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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

La Croce Verde di Recco recluta nuovi militi e intanto si prepara la festa autunnale

La pubblica assistenza conta già ben 150 volontari, di cui 40 operativi quasi quotidianamente. Il punto fermo di questa vera e propria istituzione è lo spirito di solidarietà
La Croce Verde di Recco ha festeggiato cento anni di vita nei giorni scorsi
La Croce Verde di Recco ha festeggiato cento anni di vita nei giorni scorsi
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di ROSA CAPPATO

La pubblica assistenza recchelina, dopo aver spento 100 candeline, dà il via al corso di primo soccorso, aperto a tutti. Lo annuncia Andrea Revello, presidente di questa importante realtà cittadina: “La Croce Verde Recco organizza un corso di primo soccorso, aperto a tutti, rivolto a quanti desiderano apprendere i concetti base del soccorso sanitario e naturalmente a chi intende diventare volontario. Il corso, del tutto gratuito, si tiene presso la nostra sede in orario serale. La prima parte, di 9 incontri, si svolge da lunedì 11 novembre a lunedì 9 dicembre. La seconda parte, di 14 incontri, si svolgerà dal 13 gennaio al 24 febbraio 2025. Gli incontri si tengono il lunedì e il giovedì sera”. 

La pubblica assistenza conta già ben 150 volontari, di cui 40 operativi quasi quotidianamente. Il punto fermo di questa vera e propria istituzione è lo spirito di solidarietà. Due mesi fa c’è stata l’affollata celebrazione del centenario, martedì 3 settembre, evento storico vissuto in piazza Nicoloso, nel centro di Recco, a simboleggiare le radici e la presenza del sodalizio nella città: un secolo di attività a favore di tutti coloro che hanno bisogno aiuto. E il calendario delle attività dell’associazione è già ricco.

Oltre il corso per volontari si prepara una festa autunnale, domenica 10 novembre, a partire dalle 15, nella sede di Via Milite Ignoto 17: la ‘Castagnata’, giornata di incontro, gastronomia e intrattenimento. La storia di questa realtà, illustrata con orgoglio dal suo presidente al centenario, risale al primo quarto del XX secolo, che vide a Genova e nel genovesato la fondazione di ben 16 Pubbliche Assistenze, periodo straordinariamente fertile, nonostante il contesto storico-sociale poco favorevole. “Furono iniziative portatrici di valori, quali la solidarietà, la condivisione, l’impegno disinteressato, che di fatto misero in campo nuovi attori, che ancor oggi rappresentano, ciascuno, un tassello fondamentale all’interno della rete sociale del proprio territorio”. 

Il 3 settembre 1924 i giovani goliardici del ‘Club dei Matti’ decidevano di intraprendere una strada diversa, mettendo a disposizione le loro energie il loro tempo a favore dei più deboli. Nello stesso periodo nasceva la “Federazione nazionale delle società di pubblica assistenza e pubblico soccorso”, che nel 1987 si ristrutturerà e assumerà la denominazione di Anpas, Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, cui aderisce la Croce Verde Recco. “Le cui origini – prosegue Revello – sono curiose, se consideriamo che il sodalizio nacque da un gruppo di persone che fino al giorno prima organizzava incontri spensierati e goliardici. Per quel manipolo di cittadini, pensare di mettere da parte il loro amato ‘Club dei Matti’ e fondare una pubblica assistenza fu un bel cambio di passo. Oggi possiamo dire che il progetto fu portato avanti con determinazione e partecipazione”. 

