le Pigotte in Jeans di Unicef’. Venerdì scorso la nuova presidente regionale Unicef Caterina Porcu si è recata a Recco, a conoscere queste volontarie che hanno deciso di collaborare per i bambini. La Pigotta è diventata bambola ufficiale di Unicef Italia nel 1999 e con lo strumento benefico ‘Adotta una Pigotta’, con ogni bambola di pezza adottata si sostiene l’organizzazione nel difficile compito di raggiungere ogni bambino, ovunque si trovi, portando vaccini, alimenti terapeutici, costruendo pozzi, scuole e fornendo assistenza. Caterina Porcu si è complimentata per le Pigotte di Recco, così estrose. “Sono uniche – dichiara Fasce -, poco tradizionali e anche per questo piacciono moltissimo, perché hanno un’aria diversa. Aggiungiamo sempre qualcosa di particolare, come le calze a rete o altri accessori inaspettati: questo le rende davvero originali”.
Hanno i capelli di vario colore, la minigonna, gli stivali, la tuta o il vestito romantico, la mantellina e la divisa da chef, naturalmente tutto in Jeans. Ci sono anche le Pigotte ‘maschio’, originalissime con barba e baffi dipinti sul viso. Sarà difficile scegliere quella da adottare e portare a casa. Si ricorda che queste bambole non sono giocattoli per i più piccini, proprio perché vengono realizzate a mano. La neo presidente è rimasta colpita dell’operato delle donne di Recco, anche perchè alcune di queste simpatiche bambole, per la seconda volta faranno bella mostra di sè nei locali del Centro Cultura Formazione e Attività Forensi, che ospitano “Pigotta in Jeans” (sino a domani in Via XII Ottobre dalle 9 alle 18); altre 15 opere realizzate con ritagli di tessuto denim di artisti locali saranno visibili al pubblico in un’ulteriore rassegna dal titolo “Dipingo in Jeans”, iniziative a cura dell’avvocato Gabriella de Filippis, segretaria di Unicef e appassionata dell’arte in diverse forme. La Fabbrica delle Pigotte di Recco è attiva dal 2010: a casa c’è chi cuce, chi riempie la bambola, chi prepara il viso, chi confeziona i capelli, chi prepara i modelli e poi tutte insieme le volontarie si ritrovano per assemblare le originali e uniche Pigotte, tutte diverse (solamente una signora le realizza cinque o sei tutta da sola). La lavorazione per l’evento genovese risulta particolare e impegnativa dato il tessuto robusto e difficile, ma le ‘Pigottare’ ci si sono cimentate molto volentieri, adattando originali modelli alle bambole: “Ci divertiamo a fabbricarle – riferiscono – e siamo orgogliosi di sostenere Unicef”. ‘Genova Jeans Week’, il networking space che coinvolge e vivacizza la community del jeans, dalla catena di fornitura agli utilizzatori, si chiude domenica, ultimo giorno di un programma ricco, dove si rilanciano valori ‘smart’ quali design, creatività, tecnologia e produzione responsabile. Le Pigotte di Recco, però, restano visibili sino a fine mese, in attesa di adozione.