La P. A. è cresciuta nel difficile periodo tra le due guerre mondiali, ha visto radere al suolo un intero paese e ricostruire dalle rovine una cittadina moderna. Si è poi adeguata a grandi cambiamenti organizzativi subentrati a livello nazionale negli ultimi trent’anni: dall’istituzione delle centrali operative 118, all’arrivo del numero unico 112, fino al riordino del Terzo Settore. “È un’associazione capace di mantenere i necessari standard organizzativi e qualitativi, prima per essere inserita nel registro delle persone giuridiche private della Regione Liguria, più recentemente per l’iscrizione nel Registro Unico del Terzo Settore. Tanti cambiamenti, dalla ‘freccia’ per soccorrere i feriti, alle prime ambulanze traballanti, la cappa bianca e il basco a mo’ di divisa e poi la successione di automezzi sempre più tecnologici, presidi sempre più moderni e attrezzature sofisticate. E poi l’allargamento dei servizi, non più solo il soccorso, ma un’ampia tipologia di prestazioni socio-sanitarie, che hanno portato nel tempo a una importante crescita formativa dei Militi, capaci di attuare in team i protocolli previsti per l’emergenza-urgenza così come i trasporti sanitari qualificati”. 

I volontari sono considerati una forza, insieme al personale dipendente, per i numerosi servizi giornalieri. “Molti hanno i capelli bianchi, – sorride il presidente – ciò nonostante il loro impegno quasi per tutti è giornaliero e il loro attaccamento alla Croce è encomiabile. Agli anziani, per età e per servizio, si affianca un gruppo di giovani volontari e del Servizio Civile, sui quali facciamo affidamento perché veicolino i valori dell’impegno sociale e della solidarietà e riescano a portare nuove forze in Croce Verde. Ricordo poi le volontarie che si occupano della lavanderia e delle divise, coloro che garantiscono il servizio dello sportello CUP e quelli che seguono i donatori sangue, in collaborazione con Avis. Non li vediamo in giro in divisa arancione, tuttavia il loro apporto è ugualmente importante”. 

A queste figure si affiancano la Direzione dei servizi, il Collegio dei revisori dei Conti, il Revisore legale, il Collegio dei Probiviri, il Medico responsabile, il responsabile della Sicurezza. Inoltre, nonostante la pandemia non è calato il numero dei militi, anzi, è emersa la forza del gruppo e la fiducia di ciascuno negli altri. “Si è messo in pratica il motto ‘Diligite Alterutrum’ (Aiutatevi l’un l’altro), motto scelto con lungimiranza dai fondatori”. Revello esprime poi gratitudine nei confronti dei tanti benefattori: “Un piccolo grande mondo, che solo negli ultimi 5 anni, ha portato alla P.A. cifre considerevoli, con cui sono state sostitute 3 ambulanze e acquistate 5 nuove auto per i trasporti sanitari. Comportamenti e azioni che ci fanno pensare che la Croce Verde agisce bene e bene si colloca nel tessuto cittadino, rendendoci orgogliosi”.

Circa il volto della Croce Verde Recco di domani c’è l’augurio per cui, grazie al patrimonio di conoscenze ed esperienze accumulate, la costante collaborazione con le consorelle del comprensorio e all’appoggio di Anpas, sia in grado di affrontare con consapevole fiducia le sfide del futuro. “Nei prossimi anni è facile prevedere un cambiamento di modello organizzativo della Sanità, – chiude il presidente – che riguarderà inevitabilmente anche il ruolo delle Pubbliche Assistenze, che si pongono come soggetto indispensabile nella catena di integrazione cittadino-salute-territorio. Con un punto fermo: lo spirito di solidarietà. È questo il patrimonio della nostra Pubblica Assistenza, ribadendo l’importanza dei valori e la validità delle finalità costitutive nelle quali abbiamo creduto per 100 lunghi anni. La Croce Verde Recco vuole mantenere quei valori etici e morali che oggi e sicuramente anche domani consentiranno a tutti i cittadini, nella difficoltà della sofferenza, di avere qualcuno al loro fianco”. Per il corso di primo soccorso si può chiamare lo 0185 74234; scrivere i propri recapiti a info@croceverderecco.it; iscriversi al link: https://croceverderecco.it/corso-soccorritore/; recarsi in sede. Lunedì 11 novembre alle 20 primo incontro e presentazione. Il superamento dell’intero corso permette svolgere attività di emergenza/urgenza. In seguito il volontario potrà frequentare il corso del 118 Genova Soccorso (Milite Soccorritore autorizzato all’utilizzo del defibrillatore).

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